De somnio aeterno

di Sottopelle
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L’apatia
è un cratere
troppo stretto quando non sai sospirare
senza far rumore
la tachicardia che le tue ossa non contengono
spreme sangue sulle costole
gocce rosse
dagli strappi i tagli le piaghe il dolore
non scivola più
arenare nella carne che odi che mordi
restare
nella nebbia color borgogna non rossa
che sfrigola
nelle tue orecchie sorde
troppe parole trattenute nella gola infiammata
scorre
la malattia che corrode
come un veleno 
senza mai giungere al cuore
il coltello non affilato che non taglia non squarcia
il fianco sinistro
linee di fuoco che non ustiona
la lacrima che non raffredda non spegne 
l’incendio
che sputa cenere incolore
non hai più paura delle fiamme
quando ti abitui a sentirle ardere sulla pelle fresca
in una pulsione
repulsione
per ogni centimetro di calore lieve
tra ileo e l’acciaio
che disegna il pianto muto 
di un corpo scomodo
e che tu non asciugherai mai
né sentirai i suoi singhiozzi
la notte quando stringi le ginocchia al petto
nel silenzio
nessuno ha mai sentito i tuoi
l’odio
è un abisso
e il mare si chiude sopra la tua testa
in un bacio di flutti.




 




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