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PICCOLI
GRANDI GESTI D'AMORE -
'
Se
ti senti ferita …
Dicono che solo il tempo potrà aiutarti a dimenticare;
Se
ti senti triste e sola … Dicono che solo un amico
potrà
consolarti;
Se
ti senti confusa, e non sai più che pesci prendere
… Dicono che
solo la notte potrà portarti
consiglio.
Ma
parliamoci chiaro, dopo tutto perché si dovrebbe aspettare?
Perché
si dovrebbe far scomodare un amico? E ancora, perché mai si
dovrebbe
passare una notte insonne, quando in un colpo solo si possono
superare tutti questi tre stati insieme? ...
Come?
Ma naturalmente con... la cioccolata!'
“Proprio
per questo motivo per la festa di San Valentino ho preso la decisione
di preparare con le mie mani dei deliziosi cioccolatini per il mio
Edward!”
Esclama
Bella parlando da sola mentre tutta presa prepara accuratamente
ingrediente per ingrediente.
D'un
tratto si ferma, poggia lentamente il latte sul ripiano della cucina,
il suo sguardo fisso nel vuoto... Che le sia giunta l'illuminazione?
'Ora
che ci penso...'
Nella
sua testa una vocina comincia a farla ragionare, ed è
convinta di
riuscirci …
'Povero
il mio Eddi, lui non...
Viene
ferito spesso, non è facile scalfire una roccia, se si sente
giù
non può chiamare un amico, lui ha solo la sua famiglia, ma
soprattutto Edward... passa tutte le notti insonni!'
La
vocina resa se ne torna nel suo angolino sussurrando tra se:
'C'è
nessunooo?'
Bella
ora più convinta di prima che la cioccolata possa, per tutte
queste
ragioni, essere per il suo amato l'unica cosa al mondo che possa
consolarlo, si rimette al lavoro con il doppio dell'impegno.
Casa
Cullen.
“Ehm,
Edward...”
Alice
con un'espressione stranita si rivolge a suo fratello intento a
battere l'orso di casa, Emmett, a braccio di ferro.
“Non
è possibile!”
Esclama
lui leggendole nel pensiero, mentre con un gesto rapido e deciso
porta la mano di Em a sbattere contro il ripiano del tavolo.
“Devo
andare a fermarla! Si impegnerà tanto per nulla!”
Ed
fa per alzarsi non badando alle lamentele dello sconfitto e alle sue
richieste di una rivincita.
“No
Eddi! Se ci vai tu Bella scoprirà che sono stata io a
dirtelo e mi
odierà! Lascia che vada io a farla ragionare...”
Lo
ferma Alice con tono supplichevole.
Lui
ci pensa per un istante, sbuffa e alla fine accetta la richiesta.
“Va
bene. Ma mi raccomando non ferirla...”
Le
chiede Edward dispiaciuto al solo pensiero di saper la sua amata in
lacrime.
Così
Alice, armata di coraggio si incammina (naturalmente con la sua
Porche gialla) verso casa Swan...
“Ecco
fatto! Ora li metto in frigorifero e quando saranno pronti li
metterò
in questa bellissima scatolina rossa!”
Esclama
Bella, sempre parlando da sola, prendendo dalla tavola un cofanetto a
forma di cuore messo li in precedenza. Comincia e rigirarselo tra le
mani, osservandolo incantata e con un sorriso da ebete sulle labbra.
D'un
tratto suona il campanello, con fare da bimba di cinque anni arriva
alla porta saltellando felice.
“Alice!”
Urla
abbracciandola forte non appena la vede.
“Che
bello vederti, entra! Come mai da queste parti?”
Domanda
curiosa mentre, sempre saltellando, ritorna verso la cucina
invitandola a seguirla.
La
vampira rimane perplessa. Uno perché solitamente era lei che
arrivava muovendosi in quel modo, solo che un tantino più
aggraziatamente, e due... Be le sembrava strano che ancora non fosse
inciampata!
