First kiss.

di Anemone Grace
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First kiss

 

Abbiamo camminato per le vie del centro, lungo le strade illuminate a giorno di New York. 
Ci siamo persi come farebbero due granelli di sabbia in mezzo ad altri mille granelli. 
Questo posto è come un’enorme spiaggia senza fine.
Ovunque ti giri ci sono grattaceli ricolmi di voci e risate, di crisi isteriche, di problemi esistenziali e di dolori strazianti. 

Ed ogni volta che sfioravo la tua mano per sbaglio con la mia ho avuto a che fare con una torsione allo stomaco. 
Ma abbiamo parlato di tutto, come ho imparato a fare da quando ti conosco. 
È difficile nasconderti qualcosa, perché anche se non chiedi i tuoi occhi lo fanno al posto delle tue labbra. 

Ho alzato lo sguardo verso il cielo più volte, in cerca delle stelle, in cerca di una risposta da parte loro prima di prendere una qualche decisione. 
Ma non ho trovato altro che buio pesto e il suono del tuo cuore che batteva contro il tuo petto quando mi hai abbracciato e io ho schiacciato l’orecchio su esso. 

Il rumore della città che si silenzia all’interno della camera in cui ci ritroviamo e solo a pochi metri da noi, in una stanza diversa, Percy, Leo e Frank a giocare fino a tardi. 
Percy è l’unico che sa qualcosa ed è per questo che nessuno è venuto a fare domande, ma la verità è che pure Leo e Frank hanno capito, forse perché sono stati più intuitivi del figlio di Poseidone. 

E in quel buio pesto riesco a distinguere distintamente lo scintillio chiaro dei tuoi occhi. 
Così freddi e profondi, così belli da togliere il fiato. 
Sono sopra di te e nessuno dei due sembra voler fare o dire qualcosa. 
È un continuo fissarsi negli occhi, cogliendone il bagliore flebile, mentre le mani si sfiorano e stringono subito dopo. 

“Hai mai…voglia di baciarmi?”

Non so perché te lo chiedo, forse perché il cuore rischia di schizzarmi fuori dal petto e ho come un irrefrenabile bisogno di sentirti.
Di capire che anche tu vuoi quello che voglio.

“Si…”

La tua risposta è così flebile e quasi ho paura di aver capito male, quasi si confonde con il battito accelerato del mio cuore.
Un sorriso increspa le mie labbra e il mio cuore scalpita, come un cavallo imbizzarrito. 

“E allora perché non lo fai?”

Potresti farmi la stessa domanda, potresti ridere di me o semplicemente rispondere in modo serio. 
Perché del resto tu fai questo no? 
Prendi tutto quanto così seriamente, specie se si tratta di quello che dico. 

Ma ancora una volta mi sorprendi, mi lasci senza fiato e ti spingi verso di me come se non ci fosse un qualche motivo per esitare o aspettare ancora. 
Le tua dita si intrecciano tra i miei capelli corvini e le mie mani si appoggiano al tuo viso spigoloso, mentre le nostre labbra si uniscono passionali tra loro.
È tutto così frenetico, umido, caldo…
perfetto.





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