Col fumo negli occhi

di Persej Combe
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Col fumo negli occhi
(Dedicato a R.)
 
 

  Mentre ti accendi la sigaretta, un leggero bagliore t’illumina il volto nel mezzo della notte. Per quei rapidi istanti ti osservo, soffermandomi sulla linea spessa delle tue sopracciglia scure e folte, pesanti, lievemente spettinate. Per qualche ragione, sul tuo viso le trovo particolarmente gradevoli. Così come le ciglia che ti contornano gli occhi: non sono abbondanti, ma quando chiudi le palpebre ci sono queste due curve nere e morbide che vanno a posarsi così delicatamente sulla cima delle tue guance, che quasi sembra vogliano baciarle. E poi la ruga sbilenca sotto l’occhio, il dorso del naso…
 
  Il tuo volto si rabbuia all’improvviso e non riesco più a guardarti.
 
  La vista si appanna, mi bruciano gli occhi per la nuvola di fumo che mi viene addosso e che deliberatamente tenta di distogliermi lo sguardo da te. Ma ti vedo, ancora, sbiadito e ovattato, come fossi uno spirito o un angelo.
 
  Ecco qui le tue sopracciglia scure e folte, pesanti, lievemente spettinate. Così come le ciglia che ti contornano gli occhi. E poi la ruga sbilenca sotto l’occhio, il dorso del naso...
 
 

  E sei bello, bellissimo; non te ne accorgi neppure: ti ritrai così facilmente da quel bagliore per poi nasconderti un’altra volta nel mezzo della notte.
 

 
  Perché?



 




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