Nickname
su EFP: Il Corsaro Nero
Nickname
su forum: Il Corsaro Nero1999
Titolo:
Due orgogliosi guerrieri, una sola anima
Personaggi
principali: Nuovo personaggio, Re Vegeta, Tarble
Traccia
scelta: Crying over you- Dead by April
DUE
ORGOGLIOSI GUERRIERI, UNA SOLA ANIMA
Like
when you feel invincible
E'
come quando ti senti invincibile
But
you really should be careful
Ma
dovresti davvero stare attento
And
don't forget your heart is on the line
E
non dimenticare che il tuo cuore è in prima linea
There's
a price to pay and stakes are high
C'è
un prezzo da pagare e la posta in gioco è alta
Remember
to be careful
Ricorda
di stare attento
(…)
Everithing felt so right
Tutto
andava così bene
Now
I just want my revenge
Ora
voglio soltanto la mia vendetta
I'm
telling myself that I'm crying over you
Dico
a me stesso che non piango a causa tua
E'
notte fonda su Vegeta.
Non
c'è anima viva... eppure, negli immensi e bianchi corridoi
del
palazzo reale, un uomo cammina.
I
suoi passi rimbombano per tutto il palazzo.
Sa
che è una cosa orrenda persino per uno come lui... ma deve
farlo.
E
deve farlo adesso che lei dorme.
Finalmente,
arriva davanti a piccola porta bianca.
Tira
fuori una piccola tessera e la infila nell'apposito apparecchio.
Dopo
pochi minuti, si sente un BIP e viene lasciato passare.
Pochi
passi e la vede.
La
piccola culla bianca.
Anche
il suo primogenito è stato messo lì dentro,
quand'è nato...
Non
sente rumori provenire da lì... evidentemente si
è addormentato...
meglio... così non saprà niente...
Si
affaccia.
Il
bambino sta dormendo, proprio come sospettava.
E'
molto piccolo, ha i capelli a spazzola neri e un piccolo ciuffo sulla
fronte.
Sta
sorridendo... evidentemente, sta sognando qualcosa di bello...
Avvicina
le mani, con delicatezza, collo del piccolo...
Non
si accorgerà nemmeno di essere morto...
Ad
un tratto, sente un dito sulla sua schiena.
Lei
è dietro di lui.
Come
ha potuto pensare che avrebbe dormito tranquillamente nei suoi
appartamenti nonostante i pericoli che minacciavano il bambino?!
Si
gira e la guarda.
E'
bassa come una ragazzina ed è priva di muscolatura... ma
è
pericolosa al pari di uno scorpione.
Indossa
una battle suit azzurra a maniche corte e guanti bianchi, i capelli
neri sono legati e lo fissa con due occhi carichi d'odio.
“Sapevo
che saresti venuto, perciò ti aspettavo... allontanati
subito da
nostro figlio.” sibilò la donna.
Decise
di accontentarla e si spostò.
Se
non l'avesse fatto, l'avrebbe ucciso...
La
donna corse alla culla e prese in braccio il figlio.
Continuò
a fissarlo con odio e, ad un tratto, disse:
“Perché vuoi
ucciderlo?! E' solo un bambino! Solo perché è
nato con uno scarso
potere combattivo non significa che è un fallimento!
Può migliorare
e diventare molto potente! Per te è così
dannatamente importante la
potenza che un sayan ha fin dalla nascita?! Come puoi essere
così
cinico?! E' tuo figlio,
Vegeta!”
Vegeta
la guardò in silenzio, poi disse: “Echalotte... io
non voglio
ucciderlo per il suo scarso livello combattivo. Io voglio salvarlo da
Freezer. Non è facile nemmeno per me... ma è
l'unico modo per
salvarlo dalla crudeltà e dal sadismo di quel verme. Oggi mi
ha
ordinato di consegnarglielo entro una settimana. Tarble è
troppo
debole e piccolo per sopravvivere in quell'inferno!”
“Vegeta gli
resterà accanto! Impedirà che gli succeda
qualcosa!” “Tu non
sai cosa accade là dentro! Anche il più puro
sentimento viene
distrutto! Fra qualche anno, se non morirà, verrà
trasformato in un
essere freddo e spietato, capace di uccidere, per il puro gusto di
farlo, anche il suo migliore amico! E' quello che accadrà a
Vegeta!
Sta già cambiando! Prima si limitava a uccidere velocemente
i suoi
nemici, adesso, prima di ucciderli, si diverte a giocare un po' con
loro prima di finirli... potrebbe diventare capace di uccidere il suo
stesso fratello se diventasse un ostacolo ai suoi obiettivi... e non
voglio che questo accada! Vegeta non farà mai una cosa
simile!” “E
per farlo sei disposto a ucciderlo tu.”
“Echalotte... neanch'io
vorrei fare una cosa simile... ma è per il loro
bene...” continuò
Vegeta ma Echalotte gli impedì di continuare.
Gettò
per terra una strana pietra che aveva in mano che generò
un'improvvisa e fittissima nebbia.
