Titolo: guess
who’s coming to lunch.
Fandom: Harry Potter.
Personaggi: George
Weasley,
Pansy Parkinson.
Pairing: George/Pansy.
Set: set 5
Prompt: 10:00 -
‘Stai scherzando?’
Rating: R+.
Conteggio parole:
954 secondo Word.
Riassunto: Pansy
sta contando le
ore da quando è entrata in casa Weasley. Sono passate
esattamente quattro ore,
ventitré minuti e dieci secondi - il che significa che sono
lì dalle dieci, è
lei si è dovuta svegliare alle nove, ovvero due ore prima del suo solito - da quando
è arrivata, e non vede proprio
l’ora di andarsene.
Note autrice: 1. non betata, scusate eventuali
errori.
2. commenti e critiche come sempre ben accettati.
3. è una raccolta di 24
flash!fic scollegate tra loro. In caso alcune siano collegate vi
farò sapere.
Disclaimer: Harry Potter e tutti i suoi
personaggi
appartengono a quel mamma Row.
Tabella: Està aquì
GUESS WHO IS
COMING TO LUNCH.
“10:00 -
‘Stai scherzando?’”
Pansy sta contando le ore da quando è entrata in casa
Weasley. Sono passate esattamente quattro ore, ventitré
minuti e dieci secondi
- il che significa che sono lì dalle dieci, è lei
si è dovuta svegliare alle
nove, ovvero due ore prima del suo solito
- da quando è arrivata, e non vede proprio l’ora
di andarsene.
Si porta la forchetta alla bocca, trattenendo per un attimo
il respiro. Mastica piano il boccone di quella che dovrebbe essere
carne
stufata, ma che secondo lei in realtà non ne ha nemmeno
lontanamente il sapore.
La cucina della signora Weasley è decisamente troppo lontana
dai suoi gusti,
nonostante tutti dicano che è una cuoca provetta. Forse ha ragione George, lei è troppo
schizzinosa, ma non lo
ammetterebbe mai, solo per togliergli il piacere di avere ragione.
Manda giù il
pezzo di carne e sorride alla donna che la fissa. Per un momento nella
stanza
c’è solo il rumore delle posate e nessuno parla.
"Pansy, cara, desideri altra carne?" le domanda
infine Molly, cercando di suonare cordiale, anche se Pansy non ha
ancora finito
il primo piatto. Sa benissimo che non piace alla signora Weasley. Mai
le è
piaciuta e mai le piacerà. Ha rifiutato fino a quel momento
di andare a casa
dei Weasley per il pranzo, sapendo che atmosfera sarebbe scesa tra loro
una
volta che lei avesse varcato la soglia della Tana.
"No, grazie, sono a posto così." risponde,
tentando di sorridere. Sente George sghignazzare al suo fianco, ma
decide di
ignorarlo.
Non capisce come la mano di George finisce sulla sua coscia,
cominciando a massaggiarla piano. Pansy lo lascia fare fino a che non
lo sente
andare oltre l’orlo della gonna. Quando è certa
che la signora Weasley non sta
guardando dalla loro parte, lo allontana con un colpo della mano e lo
fissa con
uno sguardo del tipo ma-ti-sei-totalmente-rimbecillito?. In tutta
risposta
George sorride e torna a mangiare la sua porzione extra di carne, che
sua madre
gli ha appena messo nel piatto.
Per sua fortuna il pranzo finisce in fretta - altra porzione
di carne per George, un dolce e un caffè- e i due si
ritrovano in salotto,
seduti sul divano, con attorno il resto della famiglia che non fa altro
che
osservare Pansy.
"Vuoi vedere la mia camera?" chiede d’un tratto
George sottovoce.
"Certo." Tutto, pur di allontanarsi dal salotto.
Salgono le scale, arrivando in cima alla Tana. Quando
entrano Pansy si blocca, guardandosi attorno. La camera
è…bè, una camera. Un
letto, un mobile, qualche poster vecchio e sgualcito appeso alle pareti.
"E’ qui che dormivi?" chiede, tra il sorpreso e
l’inorridito. Fa una smorfia e guarda George, che la fissa
serio. Si schiarisce
la gola e tenta un sorriso, capendo di essere stata troppo sgarbata.
"Oh,
scusa."
"Mi dispiace, principessa, se le mie stanze non sono di
suo gradimento." ribatte, acido.
"George, davvero…scusa." prova nuovamente,
avvicinandosi a lui.
George cerca di rimanere serio, ma scoppia a ridere quasi
subito. Pansy lo guarda truce e gli tira un colpetto sulla spalla, che
lui
accusa in modo plateale, portandosi una mano alla spalla colpita e
piegandosi
in due, pronunciando un interminabile ‘ahiahiahiahi’.
Pansy lo fissa,
incrociando le braccia. "Oh, finiscila di fare l’idiota."
George si rialza e le rivolge un ghigno, prima di afferrarla
per i fianchi e avvicinarla a sé. Inclina la testa verso di
lei e si ferma, a
pochi centimetri dalle sue labbra.
"Se penso che fino a qualche anno fa eri avvinghiata a
quell’imbecille di Malfoy mi viene da vomitare." mormora,
disgustato.
Pansy alza gli occhi al cielo. "E allora non
pensarci."
Ma perché Weasley dice sempre le cose al momento
sbagliato? pensa poi, irritata. Forse
è da lui che ha imparato il fratello più piccolo.
Scuote piano la testa,
allungando le braccia verso di lui e afferrando le sue spalle, per
alzarsi
verso il suo viso.
"Quante
ragazze hai portato qui fino ad adesso?" chiede, sfiorando le labbra di
George.
"Se ti dicessi
che sei la prima, ci crederesti?" le risponde e il suo fiato caldo le
colpisce la guancia.
Pansy fa finta di
pensarci un attimo. "No." dice infine.
"Bè, allora
non te lo dico. Però sappi che nessuno ha ancora dormito nel
mio letto."
Le sue labbra
scendono a sfiorarle il collo, salendo poi verso la sua bocca.
"Stai
scherzando?" mormora Pansy, cercando di allontanarlo. "Tua
madre
potrebbe entrare da un mom-"
Ma non riesce ad
aggiungere altro perché non ci sono altre parole da dire,
perché le labbra di
George sono sulle sue, bloccando ogni suo tentativo di protesta, e le
sue mani
cominciano a farsi largo sotto la sua camicetta e sotto la sua gonna,
questa
volta senza essere fermate.
Non riesce a dire
altro per fermarlo perché c’è solo
George, l’odore della sua pelle che la
inebria quando gli toglie - quasi con violenza -
la maglia, c’è solo
George che la afferra e la alza, facendola finire contro la parete
fredda della
stanza, che le procura un brivido lungo la schiena nuda.
C’è solo George, le
sue mani sui suoi fianchi che la tengono stretta al suo corpo con fare
possessivo ed entra dentro di lei. Ci sono solo i loro respiri nella
stanza,
mentre sono avvinghiati contro la parete, ci sono solo le spinte di
George che
la portano al limite, e si deve mordere un labbro per non urlare.
Lascia andare la
testa all’indietro, colpendo piano la parete, mentre George
appoggia la fronte
alla sua spalla. Riprendono fiato per un attimo, senza muoversi.
Due colpi
improvvisi li fanno sobbalzare, e non capiscono subito da dove arrivino.
"George,
Pansy, siete lì dentro?" arriva la voce ovattata della
signora Weasley,
subito seguita dal debole clic
dell’apertura della porta.
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