Quando Paul entra in discoteca quella sera, col suo improbabile
abbinamento di camicia arancione e pantaloni verdi, è di
Katy Perry la hit che le casse stanno sparando a 9000 decibel.
La massa di corpi si muove fluida all'unisono, come un'unica, calda,
onda umana. Quello è il suo ambiente: musica da ballare,
bicchieri ricoperti di condensa per il troppo ghiaccio e pillole
colorate. E' semplicemente più forte di lui, entra in un
locale e se la sente bruciare addosso come una febbre quella fastidiosa
consapevolezza di essere nato nel periodo sbagliato perchè,
lui non ha alcun dubbio, gli anni '70 sono casa sua.
Si fa largo tra la folla sulla pista fino a una graziosa ragazza dai
capelli rossi e dal sorriso di chi è troppo convinto delle
sue mosse di ballo rispetto alle sue capacità. E' a quel
punto che intravede qualcosa che lo intriga: una spessa montatura nera
sotto una zazzera di capelli ramati. E, qui c'è da
precisarlo, Paul ha un debole per i ragazzini innocenti con occhiali
troppo grandi e sorrisi troppo spontanei. Nella sua testa, sta
già percorrendo quel corpo con le mani per esplorarlo tutto
quindi, con baldanza perché alla fine si vive una volta sola,
gli si avvicina.
"Hey" dire che il ragazzo ha l'aria spaurita è quantomeno
riduttivo.
"Ciao" riesce a rispondergli.
"Non ti vedo spesso in questo locale e, credimi, mi sarei ricordato di
un bel visino come il tuo." Quasi impercettibilmente, Paul si avvicina
a lui. A vederla da fuori, la scena non può non ricordare
una macchina che si avvicina a tutta velocità a un
coniglietto spaurito. Ma questo coniglietto non scappa. Certo, sta
tremando come una foglia. E forse non è solo per l'ansia,
visto il modo osceno in cui il bel moro gli si sta strusciando addosso.
"C-c-credo che t-t-tu abbi-i-ia fr-fr-fr-... capito m-m-ale. Io non
s-s-sono..."
"Fammi indovinare, stellina. Tu non sei gay. Beh, ti svelerò
un segreto. Non lo sono nemmeno io. Mi piace ciò che
è bello. Tu sei bello, e a me piace." A quel punto, come se
fosse la cosa più naturale di questo mondo, gli prende il
viso tra le mani e lo bacia.
Di certo non c'è amore e John, questo è il nome
del giovane dai capelli ramati, non è mai stato baciato
così. A dirla proprio tutta, John non è stato
baciato affatto. Paul si stacca lentamente e si avvicina all'orecchio
della sua conquista.
"Mi sarei occupato io di questa situazione -" sussurra posandogli una
mano sul pacco " - ma tu
non sei gay, quindi ti consiglio di cercare una stronzetta
che lo faccia al posto mio. E poi corri a casa, i bambini non
dovrebbero essere in giro a quest'ora."
John non riesce a essere proprio coerente, e non è neanche
tanto sicuro di aver compreso TUTTO quello che è successo.
"Tu m-m-mi hai baciato."
"Ma che ragazzino acuto. Ora ti regalerò un'altra perla di
saggezza. L'amore vero non bussa alla porta degli stronzi come noi.
Quindi ti conviene approfittarne e prendere tutto ciò che
vuoi, finché puoi."
"M-m-ma tu n-non mi c-c-conoscevi."
"Oh, e cosa vorresti fare, denunciarmi? "P-p-polizia! Uno
s-s-sconosciuto m-mi ha b-b-b-baciato!" Andiamo,
ragazzino. A te è piaciuto. Mi eccita baciare persone che
non conosco? Sì. Ripenserò al tuo respiro
affannoso mentre mi strusciavo addosso a te? Probabile. Se sarai
fortunato, magari, mi segherò anche pensando a te. Ora
scusami cocco, ma l'allegria sta svanendo e la chimica non è
cosa per bambini."
Paul, semplicemente, si volta e se ne va, lasciandosi alle spalle un
allibito John.
SALVE GIOIE I'M BACK
Ok,
non so come andrà avanti questa storia (I mean, lo so, ma
ancora non l'ho scritto). Il lavoro mi sta uccidendo, quindi
cercherò di postare il più spesso possibile. Se
avete voglia di lasciare un pensiero, ve ne sarò grata.
Un bacione
-Amortentia.
|