Vegeta
sentì la porta della stanza chiudersi di scatto e
capì cosa stava
facendo sua moglie.
Doveva
aver rubato dal laboratorio una pietra del fumo che poi aveva
nascosto nella culla.
Quel
diversivo le era servito per scappare con Tarble.
Un
piano audace e pericoloso... degno di Echalotte.
Quando
la nebbia sparì, Vegeta si mise a riflettere.
Sua
moglie aveva già nascosto Tarble da qualche parte ma sentiva
che
l'avrebbe aspettato per combattere contro lui.
Suo
figlio sarebbe stato davvero al sicuro soltanto quando lui sarebbe
morto...
Anche
lui, allora, avrebbe combattuto all'ultimo sangue.
C'era
solo un posto in cui sarebbe potuta andare per la loro battaglia.
La
palestra.
Vegeta
si recò lì e la vide.
Se
ne stava lì, a braccia incrociate, in fondo alla palestra.
“Hai
fatto in fretta.” disse semplicemente la donna e il marito le
chiese: “Sei proprio decisa?” “Non mi hai
lasciato altra
scelta! Solo uno di noi due uscirà vivo di qui! Il vincitore
potrà
decidere cosa fare a Tarble!”
“Dov'è?”
Echalotte
si limitò a mostrare un foglio: “Qui
c'è scritto dov'è. Potrai
averlo solo quando mi avrai uccisa.” “Sappi che non
sarò
delicato con te solo perché sei una donna e mia
moglie.” “Nemmeno
io.”
I
due si guardarono in silenzio e, poi, si lanciarono contro l'altro.
Echalotte,
approfittava della sua bassa costituzione per attaccare Vegeta di
continuo.
Sua
moglie aveva un aspetto esile il cui vantaggio era quello di muoversi
più velocemente.
Ma
si sarebbe stancata presto e allora l'avrebbe attaccata.
Oltre
a difendersi, però, Vegeta dava dei pugni e dei calci ad
Echalotte.
Quando
un attacco del marito la colpiva, Echalotte si sentiva morire.
Vegeta
era sempre stato molto forte... ma se sperava che si sarebbe arresa
sbagliava!
Doveva
vincere, per Tarble.
Suo
figlio meritava di vivere, anche se non era portato per la guerra...
Vegeta,
ad un tratto, le lanciò un ki blast a distanza ravvicinata.
Echalotte
lo scansò ma il colpo le provocò un graffio alla
guancia e spezzò
il suo codino, facendo sciogliere i capelli.
Vegeta,
approfittando della distrazione della moglie, le diede un calcio allo
stomaco.
Echalotte,
nonostante il colpo violento, si rialzò in piedi e si
lanciò di
nuovo all'attacco.
Stavolta,
fu lei a colpire il marito: gli diede un pugno alla guancia che lo
fece volare dall'altra parte della palestra.
I
due combatterono per un'intera ora e cominciavano a essere provati.
La
loro potenza era pari.
Sembrava
che quello scontro non fosse mai destinato alla conclusione.
Vegeta
si mise a riflettere su un piano: non avrebbe mai sconfitto Echalotte
con la forza... doveva giocarla d'astuzia.
Le
lanciò un attacco energetico.
Echalotte,
prontamente, lo schivò e poi, velocemente, si
girò dietro di lei,
intuendo che il marito volesse attaccarla alla spalle con quel
vecchio trucco.
Infatti,
vide l'immagine di suo marito.
La
ragazza gli tirò un pugno ma si accorse, con sgomento, che
quello
non era suo marito... ma un'immagine residua!
“COSA?!”
urlò, sconvolta, la sayan, girandosi di scatto a lato.
Ma,
ormai era troppo tardi.
Fece
appena in tempo a vedere Vegeta che quest'ultimo la gettò
sul
pavimento.
Echalotte
tentò di liberarsi ma non ci riuscì.
Capendo
che il marito l'avrebbe uccisa all'istante, gli lanciò uno
sguardo
di sfida.
Aveva
vinto... ma lei l'avrebbe odiato per sempre.
Vegeta
le si avvicinò lentamente ma, invece di ucciderla,
compì un'azione
che Echalotte non si aspettava e che, pertanto, rimase molto stupita.
La
baciò sulle labbra.
Un
bacio carico di passione.
Echalotte,
all'inizio, provò a reagire ma quel bacio, alla fine, ebbe
la meglio
e si lasciò andare.
Quel
bacio... era stupendo... quand'era stata l'ultima volta che si erano
baciati?
Non
ricordava nemmeno più quand'era stato... l'arrivo di Freezer
aveva
rovinato tutto... tutto...
Continuò
a baciarlo, intuendo dove quei baci li avrebbero portati...
Infatti,
Vegeta cominciò a spogliarla, in maniera molto rude dato che
nel
dizionario erotico dei sayan la parola -delicatezza- era sconosciuta
ma, dopotutto, neanche lei voleva perdere tempo.
Continuarono
a baciarsi con avidità mentre si spogliavano.
