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come
volevasi dimostrare, eccolo alla fermata dell'autobus.
Jin si chiede come sia possibile che riesca ad indossare una pelliccia
così pesante con quel corpicino che si ritrova.
sei bellissimo, pensa
l'altro ragazzo ma non lo dice al ragazzo appena uscito dall'ufficio,
quello sempre in tiro, non osa dirglielo perché bellissimo
è così riduttivo nel suo caso.
Jin intanto si aggiusta la giacca e guarda apprensivo la strada,
deglutisce vistosamente cercando di evitare il contatto visivo con il
biondino.
fanno per entrare ma di colpo il ragazzo con la pelliccia si ferma e si
gira verso Jin, che tiene salda la sua ventiquattr'ore e le sue mani
cominciano a sudare.
è a un soffio dal suo viso e quelle labbra carnose
sussurrano: il mio nome
è Namjoon, per la cronaca.
e detto questo fa un mezzo ghigno.
l'ultima cosa che Jin pensa prima di entrare è che
maledizione! ha le fossette.