Fa
spallucce e la raggiunge, si accomoda su una sedia e mentre la guarda
sistemare le stoviglie usate per fare i cioccolatini comincia a
parlare.
“Ehm,
Bella senti io...”
Non
fa in tempo a completare la frase che viene prontamente interrotta.
“So
già che cosa sei venuta a dirmi.”
Le
dice girandosi verso di lei.
Alice
spalanca gli occhi stupita, poi si acciglia.
“Davvero?”
Bella
si siede al suo fianco.
“Ma
certo...”
“Oh
bene allora, mi hai tolto un gran peso..”
Comincia
la vampira, ora più sollevata.
“Vuoi
congratularti con me per la mia idea!”
Afferma
l'umana decisa mostrando un sorriso a trenta due denti.
Alice
si blocca, è sconvolta, non sa nemmeno cosa dire. Bella nel
frattempo si rialza e si rimette a sistemare il lavabo canticchiando
con estrema convinzione.
“Ve-veramente,
ecco io...”
Comincia
cercando di introdurre l'argomento.
Bella
lentamente si gira verso di lei con fare inquietante, in una mano un
grosso mestolo, un cucchiaio che non avrebbe fatto paura a nessuno,
specialmente ad un vampiro, ma che in quel momento tenuto da lei,
dava idea di essere non poco minaccioso. I suoi occhi luminosi, come
infuocati, intorno un'aura strana che le rizzava leggermente i
capelli.
Alice
a quella vista si strofina gli occhi e quando nota che non si tratta
di un'allucinazione meccanicamente deglutisce spostandosi
impercettibilmente con la sedia, poi si schiarisce la gola.
“Ehm,
ehm... Bene, direi che per me è giunto il momento di
andare...”
Afferma
con finto tono rilassato alzandosi cautamente.
Non
appena pronunciate quelle parole sul viso dell'umana ricompare la
stessa espressione da ebete che aveva fino a poco prima.
“Che
peccato te ne vai di già?”
Le
chiede dispiaciuta, poi senza lasciarle nemmeno il tempo di
rispondere riprende.
“Puoi
dire a Edward che nel pomeriggio verrò da voi?”
Le
mostra un radioso sorriso impaziente.
“Oh
be sai.. io credo che... verrà lui qui da te, sai per avere
un po'
di intimità!”
Le
risponde Alice indietreggiando fino a raggiungere la porta.
'non
vorrei che gli offrisse anche a noi...'
continua
sussurrando tra se e se.
“Hai
detto qualcosa?”
La
interroga Bella con fare sospetto recuperando la stessa luce malefica
di poco prima.
“No!
No! Nulla!”
Esclama
scuotendo violentemente la testa la vampira.
“Allora
ciao!”
Senza
pensarci un minuto esce correndo, sale in macchina e parte a razzo.
La
ragazza è ancora ferma sulla soglia e la saluta con la
manina, poi
rientra, ovviamente saltellando.
“Scatolina
a cuoricino tutta piena di cioccolatino!”
Comincia
a canticchiare dirigendosi in cucina.
Intanto
a Casa Cullen...
“Alice!
Allora come è....”
Edward
non finisce di pronunciare la frase, solo guardando la sua
espressione affranta, e un po' impaurita, capisce tutto, senza
nemmeno bisogno di leggerle nel pensiero.
“Mi
dispiace, ma... ma... Mi ha fatto paura!”
Alice
corre verso il suo Jasperuccio già pronto ad accoglierla a
braccia
aperte.
Edward
si sbatte una mano in faccia disperato.
“Forza
e coraggio fratello.”
Dice
Emmett sbattendosi due volte un pugno sul cuore per poi fare il gesto
della vittoria per incoraggiarlo.
Il
vampiro a quella mossa si sente ancora più demoralizzato,
così
decide di andare, tanto ormai peggio di così...
