I Fiordalisi

di Amantea
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I fiordalisi


fiordalisi

I FIORDALISI


... poi furono soltanto i fiordalisi
che videro, con gli occhi delle stelle,
fremere al vento e ai baci la tua pelle ...
(F. de André, La canzone di Marinella)


... di che colore sono gli occhi tuoi?
Se me lo chiedi non rispondo ...
(L. Battisti, La canzone del sole)





Le mie mani tremano sulla tua giacca.
Non so farlo, André... non so farlo.
Eppure, se tutto quello che ho vissuto è stato per arrivare qui... qui in questo silenzio d'acqua e di bosco, sono felice André.
E non potresti che essere tu. Non potevi che essere tu.
Tu che mi conosci da sempre, tu che ho sempre avuto al mio fianco.

Guardami.
Mi vedi?
Mi vedi con le mani, che sento scalzare decise la camicia dall'intralcio della cintura.
Mi vedi con la bocca, che è scesa sulla mia.
Conosco il tuo sapore. Mi fu amaro quel giorno. Amaro come può esserlo il ferro e il sangue, amaro come una ferita, come uno strappo, come una realtà che muore, quando nulla sarà più come prima.
Ma adesso... adesso...
Dimmi solo che mi ami ancora. Che perdoni ogni mio silenzio. Ogni istante di perduto amore.
Dimmi che mi vuoi ancora. E che è solo l'inizio. Solo l'inizio André.

Questa è la nostra notte, amore mio.
Non ho paura. Mi affido a te come una regina al suo re.
Solo, non smettere di baciarmi André. Di tenermi così, stretta a te.
E non preoccuparti delle mie lacrime. Di questo sale che si insinua tra le nostre labbra, che le tue dita accarezzano dalle mie gote.
Sussurra il mio nome, ancora e ancora, mille volte ancora.
Perché io esisto solo tra le tue braccia, stanotte.

Guarda le stelle.
Guarda che cielo pieno di stelle.
Che blu stinto di costellazioni e ammassi di diamanti.
Il tuo respiro fuso al mio è vita. Vita che tante volte ho fuggito, sfidato, osservato. E che adesso erompe ed esplode dentro, fin dentro al cuore.
Vita che batte furiosa nel petto, che brucia dentro le vene ed i polmoni.
Sai di acqua e fiordalisi pure tu.
Si stagliano in questo prato di erbe alte e lucciole, vicino al fiume. Lo sento scorrere lento, nel rumore buio dei ciottoli e dei canneti.
Nudi come nuda è la notte che ci avvolge.
Conosco il colore dei tuoi occhi. Ci son caduta dentro stanotte.
Una vertigine senza fine, il mio sguardo nel tuo.
Dimmi che lo faremo ancora.
Dimmi che sarò tua moglie.
Dimmi che ...

Mi baci, sorridi.
Non una parola.
Solo i fiordalisi... le loro corolle tremule al vento di luglio.
Solo i fiordalisi... e il tuo corpo nel mio.
Ed io non voglio altro, André.





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Stamani mi girava in testa la canzone di De Andre, e passeggiando in campagna li ho visti davvero i fiordalisi.
E mi è venuta voglia di scrivere, ascoltando quella canzone, su una vecchia musicassetta anni '90 :)
Come non faccio da tempo, mi è venuta voglia di scrivere d'Amore, e di Loro.
Saranno cose lette e rilette, non lo nego.
Ma io mi sono emozionata scrivendo e forse qualcosa arriverà anche a voi.

Grazie a chi leggerà.
Un abbraccio
Amantea




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