Proteggili tu

di felinala
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PROTEGGILI TU
 
 
- Son Gohan, devi combattere per la giustizia… Purtroppo non possiamo sempre trovare un accordo. Libera la tua anima come dice la tua collera, ti capisco, ma non hai più bisogno di trattenerti…-
Espello a fatica queste poche parole col sorriso sulle labbra, consapevole che presto me ne andrò da questo mondo, a cui, in vero, so di non appartenere totalmente.
Mi sono fatto trasportare davanti al figlio di colui che dovevo eliminare per ordine del mio creatore, io macchina nata per lo scopo meschino di annientare un solo uomo, da quel terrestre, che forse non spicca per potenza, ma sembra avere un coraggio non comune.
Trasportato, sì, mio malgrado: quel mio corpo potente ed interamente robotico è stato ridotto  in mille pezzi da una potente scarica d’aura di Cell; di me ora resta solo la testa malridotta.
Forse avrei potuto cominciare una nuova vita se fossi rimasto in disparte, sicuramente la scienziata  mi avrebbe dato un altro corpo, ma sentivo che dovevo provare a farti reagire.
L'ho fatto perché ho letto dentro quegli occhi viola malvagiamente  sadici ed ho compreso: Cell non si sarebbe mai fermato, e presto alla conquista avrebbe aggiunto come passatempo la distruzione.
Le città sarebbero andate a fuoco e le persone avrebbero sofferto; poi se la sarebbe presa con la flora e la fauna, così gli esseri più innocenti dell'universo non avrebbero avuto scampo: il sangue sarebbe corso a fiumi ed il pianeta, tutto il pianeta, sarebbe diventato un triste deserto desolato.
Pensare che dentro di lui ci sono C-17 e C-18, coloro che devo ringraziare per aver avuto un assaggio di vita: amavano  giocare e seminare caos ma non erano realmente malvagi, io lo so, e li ringrazio per avermi incluso in quell'avventura, assaporando il gusto di una famiglia, seppur per poco.
 - Proteggi la natura e gli animali che amavo tanto… ti prego…-  aggiungo, sentendo l'altro cyborg avvicinarsi inesorabilmente a me.
Dovrei essere immune al fascino di una foresta, al canto di un uccellino: dopotutto con loro non condivido nulla se non la voglia di quiete e pace...
Lo ammetto: non è per gli umani, al cui aspetto somiglio, che ho scelto di parlarti sacrificandomi, piccolo saiyan, ma per salvare il passerotto che allegro mi si era posato addosso mentre fuggivo insieme a C-18, per le foreste ed i mari, e per tutte quelle creature che seguono il semplice istinto e vivono in armoniosa quiete.
Colgo un movimento, ma mantengo il sorriso, lo sguardo fisso su di te, sperando di averti convinto, perché so che sei l’unico che può riuscire a sconfiggerlo.

Uno schianto, ed un secondo dopo di me non resta che la polvere.
Ma, prima che la mia consapevolezza cessi del tutto, sento un urlo prolungato, e capisco che il mio piano ha funzionato.
Sì, arrabbiati, arrabbiati ed usa la tua potenza, perché loro, quelle creature innocenti che popolano questo bellissimo pianeta che è la Terra possano vivere in pace ed armonia.
Son Gohan, ora li affido a te: proteggili tu.




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