Si
dirige verso la porta e una volta oltrepassata da un'ultima occhiata
alle sue spalle alzando la testa, come un eroe fiero di morire per la
sua patria in cammino verso il patibolo.
Nonostante
sia una cosa contro la sua natura guida lento rispettando fin troppo
il limite di velocità imposto, purtroppo però
dopo cinque lunghi
minuti riesce già a scorgere 'la casa'.
Parcheggia
nel vialetto come di consueto, si guarda un attimo intorno speranzoso
di veder arrivare la volante di Charlie con qualche ora di anticipo,
ma nulla, così si dirige verso la porta.
“Edward!”
Questa
viene immediatamente spalancata dalla sua amata che lo accoglie
entusiasta.
Senza
attendere risposta lo prende per mano e cerca di trascinarlo dentro.
Lui
però è paralizzato, non riesce a muoversi.
All'improvviso vede la
sua Bella illuminata di una strana luce inquietante e in quel momento
capisce cosa aveva terrorizzato tanto sua sorella.
Non
ci pensò due volte ad avanzare, non voleva guai.
'Coraggio,
ce la puoi fare.'
Si
auto incoraggiava nel pensiero. Probabilmente se solo avesse potuto
in tale circostanza si sarebbe già ritrovato grondante di
sudore!
Bella
soddisfatta di quella sua resa si precipita verso il frigorifero e ne
tira fuori il cofanetto a forma di cuoricino tanto adorato
nascondendolo dapprima dietro alla schiena.
“Ecco
a te amore! Buon San Valentino!”
Esclama
poi tirandolo fuori e porgendolo al vampiro con entusiasmo ed
eccitazione.
“Ohhh...
ehm, grazie tesoro. Uhm, hanno un'aria davvero squisita!”
Esclama
con tono forzatamente felice aprendo la scatolina e guardandoli con
fare schifato.
“Appena
arrivo a casa me li mangerò tutti.!”
Afferma
mantenendo la stessa tonalità chiudendola immediatamente.
La
ragazza si blocca, il sorriso scompare dal suo viso.
Edward
teme un'esplosione di rabbia, si prepara ad attutire i colpi....
“Sei
Cattivooooo!”
Bella
scoppia a piangere mostrando dapprima un magone per poi lasciarsi
andare in un vero e proprio piagnisteo.
“Io-
io gli ho fatti apposta per te e tu non ne assaggi nemmeno
uno??”
Dice
tra i singhiozzi sfregandosi gli occhi gocciolanti.
Edward
vedendola ridotta in quel modo si sente in colpa, le poggia delicato
una mano sulla spalla.
“Amore
calma. In verità volevo tenerli per dopo, ma non mi dispiace
per niente mangiarli
ora.”
Bella
smette all'istante di piangere, il suo sguardo si illumina di gioia e
lo osserva impaziente.
Lui
ne prende uno tra le dita, nel portarselo alla bocca deglutisce
meccanicamente, poi chiudendo forte gli occhi lo mangia.
“Allora?
Com'è?”
Domanda
lei impaziente tenendo le mani incrociate.
“Uhmm,
è.... uoissimo...”
Le
risponde lui a bocca piena cercando di trattenersi dallo sputarlo.
“Oh
Edward ti
amo!”
Bella
felice gli butta le mani al collo.
Il
vampiro preso alla sprovvista da quel gesto ingoia il cioccolatino
senza più badare al sapore per lui disgustoso, e risponde
all'abbraccio smettendo di pensare a ciò che era appena
accaduto, godendosi solo quel momento così speciale.
D'altra
parte che amore sarebbe senza ciocco... Ehm, volevo dire, senza
qualche sacrificio!
“Edward...
Un altro?”
Be...
Un po' più di qualche...!
Ciao
a tutti ecco un'altra piccola one-shot per voi! Spero possa farvi
sorridere!
Bacioni!
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