"Papā, perdonami ;
Potrei provare
A spiegare cosa
M'ha spinto ad agire
In codesto modo,
Ma la veritā č
Che tu giā conosci
Il mio tormento.
Papā,
Affliggemi tale
Malsana pretesa ;
Piacere, amare
Questo mio corpo
Cosė martoriato,
Sprecato, odiato.
Assurdo č come
S'č rotta la mia
determinazione.
Papā,
Precipitata gių
In questo abisso
Senza fondo,cado
Come corpo morto.
Mentre cado, nulla
Riesco a sentire,
Ma lunga č l'apnea
Infinita, vana
E stupida brama :
A qual prezzo voglio
Essere perfetta ?
Papā,
specchi maledetti,
Frammentati, rotti
E conficcati nel
Profondo del cuore.
E mi lacerano ;
La fragile anima
Fanno a brandelli.
Squarcia il silenzio
L'urlo mio nero,
Mentre le viscere
Vedo contorcersi,
Dentro, il veleno
Corrode la bile.
Papā,
Sarai deluso
Scoprendo il mio
Oscuro segreto ?
Se mi odierai,
Sappi, non volevo
Darti una pena.
Ma cattivo č l'uomo,
Agisce, non pensa.
La rabbia che sento
Non č come l'odio,
Una fiamma che non
Si č spenta mai.
Collera ruggisce,
Graffia cicatrici
Con artigli lunghi
Ed invisibili.
Ma il sangue scorre
Non č solo mera
Immaginazione
Padre mio, ho paura " |