In
vino veritas
E
poi, si chiedevano per quale assurdo motivo non
permetteva a quella sottospecie di cane rognoso di bere qualcosa di
babbano.
Quello
era
il problema.
Sirius era capace di andare fuori boccino bevendo
Burrobirra. Peggio degli elfi domestici di Hogwarts.
James sbuffò per l’ennesima volta, occhi al cielo
–
Merlino, che palle. Posso lasciarlo qui? – Sbottò,
mentre era costretto a
trascinarsi il suo peso morto in giro per Londra.
Lily si girò a lanciargli un’occhiataccia
– Non è certo
colpa nostra se vuoi riuscite a ubriacarvi anche prima di pranzare.
- Io non sono
sbronzo – ci tenne a sottolineare Signor “gara di
bevute e spugna umana”
Potter. Come a dargli ragione, l’alcool che aveva ingerito si
materializzò di
colpo, salendo fino al cervello e portandolo a scivolare tirandosi
dietro
quell’altro psicotico.
- Ecco, sei perfettamente sano, infatti – ironizzò
la
rossa, mentre lui ingaggiava una lotta col braccio esanime di Sirius
che voleva
stritolarlo.
- La solita prefetta rompiscatole… Felpato, dannazione,
svegliati!
Un getto di acqua fredda scaturì dalla sua bacchetta,
centrando in pieno il viso di Sirius, che non sembrava particolarmente
turbato
dalla cosa.
- Eh?
- Beh, buongiorno – la buttò lì James,
mentre quasi gli
spostava il braccio a morsi.
- Oh, siamo ancora qui? – Replicò perplesso il
bruno,
senza rendersi minimamente conto di ciò che stava rischiando.
- Già, siamo
ancora qui – grugnì James, prima di
alzarsi di scatto.
Sirius riuscì a non sprofondare per puro caso,
riuscì
ad alzarsi con altrettanta fortuna e si tenne la testa come per paura
che
rotolasse via.
Cosa molto probabile, tra l’altro.
Lily sospirò, battendo un piede a terra con impazienza
–
Ci muoviamo? Potrebbero darci per dispersi…
- Sì, sì andiamo… se il pulcioso ci
degna della sua attenzione
– borbottò James, mentre Sirius annuiva
– Sì, sì, arrivo… solo, non
gridare
Ramoso, che ho un concerto di orchi nella testa…
I due fidanzati lo guardarono come se fosse scemo –
Beh, questo ha un senso
– ridacchiò Lily,
prima di anticiparli sulla discesa che portava al Paiolo Magico.
- Io ho l’impressione che mi prenda in giro… -
borbottò
il bruno, prima di appoggiarsi alla spalla dell’amico.
- Mmh, noo. Avrai capito male… - replicò,
ghignando.
Si avviarono barcollando alla locanda dall’insegna
scura e annunciarono la propria entrata con un gran fracasso.
- Merlino! Ramoso, sta attento!
- Ma sei tu che non hai visto la porta!
Continuarono per qualche secondo in uno stato tale, che
Lily li avrebbe volentieri strozzati, poi Colui che tutto
può, andò a salvarli
da morte certa.
- Ragazzi… che avete combinato? – Fece Remus, on
la
sensazione che qualche avventore si trattenesse a stento da lanciare un
paio di
Maledizioni Senza Perdono. – Ehm, muoviamoci eh… -
borbottò, mentre si
avvicinava ai due casi disperati.
Lily se ne stava a braccia incrociate, promettendo
indicibili dolori all’ormai segnato a vita James, che intanto
aveva scroccato
un bel boccale a Tom, mentre Sirius se ne stava beatamente addossato
alla
porta, manco fosse una zattera di salvataggio.
- Felpato, sei sempre il solito… - sospirò,
passandogli
un braccio in vita. – Andiamo.
Sirius gli passò un braccio sulle spalle e gli
ghignò in
un orecchio – Grazie, mio salvatore!
Remus sbuffò, proiettando sguardi di scusa un po’
a
tutti, mentre i diretti interessati sembravano fregarsene bellamente.
Raggiunta
la salvezza delle panchine, Peter li salutò con un
“Alleluia!”, rischiando la
morte per decapitazione da forchetta.
