Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=ggD4_PXiizI.
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giardino di Efp.
Prompt:4
- "non ti curar di loro, ma guarda e passa".
Diana,
la combattente
Una
ragazza era intenta a correre per la foresta, i fruscii degli alberi si
mischiavano ai ruggiti dei suoi inseguitori. Il petto di lei si alzava
e abbassava, la sua pelle rosea era accaldata. La maglietta di tela
bianca che indossava, decorata da una riga di colore marroncino, le
ricadeva larga, lasciandole scoperta una spalla.
La
giovane sentiva gli ansimi dei suoi aggressori farsi sempre
più vicini.
Afferrò
il ciondolo di pietra a forma di testa di lupo che indossava al collo e
lo strinse, assottigliando gli occhi. La luce del sole, che filtrava
dalle fronde, le faceva brillare le iridi verde chiaro.
Daina
cercò di regolare il proprio respiro, mentre con
l’altra mano estraeva la spada. Rallentò la sua
corsa, udendo i ringhi delle creature ormai vicinissimi.
Lanciò
in aria la spada, balzò sopra un tronco e riprese al volo
l’arma, si voltò facendo ondeggiare i capelli
grigi. Sorrise furbetta, il sudore le scivolava lungo il viso
tempestato da efelidi.
“Fatevi
avanti!” li sfidò.
Le
creature dinanzi a lei ruggirono, sfoderarono gli artigli e avanzarono
dimenando le code. Una di loro balzò sul tronco, sfondandolo
con le zampe che rimasero incastrate.
La
giovane gli mozzò la testa, il sangue schizzò
tutt’intorno macchiandole la guancia.
Schivò
le artigliate di un altro e le fauci di un altro ancora, che cercarono
di scattare su di lei. Indietreggiò, vide una codata diretta
al suo viso e mozzò l'estremità della creatura,
che lanciò un verso stridulo.
Un’altra
lucertola ringhiò e cercò di tirarle una testata,
la ragazza si scansò, mentre la lucertola umanoide risaliva
sul cadavere del suo compagno.
La
giovane si voltò e si mise a correre, i piedi nudi le si
sporcarono di muschio, percorse il tronco riverso a terra e
balzò sul ramo di un albero vivo. Da quello balzò
da un albero all’altro, allontanandosi.
“Diana,
non ti curar di loro, ma guarda e passa. Di
‘Ennumberg’ ce ne sono tanti, ma di te, una
sola” si disse.
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