Così impari a farmi arrabbiare!

di Eich
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FRADICIO

L'aria era frizzante e fresca, un ragazzo di circa 15 anni con il volto coperto di lentiggina era appisolato sotto la grande quercia sulla collina.
-Aceeeeee!!!- un bambino di 9 anni, moro, in lacrime e fradicio fino alle ossa, correva a perdifiato verso il ragazzo dormiente. Questi si svegliò e osservò il fratellino corrergli incontro.
-Cosa hai combinato questa volta?- chiese il più grande con tono rassegnato e ironico.
-Aceeee!!- piagnucolò il bambino saltando al collo del fratello.
-Si può sapere cosa hai combinato per conciarti in questo modo?- chiese Ace, notando che il bambino aveva diversi graffi.
-Prometti che non ti arrabbi?- chiese il bambino con occhi grandi e coccolosi, si stropicciò un occhio per asciugare un po' di lacrime.
-No, non mi arrabbio. Ma cosa hai combinato?- il bambino abbasso lo sguardo.
-Sono andato al fiume, e lì sono caduto sulle rocce scivolose e poi ...-
-Poi...- lo incitò Ace incrociando le braccia al petto.
-Poi è arrivato il cane della signora della drogheria e mi ha seguito. Io sono corso via ma lui mi abbaiava dietro e mi sono spaventato. Allora ho corso e corso e sono caduto ancora.- disse Rufy abbassando lo sguardo pentito.
Ace gli tirò un buffetto dietro la testa, il bambino alzò la testa di scatto con le lacrime agli occhi.
-Avevi detto che non ti arrabbiavi!- frignò il piccolo.
-Ti avevo detto di non andare al fiume. Ora togliti quei vestiti bagnati.- disse il maggiore togliendosi la felpa.
-No!- disse il bimbo serio e si sedette di fianco al fratello, indignato.
-Dai, Rufy, non fare il testone. Se tieni addosso quei vestiti ti viene un accidenti!- ma il bambino era una testa calda e non demordeva.
-Rufy, guarda che se no mi arrabbio.- disse Ace, curioso della reazione del piccolo. In risposta il bambino si spogliò e si infilò la felpa del fratello, per poi tornare a sedersi.
Qualche minuto dopo, Ace si girò verso il piccolo e notò che si era addormentato seduto così com'era.
"Se l'è presa davvero." pensò con un sorriso mentre faceva sdraiare il piccolo con la testa sul suo ventre e godersi anche lui un meritato riposo.




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