Let me sleep beside you

di kernel panic
(/viewuser.php?uid=835151)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


[modern au]



Let me sleep beside you
 
Sono le due di notte, fuori sta piovendo a dirotto e Hux non ha ancora chiuso occhio. Questo perché Kylo non ha fatto altro che rubargli la coperta e stargli appiccicato, costringendolo ad avvicinarsi sempre più al bordo del letto. Dorme tranquillo, non si sveglia nemmeno dopo il fragore di un tuono, e sta occupando tutto il materasso; il suo braccio destro è posato sul petto del compagno, che ha tanta voglia di tirargli un calcio.
«Io domattina ti distruggo» sussurra Hux.
 
Alle tre e mezza Hux si ritrova a lanciare con forza il maledetto peluche di Darth Vader contro l'armadio.
Quell'odioso pupazzetto si faceva sempre trovare nel posto sbagliato e al momento sbagliato: a volte finiva magicamente sulla sua scrivania, probabilmente scaraventato da Kylo in mezzo a documenti, fogli, penne, e Hux doveva perdere almeno mezzora del suo prezioso tempo per riordinare tutto. Un'altra volta era apparso in cucina, un'altra ancora l'aveva trovato sulla lavatrice, e in quei momenti Hux sospettava che fosse dotato di vita propria.
Questa volta gli è finito addosso – anzi, è stato Kylo a spostarlo mentre dormiva – durante la notte. Quando è troppo è troppo: può tollerare la sua presenza in giro per la casa, ma non nel suo letto.
 
Alle quattro e mezza Hux decide di alzarsi e cerca di spostare Kylo, o almeno di spostare le sue gambe, ma, non volendo correre il rischio di svegliarlo e scatenare un litigio a quell'ora, è costretto a rinunciare.
Sia maledetto il giorno in cui ho deciso di farlo venire a vivere da me.
Hux afferra il suo cuscino e decide di andare a dormire in salotto, sul divano. Scomodo, certo, ma mai quanto nel letto insieme a Kylo.
Mezzora dopo, rannicchiato sul divano, che forse, forse, Kylo gli manca. Solo un po'. Sospirando, si prepara una camomilla e poi ritorna in camera da letto. Kylo ha cambiato posizione e ora dorme come un angioletto, rannicchiato in un angolo. La coperta è caduta per terra, così Hux la raccoglie e la butta addosso al compagno, senza troppe cerimonie.
Almeno, per il momento, fuori ha smesso di diluviare, e Hux riesce finalmente ad addormentarsi.
 
Alle sei viene svegliato dalla luce soffusa che filtra dalle tende della stanza  – la sera prima, Kylo ha deciso di non abbassare la tapparella perché, a detta sua, gli piace svegliarsi con la luce mattutina. Hux invece ha il sonno leggerissimo e riuscirebbe a svegliarsi a causa di qualsiasi cosa.
A questo punto, per Hux è venuto il momento di alzarsi definitivamente e di prepararsi una tazza di caffè. Anzi, due o tre tazze. Caffè in quantità industriale, o non riuscirà ad affrontare la giornata senza impazzire.
Giunto sul ciglio della porta, lo sguardo di Hux cade sul pupazzetto di Darth Vader, che giace accanto all'armadio. Lo afferra, rivolgendogli uno sguardo truce, e poi lo appoggia accanto a Kylo.
Per un secondo prova quasi tenerezza per lui. Quasi. Gli scosta i capelli dalla fronte e, in un attimo, gli da un leggero bacio, per poi uscire e chiudere la porta dietro di sé.


 

[ angolo autrice ]
se siete arrivati fin qui, meritate un bel vassoio di biscotti! volevo scrivere qualcosina di carino su di loro, ed è saltato fuori questo; spero vi abbia strappato un sorriso~
alla prossima!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3665188