Le mani di un bambino sono sempre candide, sento quelle del mio piccolo amico tra le mie. Mi prende l’istinto di volergli stringere il corpicino tenero, di abbracciarlo a me, ma allo stesso tempo esso è evanescente e puro
-Papà- mi dice, - sono il tuo piccolo figlio- devi smetterla con il tuo lavoro, la mamma non sarebbe d’accordo-
Mi vien voglia di piangere, sento le lacrime che fanno capolino dai miei occhi già umidi.
-Va bene figliuolo, non accetterò quell’incarico. Parlerò con Hans-
-Hans è morto, padre. È andato all’inferno assieme a Hitler, me l’ha detto la Madonnina. Te lo ricordi il tuo amico? Quella frase… Babbo è Gesù, la Madonna è mamma e il diavolo non c’è più?-
-Si, me la ricordo bene-
Mi prende le mani, è in una nuvola di vapore, sento le sue dita fredde di morte, e ne rimango quasi suggestionato.
-Quella frase significa solo una cosa, devi seguire me e il tuo amico-
Mi prende quasi un colpo.
Mi dirigo verso la luce, quella che nessuno vede quando è in vita, riesco quasi a sentirne la fragranza. Sono i fiori del paradiso. La Madonna è davanti a me, candida in tutta la sua meravigliosa luce. Accanto a lei c’è il mio piccolo amico con il pigiama a righe, e un fuoco che sale, luminoso.
-Quello è l’inferno, Daniel, dove è finito Hans. Tu sei libero perché sei un uomo sincero. Solo, non dovrai accettare l’incarico. Milioni di ebrei sono morti a causa dell’Olocausto, è un orrore, ed io la Madonna assieme a Gesù, mio figlio, siamo atterriti dal dolore. Ora verrai con noi, per sempre-
Il cielo si fa’ sempre più scuro, vedo angeli ovunque. Mi prendono per le spalle e mi portano in un posto luminoso, accanto a mio figlio e al mio migliore amico.
-Ciao Dan, ti ricordi quella volta a casa tua quando mi insegnasti a fare il bagnetto?- Ride e la sua risata ha un gusto quasi metallico.
-Certo che me lo ricordo- gli dico, e mi sorprendo di me stesso nel sentire la mia voce che non trema affatto.
Gli angeli mi fanno fare un salto, vedo Hans tra le fiamme dell’inferno, mentre grida e si dibatte tra i denti dei demoni che lo fanno a pezzi. Ogni ebreo che ha ucciso è ogni piccolo dolore al cuore.
Deve pagare per ogni uccisione. Per l’eternità.
-Ora noi godremo delle grazie divine per sempre, e la mamma quando sarà pronta ci seguirà. Non sei contento?- Mio figlio mi da’ un leggero bacio sulla guancia fresca di barba e io sorrido, contento e appagato. La Madonna ci sorride, e in mano tiene un rosario. Lo stesso che aggrappa anche il mio migliore amico.
-Noi qua recitiamo sempre il rosario, perché voi che siete sulla terra non sapete quanto dolore ci sia nel cuore della nostra cara mamma-
La Madonna gli porge un piccolo fiore, una rosa matura, e lui la odora, evidentemente deliziato.
-Fate benissimo, posso aggiungermi a voi?-
Recitiamo tutti il rosario, i misteri gaudiosi, e poi ce ne stiamo in silenzio, a contemplare l’aria del Paradiso.
Non so se sia un sogno, o se sia la mia nuova realtà, ma mi piace.
Vedo il mio migliore amico mentre gioca con mio figlio, la Madonna che ride allegra e Gesù che indica il suo sacro cuore mentre gli angeli trovano pace solo nel vederci felici.
Tutto questo è Paradiso e alla fine non credo che Dio sia poi così tanto crudele.
-Papà vieni a giocare con noi?-
Lo guardo, assieme al mio migliore amico. Sono unici e inseparabili.
Tiro un calcio al pallone, e i fiori mi sorridono.
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