Alive and Well

di Arya Tata Montrose
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Due piccole premesse che mi paiono necessarie: 
1- É canon!verse ma ambientata dopo la serie, in un contesto non ben preciso. 
2- La storia s'incentra su Mikasa e su sua figlia Tori, ancora in fasce. È fondamentalmente un'introspezione sulla prima.

Spero vi piaccia :3



Alive and Well
 


Danzava, lei, leggiadra nel silenzio; il fruscio del lungo, candido vestito, il respiro calmo e controllato, come le era naturale.
Sorrideva, lei, le braccia al petto a stringere il delicato fagotto di stoffa morbida, immobile nel dolce e caldo abbraccio del sonno, cullato dal laconico danzare.
Nulla esisteva oltre loro due e il tenue bacio della luce dell’alba: non le voci del mercato con il loro veleno; non l’alone di silenzio che calava al suo passaggio o l’inutile, falsa riverenza che le rivolgevano, obbligati; non l’odio malcelato che rotolava dalle loro lingue assieme agli alti, nobili epiteti cui abbinavano il suo nome. Non il sangue che aveva versato o chi aveva perso in quella lunga, estenuante battaglia. Nemmeno le assi sparse sul pavimento, o la stoffa e i campioni, i barattoli d’intonaco dall’odore penetrante o la polvere sollevata dall’orlo del suo vestito.
Solo lei, la musica unicamente nella sua testa ed il raggio di sole che le regalava il viso di sua figlia, filtrando attraverso i leggeri tendaggi della mansarda.
Solo il dolce, sommesso suono della sua voce ad intonare una melodia nostalgica, eco della voce di sua madre ed il delicato, sereno respiro della sua Tori che rimbombava come onde sulla scogliera, come le urla dei soldati sul campo vuoto davanti alla morte, quando lei e pochi altri ancora erano rimasti per sentirle – nelle sue orecchie martoriate, erano come un incubo che si ripeteva all’infinito. Non aveva mai avuto la presunzione di poterle raccontare, di udirne di nuove senza unirsi al coro dei morti.
 
Ma lei è viva. Lui è vivo.
Anche tu lo sei.
 
 
Mikasa danzava e si sentiva leggera. Finalmente, felice.




 
Noticine autrice:

Here we are!
Ultimissima precisazione: non esiste un vero motivo per cui Eren (io ho fatto riferimento a lui, ma potete interpretare il "lui" con chi più vi aggrada) sia vivo. Semplicemente volevo rendere felice questa povera ragazza. Può essere che il tempo sia agli sgoccioli, o che sia sopravvissuto al massacro; può essere che abbiano trovato una cura o che semplicemente lei consideri vivo nel suo cuore il padre di sua figlia.

Ringrazio NanaLuna, che come al solito beta quello che scrivo :3
Un bacio, Tata





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