Piccole pesti crescono

di Another_brick_in_the_wall
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L'ESSERE CHE DIMORA AD EREBOR:


Frerin ne aveva avute di certezze nella vita ma dopo che suo fratello entrò in quella spirale di cambiamenti che tutti chiamavano come "adolescenza" su una cosa era più che certo: Thorin russava. Troppo.
E ne era più che certo adesso, mentre, dolcemente accoccolato nel letto, suo fratello maggiore russa quasi come Bombur, anche peggio del povero nano color pel di carota.
Lo osserva allibito, il principe di Erebor, terzo in linea per ereditare il trono e non riconosce suo fratello in quell'essere arrotolato nelle coperte, a pancia all'aria, con le braccia a penzoloni dal letto, la bocca aperta e una marea di tremendi suoni che avrebbero impaurito qualunque creatura della notte. Tutta la sua regalità, tutto il suo orgoglio e la sua maestosità erano completamente scomparsi, si poteva dire che Thorin di notte diventasse un nano normale, ma nessuno poteva osare dire che lui russa, lui non ha un naso enorme e assolutamente non produce nessun suono altamente fastidioso dalla bocca. La sua regale bocca produce solo note melodiose che solo un goblin delle caverne potrebbe apprezzare. 
Il suo sguardo corre per tutta la stanza, cercando qualunque oggetto che potrebbe diventare un oggetto contundente abbastanza pensate da far destare quel mannaro di Gundabad nella sua stanza.
E in quegli attimi di furia omicida, in cui i cuscini diventano un arma letale, pensa a come può sfruttare nel miglior modo questa situazione, ma mai avrebbe immaginato che sua sorella, la piccola e dolce Dis, entrasse come un tornado nella grande camera da letto, si accavallasse sulle gambe del fratello dormiente e incominciasse a tirargli talmente tante sberle che anche un orco  al sol assistere quella scena si sarebbe ritratto in preda al terrore. 
Il povero fratello, colpito a tradimento nel bel mezzo di un bellissimo sogno, si desta di colpo cade rumorosamente dal letto e trascina la piccola sorella con se e come se nulla fosse successo ricomincia a russare, sul pavimento, arrotolato tra le mille coperte del letto.
Frerin che assiste alla scena da qualche metro di distanza, non può credere a quanto è successo e dopo uno sguardo disperato di Dis si lascia andare a una fragorosa risata. 
Niente e nessuno poteva destare dal sonno quel trombone di suo fratello. 




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