Dopodiché,
si congiunsero, diventando una cosa sola.
Erano
sempre stati due grandi, orgogliosi e solitari guerrieri eppure, in
quel momento, in una palestra nel cuore della notte, erano diventati
una cosa sola.
Echalotte
si sentiva, per la prima volta da mesi, bene.
Quella
carogna di Freezer era riuscito a rendere impossibile per mesi la
vita sua, del suo Vegeta e dei suoi figli.
Lei
e il marito erano così tesi che litigavano sempre per un
nonnulla.
La
tensione si avvertiva per tutto il palazzo e tutti temevano
l'ennesima litigata dei sovrani.
Echalotte
era assolutamente convinta che si era creato un abisso tra lei e il
marito, un abisso che li avrebbe divisi per sempre, eppure era
bastato una lotta all'ultimo sangue per risvegliare la loro antica
passione.
Ormai
Echalotte l'aveva capito: in fondo al suo cuore, continuava ad amare
Vegeta.
Suo
marito era un vero stupido, ma era il suo
stupido.
Nel
frattempo, anche Vegeta continuava a baciare la moglie con passione.
Quanto
gli era mancava...
Da
quando Freezer era arrivato, loro non avevano fatto altro che
litigare e dirsene di tutti i colori.
In
fondo al suo cuore gli dispiaceva dirle quelle cose... ma non le
avrebbe mai detto scusa! Era una questione d'orgoglio!
Eppure,
vederla combattere all'ultimo sangue contro di lui, sudata, con i
capelli sciolti, il suo sangue vermiglio sulla sua pelle bianca...
gli avevano fatto tornare un desiderio potente di ricongiungersi con
la sua Echalotte... come in passato...
Per
questo, quando se l'era ritrovata per terra, bloccata da lui, non
aveva resistito alla tentazione di baciarla.
Ormai
Vegeta l'aveva capito: non poteva vivere senza Echalotte.
Sua
moglie era una vera furia, ma era la
sua furia.
I
due amanti continuarono per un altro po', poi, tra sospiri e sudore,
si staccarono leggermente.
Fu
Echalotte a interrompere quel silenzio: “Come siamo arrivati
a
questo, Vegeta? Andava tutto così
bene...”
Vegeta
le accarezzò i capelli e le disse: “Purtroppo
questa è la vita,
Echalotte. La nostra rovina è cominciata quando è
arrivato
Freezer...” “Non avresti mai dovuto allearti con
lui...” disse
Echalotte.
Non
c'era aggressività o violenza nella voce... solo rimpianto.
Ad
un tratto, Vegeta si accorse che stava piangendo.
Non
l'aveva mai vista piangere... evidentemente tutto quello che era
successo dopo l'arrivo di Freezer l'aveva sconvolta e distrutta... ed
era stata tutta colpa sua.
La
prese per una mano, la tirò a sé e
l'abbracciò.
Echalotte
continuò a piangere in silenzio ma l'abbraccio del marito le
stava
dando una nuova forza.
“Dov'è
Tarble?” le domandò, ad un tratto, Vegeta.
Echalotte
chiuse gli occhi e sospirò: “Sei proprio deciso a
ucciderlo?”
“Non voglio ucciderlo... voglio mandarlo su un altro
pianeta.” le
disse semplicemente.
Echalotte
sgranò gli occhi.
Non
voleva più ucciderlo?! Come mai aveva cambiato idea?
“Prenderò
una navicella e lo manderò su un pianeta lontano popolato da
gente
pacifica. Dovrà essere ai confini della Galassia, in quanto
non
dovranno aver mai sentito parlare di Freezer o dei sayan.
Organizzeremo tutto insieme, come ai vecchi tempi.” le
raccontò ed
Echalotte disse: “Me lo prometti?” “Te lo
prometto.” “Tarble
è nella nostra vecchia camera da letto.”
Quella
camera... prima dell'arrivo di Freezer loro due dormivano
lì,
insieme... ma dopo quella dannata alleanza e con l'intensificarsi dei
litigi, entrambi avevano cominciato a dormire in camere separate...
Se
Echalotte aveva messo lì il bambino significava che, in
fondo al suo
cuore, desiderava tornare indietro...
“Echalotte...”
sussurrò Vegeta “Ho intenzione di organizzare una
rivolta.”
“Vuoi ribellarti a Freezer?”
“Sì... voglio che quel verme
sparisca per sempre... ci ha umiliati e schiavizzatati per troppo
tempo. Ora voglio soltanto la mia vendetta. Mi seguirai?”
“Con te
andrei anche all'inferno.” rispose con orgoglio Echalotte
prima di
baciarlo sulle labbra.
Quando
si separarono, Vegeta disse: “Credo che Freezer abbia fallito
in
qualcosa.” “E cosa?” “Ha fatto
un mare di tentativi per
separarci... ma non c'è riuscito. Adesso, sono ancora
più pazzo di
te.” “Anch'io.” ammise Echalotte prima
che Vegeta la baciasse
di nuovo. |