Lettera A.
E’ triste pensare che qualcuno possa essere destinato a ferire, nonostante la sua volontà e il suo cuore tentino in ogni modo di spingerlo a compiere del bene.
Eppure anche oggi mi sono ritrovato, mio malgrado, a ferire una persona, benché il mio cuore piangesse per l’azione che ero in procinto di eseguire , mentre contemporaneamente la mia volontà tentasse di ribellarsi, pur essendo consapevole che sarebbe stata costretta a sottomettersi.
Non mi ritengo cattivo, tutt’altro !
Sono sempre stato disposto, da che ne ho memoria, ad aiutare il prossimo, senza chiedere mai nulla in cambio, ed è il motivo per cui alcune persone non riescono a fare a meno di me: sono una risorsa indispensabile , o almeno così preferisco pensare per rendere meno vuota la mia esistenza.
Qualcuno, leggendo queste poche righe, potrebbe pensare che io mi stia atteggiando a vittima perché, apparentemente, la mia vita non sembrerebbe essere così terribile , ma sono abbastanza sicuro che dopo che verrete a conoscenza di ciò a cui sono sottoposto quotidianamente, proverete pietà di me.
Infatti io, pur essendo così utile, sono a lungo dimenticato dagli altri e nel momento in cui iniziano a cercarmi e a chiedersi dove mi trovo, giungono i veri problemi.
Nonostante io sia di fronte ai loro occhi non riescono a trovarmi facendomi sentire inutile e superfluo e nel momento in cui mi trovano reagiscono in una maniera orribile che è in grado di farmi perdere quel briciolo di autostima che avevo.
Urlano e mi osservano come se fossi il loro peggior nemico, eppure io non volevo farvi del male, volevo solo essere utile, lo giuro !
Perché vi mettete contro di me, quando in realtà, precedentemente, il vostro unico desiderio era quello di trovarmi cercarmi ?
Dopo esservi calmati inizia la parte peggiore e sento qualcosa di sconosciuto entrare dentro di me e violarmi.
Cerco di sfuggirgli invano, ma dopo un po’ mi rendo conto che è inutile opporre resistenza e che devo arrendermi a questa profanazione.
Ansia, terrore e tremori mi assalgono e spero che tutto finisca il prima possibile e mi ritrovo a contare i minuti che scorrono lentamente: un minuto, cinque minuti e dopo dieci.
Dopo circa mezz’ora questi orrori giungono alla fine e mi ritrovo anche stavolta, solo e abbandonato. nella mia angusta “prigione”, da cui è impossibile è uscire.
La luce scompare e tutto torna buio in questo piccolo e stretto cassetto.
Un giorno anch’io, un piccolo Ago da cucito, sarò libero di stare con gli altri senza pungerli e arrecare dolore al prossimo e magari anche gli altri smetteranno di ferirmi inserendo un filo nel mio foro.
Angolo dell'Autrice (se così si può definire)
Spero che questa mia raccolta possa piacervi e che vi abbia incuriosito almeno un po' !
Credo che sia un' idea abbastanza originale e poco vista su Efp, ovviamente le critiche sono ben accette :)
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