- Stattene buono qui, tu… - mormorò Remus,
ficcando
Sirius in un angolo, giusto per essere sicuri che non gli saltasse in
mente
niente. Tipo andarsene in giro canticchiando una canzone di Stubby Boardman, con la voce gracchiante
che si ritrovava. Ovviamente, era un puro esempio casuale.
- Bene ragazzi,
cosa vi porto?
Lo sdentato Tom si avvicinò sorridendo, anche se
sembrava adocchiare comunque Sirius, che quasi ronfava addossato a
Remus.
Lily provò pure a dare un calcio al solito beone, ma
niente: in come etilico. Alla fine rinunciò e si
limitò a ordinare, seguita
dagli altri.
- Ehm, Felpato, vuoi qualcosa…? -
Provò Remus, avvicinandosi al bell’addormentato.
Quello si limitò a grugnire. Cosa che nel linguaggio
canino significava sì e ormai faticavano a distinguere le
due entità.
- Felpato, sveglia! – Sbottò James, mollandogli un
calcio, e neanche tanto leggero, che quasi gli spezzava uno stinco.
- Ahia! Sei impazzito? – Urlò Sirius, vivo e
vegeto e
con la voglia di uccidere quel cornuto. Nel
senso animalesco del termine, ovviamente.
James ghignò dolcemente – Ehi, sei vivo! Grazie al
cielo!
Il bruno represse il desiderio di tirargli una fattura
e sbatté le palpebre verso Tom, che continuava a sorridere
perseverante.
- Sì? – Chiese con incredibile faccia di bronzo e
Remus
sospirò per l’ennesima volta in due secondi
– Che vuoi?
- Beh… - cominciò Sirius ghignando ed
esaminandolo con
sguardo tutt’altro che convincente, - Facciamo un panino
– rispose poi, senza comunque guardare il proprietario.
Guardava lui.
Lily passò lo sguardo dall’uno all’altro
e tossì – Ehm,
allora. Dopo il pranzo dove andiamo?
Peter si grattò la testa bionda – Dovremmo andare
un
attimo alla Gringott, Ramoso deve ritirare i soldi. Eh?
James annuì – Poi dalla Madama, ho la divisa distrutta.
-
Chissà perché – lo
interruppe Lily, scoccandogli un’occhiataccia.
Dopo la decima volta che lo beccava a fissarlo, doveva
pur capire cose volesse. Si sentiva tanto un piatto da mangiare,
in quell’istante. E non era una sensazione proprio
piacevole.
Remus sospirò – Che c’è?
Sirius sussultò – Eh? –
sillabò, battendo le palpebre.
Ora, o era talmente fuori quadro da vagare nel vuoto –
cosa tra l’altro molto probabile -, o era diventato sordo.
- Mi stavi fissando – spiegò allora, guardandolo a
sua
volta.
Sirius negò, un po’ troppo irruentemente, - Non
è vero.
Remus fece una smorfia – Ma se ti ho visto!
Sirius s’imbronciò – No –
rimbeccò, corrucciandosi.
Merlino, era proprio come un bambino. E ubriaco
diventava ancora più capriccioso.
- Va bene – si arrese l’altro, che tanto a
dibattere
con lui in quello stato era perfettamente
inutile.
Non che poi, durante il pranzo, la situazione fosse
migliorata.
Probabilmente era in atto una sorta di congiura dei
boccali di Burrobirra, perché anche James partì
per la tangente un paio di
minuti dopo. Alla fine, lui e Lily dovettero raccattarli dietro al
bancone di
Tom, mentre molestavano due fattucchiere dall’aria poco
socievole.
Ovviamente Peter si limitava a fare il tifo da lontano,
al sicuro sulle sedie.
- Sirius, stai
fermo! – Sbottò Remus, invocando la
sacra pazienza. E, sull’altro versante,
a Lily non andava meglio.
- Mmh, potremmo abbandonarli qui e scappare – propose la
rossa, mentre cercava di tenere a bada un James tentacolare.
