Angolo
della Follia: Bene bene... eccomi qui a pubblicare il
secondo capitolo.
Ho notato che ci sono state parecchie visite al primo...
chissà se sono state visite che avevano già letto
questa storia oppure no.
In ogni caso, grazie per essere passati a dare uno sguardo.
Ringrazio tantissimo cris_leto
per la recensione. Beh... direi che io con i "very soon" sono
più brava di Leto junior, no? ^^
Okay, detto questo... vi auguro una buona notte e una buona lettura.
Alla prossima!
~ Viola ~
02
~ From Yesterday
«Eccoci
qui» Shannon inspirò a fondo l’aria
fresca che si respirava in quella zona immersa nel verde. Sembrava
improbabile che ci fosse una scuola da quelle parti, ed invece eccola
lì, che si stagliava davanti a loro, imponente e bellissima.
«Non sei un po’ troppo entusiasta?» gli
chiese Jared, che ancora non aveva ripreso il buonumore.
Tomo ridacchiò. «Sei cascato dal letto questa
mattina? Sei più acido del solito»
Jared gli fece un gestaccio. Shannon rise e si attaccò al
campanello. Poco dopo, una donna di mezza età si
presentò a loro. «Buongiorno, sono la preside
Bouvier, benvenuti. Accomodatevi»
I tre entrarono e rimasero in attesa in un lungo corridoio mentre la
donna era al telefono con un insegnante.
Dopo una decina di minuti, apparve un’altra donna che
andò loro incontro col sorriso sulle labbra.
«Benvenuti, vi stavamo aspettando. Lasciate pure i vostri
bagagli, qualcuno penserà a portarli nelle vostre stanze. Se
volete seguirmi, vi faccio fare un piccolo tour della scuola»
Iniziò a camminare, seguita dai tre che si guardavano
intorno curiosi. «Io sono Miss Christie,
l’insegnante di canto»
«È lei che ci ha contattati, vero?»
chiese Jared, ricordando il nome della donna.
Lei sorrise. «Esatto»
«Può spiegarci di cosa si tratta, con
esattezza?» chiese Shannon, curioso.
«Ecco, io e gli altri insegnati, naturalmente col benestare
della preside Bouvier, volevamo fare un regalo ai nostri ragazzi per
l’impegno dimostrato durante l’anno scolastico. Uno
spettacolo con ospite un famoso gruppo musicale. Dopo varie ricerche
tra gli studenti, voi siete risultati come i preferiti»
spiegò Miss Christie.
Tomo fece un sorrisetto compiaciuto. «Siamo forti
insomma»
Shannon ridacchiò, ma Jared lo zittì.
«Ehi, che ti prende?»
Jared lo zittì nuovamente. Una musica famigliare gli era
giunta alle orecchie. «Non sentite? È From Yesterday»
mormorò.
Miss Christie annuì. «Sono Melanie e i suoi
amici»
«Melanie???» chiesero in coro i Mars.
«Sì. È la nostra studentessa migliore.
Le sue doti canore sono eccezionali» spiegò
l’insegnante.
«Può portarci da loro?» chiese Jared,
incuriosito dal fatto che fosse una ragazza a cantare.
Melanie si riavviò i capelli mentre poggiava la bottiglietta
d’acqua a terra. «Okay ragazzi, ricominciamo.
Grinta eh» incitò i suoi compagni. «He’s a stranger to
some, and a vision to none...»
Jared e gli altri, furono accompagnati fino ad una grande sala prove.
Proprio lì, tre ragazzi erano impegnati a suonare la loro
musica. Della cantante, videro solamente una cascata di lucenti boccoli
corvini.
«From
yesterday, it’s coming. From yesterd…
Accidenti Tommy, che diamine ti prende???» sbottò
la ragazza, quando Thomas smise improvvisamente di suonare.
Notando lo sguardo fisso davanti a sé, Melanie si
voltò per capire che gli fosse preso. Due occhi, di un
azzurro intenso, la stavano fissando. Gli occhi di Jared Leto.
