FIUTO LA CANAGLIA

di lclementi2
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FIUTO LA CANAGLIA

Se resta, una voce,
nel mare, affollato,
la pista, più atroce,
fin qui, ha trascinato;
fischiando, col vento,
dal cielo, alle foglie,
domani, non sento,
per terra, le piante,
già spoglie.
Lancette, presenti,
richiudono, porte,
su dolci, momenti,
che battono, forte;
dolore, che aspetta,
sepolto, ogni volta,
finché, la vendetta,
pugnala, segnando,
la svolta.
Orecchio, che odi,
ma lasci, fuggire,
e il sogno, non vedi,
lì pronto, a marcire;
il sonno, del canto,
che lesto, ti abbaglia,
diventa, lo schianto,
io fiuto, da qui,
la canaglia.

DA "L'AMORE TRADOTTO"
Luca Clementi




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