Remus annuì – Bell’idea… se
non avessi timore della
distruzione del locale, in nostra assenza… -
replicò, riuscendo a far capire a
quel caso perso che no, la forchetta non poteva essere usata a
mo’ di
bacchetta.
- Lunastorta… - mormorò Sirius, con voce roca.
- Sì?
- Dopo potresti accompagnarmi a casa? – Domandò,
mentre
giocava con bicchiere.
Lì si delirava sul serio. Di che accidenti di casa
stava parlando?
- Felpato, guarda che tu stai a casa mia… -
ribatté
James, con lo sguardo di chi è molto - molto paziente.
Sirius annuì – Ah già. Beh, ci accompagni a casa, allora?
Remus batté le palpebre, perplesso – Ehm, certo
–
rispose, sicuro. – E perché?
- Non voglio lasciarti
– replicò velocemente, facendogli
venire un colpo, tra le altre cose.
L’affermazione cadde un po’ nel vuoto, con Peter
che
figurati se aveva sentito, James che ne aveva recepito la
metà e Lily che
fingeva di non aver capito. Ok, Remus era arrossito.
Ma non era visibile, no?
- Oh, ok – riuscì solo a dire, mentre Sirius
ghignava.
Strano, perché
il ghigno era quello.
Cioè il solito
ghigno ‘alla Black’, lucido e sobrio.
Remus lo fissò per qualche istante, poi arrivò
l’agognato
conto. Dopo aver scollato quei due dalle panchine, convinto Tom a
lasciarli
andare via, convinto James che la porta era aperta e convinto Peter a
fare
finalmente qualcosa, come portare la borsa di uno di quei due
disgraziati, si
avviarono come un branco di allegri scalmanati, per le strade innevate.
Ipoteticamente l’itinerario era Gringott – Madama
– casa Potter – salvezza; ma
qualcosa diceva che erano fortunati già solo ad attraversare
incolumi il buco
del muro.
Lily picchiettò con la bacchetta un paio di mattonelle
e queste si ritirarono a mostrare la Londra magica con i suoi negozi
colorati e
folli.
Peter attraversò la soglia con l’aria di un
condannato
che ha ricevuto la grazia, mentre Lily si trascinò dietro
James, strozzandolo
per la sciarpa.
Remus sospirò, afferrando la borsa di Sirius - Felpato,
andiam… - si bloccò quando una sciarpa rosso
– oro gli si avvitò al collo e si
girò – Cosa?
Sirius ghignò – Sai com’è, fa
freddo qui fuori…
L’altro sbuffò – Beh, tu non sei
più vestito di me...
- Eh, ma l’alcol fa miracoli, per ora non sento quasi niente! –
Esclamò, ridendo.
Remus inarcò un sopracciglio – Allora facevi finta
di
essere ubriaco…
Sirius inclinò la testa, avvicinandosi – Beh, sono
un po’
alticcio, ma non proprio sbronzo… dovresti sapere cosa sono
in grado di dire quando non sono in
me… -
insinuò.
Decisamente non voleva chiederglielo, ma lui era sempre
stato curioso e, beh… il lupo perde il pelo, non certo il
vizio.
- Tipo?
- Tipo che non era esattamente il panino che
volevo poco fa… - gli sussurrò ad un orecchio,
prima
di attraversare il buco nella parete.
Remus rimase inchiodato alla neve, con la sciarpa di
Sirius che gli fasciava il collo e con il viso, nonostante il freddo,
totalmente in fiamme. Oh, e il cervello congelato, invece.
- Lunastortaaa ti muovi?
La risata latrante di quel cane pulcioso lo raggiungeva
attraverso il rumore del traffico della Londra babbana e Remus
sospirò,
sorridendo.
Dopotutto, bere alle
volte non faceva poi così male.
Non
durante i
pasti, almeno.
N/A
Questa
cosa è orripilante. Ma è stata scritta
appositamente per completare la tabella del “100
prompts!” del C.o.S. e perché
ero già in ritardo.
Scusatemi.
http://fanfictioncontest.forumcommunity.net/
[Link C.o.S.]
http://fanfictioncontest.forumcommunity.net/?t=25481090&view=getlastpost#lastpost
[Link “100 prompts!”]
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