«Signorina Taylor, ragazzi, questi sono i Thirty Seconds to
Mars, come già saprete. Sono appena arrivati»
esordì Miss Christie, smorzando l’imbarazzo
creatosi nella sala prove.
I ragazzi corsero verso i musicisti che, sorridenti, fecero loro i
complimenti. Melanie rimase immobile ad osservarli da lontano. Erano
davvero lì. Quella poteva davvero essere la sua grande
occasione.
«Ragazzi, tra mezz’ora avete lezione, è
meglio se tornate nelle vostre stanze. Signorina Taylor, lei per oggi
è libera. Pensa di potersi occupare dei nostri
ospiti?» chiese l’insegnante, con uno sguardo che
lasciava intendere che non erano ammesse risposte negative.
Melanie annuì, accennando un sorriso. «Ma certo,
Miss Christie»
La donna ricambiò il sorriso. «Molto bene.
Signori, vi lascio nelle mani della signorina. A più
tardi»
I tre la salutarono con cortesia. Melanie sbuffò. Era stata
incastrata. «Vi spiace aspettarmi qui solo per un
minuto?» chiese poi ai tre che, immediatamente, annuirono
lasciandola passare.
In meno di un secondo si era chiusa in bagno, lasciando i Mars da soli
nella grande sala prove.
«Allora...» cominciò Shannon.
«Che ne pensiamo della giovane???» chiese,
lanciando un’occhiata indagatrice al fratello.
Tomo fece spallucce. «Brava sembra brava»
Shannon annuì. «Ed è pure molto carina.
No?????» tentò di nuovo, scrutando Jared che non
aveva ancora aperto bocca.
«Non saltiamo a conclusioni affrettate. Non abbiamo ancora
conosciuto gli altri studenti» disse lui, evitando
volutamente le provocazioni del fratello.
Certo che quella ragazza era brava. Lo era davvero. Ed era anche
carina. Molto carina. Ma lui era lì per fare uno spettacolo,
non per flirtare con una ragazzina. Certo, quei lunghissimi capelli
neri, i grandi occhi scuri, la bocca carnosa e quel corpo tutto curve,
erano difficili da non notare, ma lui era un professionista e lei era
una studentessa.
«Rieccomi. Scusate se vi ho fatto aspettare» Era
apparsa dal nulla. Jared le sorrise per tranquillizzarla, ma quando lei
rispose al suo sorriso, fu lui a non sentirsi più tanto
tranquillo. Per un attimo, sperò ardentemente che lei non lo
trovasse nemmeno minimamente interessante se non sotto il punto di
vista professionale.
«Ehm... Melanie, giusto?» azzardò Tomo.
La ragazza annuì. «Tu hai idea di dove possano
essere le nostre stanze? Io vorrei farmi una doccia, se per te non
è un problema»
La ragazza ridacchiò. «Assolutamente.
Seguitemi» Li accompagnò al terzo piano della
struttura. «Questo è il dormitorio degli
insegnanti. Laggiù in fondo ci sono le camere degli
ospiti»
In meno di un minuto, i Mars avevano sistemato le loro cose. Shannon e
Tomo si erano eclissati. Jared li maledisse mentalmente per averlo
lasciato solo.
«Vuoi fare un giro per la scuola? Immagino che Miss Christie
non vi abbia fatto vedere molto» ipotizzò la
ragazza, spezzando i suoi pensieri.
Il cantante scosse la testa. «Preferirei uscire, se non ti
crea problemi»
«Certo che no. C’è un bellissimo parco
dietro la scuola. Vieni, ti faccio vedere»
Sembrava così tranquilla e a suo agio.
Nessun’altra ragazza si era mai comportata così,
in sua presenza. La cosa lo tranquillizzò. Forse, dopo
tutto, non sarebbe stato poi così difficile resistere alle
tentazioni.
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