Battaglia di scelte: verso un nuovo futuro

di Harry Fine
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In un luogo lontano anni luce dalla Terra, in un posto ancora totalmente ricoperto da ampie e verdeggianti foreste, deserti bollenti, monti impervi e profondi mari in tempesta, sorgeva un edificio che a molti incuteva terrore solo a guardarlo. 
Un castello massiccio, adornato da ampi portoni e fini sculture sulle finestre e alle entrate, che superava le altezze delle montagne e svettava con le sue guglie fin oltre le nuvole, che lo ammantavano come un grande ed impenetrabile velo candido. 
La pietra grigia che lo componeva era resa lucida da questa onnipresente foschia, dando a quel posto un'aura misteriosa e rovinandone in parte l'eleganza originale, ma senza comunque togliergliela del tutto. 
All'interno di questo palazzo, nell’ampio salone principale, c'era un imponente scranno sul quale sedeva l'essere più potente di quel luogo. Il sovrano di ogni cosa vivente e non di quel posto tanto strano quanto bello. 
Il suo corpo muscoloso e ancora prestante era interamente celato da un pregiato mantello color ambra, dotato anche di un ampio cappuccio che gli copriva gran parte del volto, facendo vedere solo la parte inferiore della bocca e del mento, mostrando una carnagione di un colore cinereo veramente impressionante e segnata da diverse cicatrici. 
Di fronte a lui si apriva una grande folla composta in tutto da cento ragazzi e ragazze di varie età e dall'aspetto che si poteva definire più unico che raro. 
Ognuno di loro stringeva tra le braccia un libro di colore diverso, tenendolo stretto come se ne dipendesse la loro vita, e tutti mostravano emozioni diverse, pensando alla prova che si stavano apprestando a sostenere. Chi spavento, chi fermezza, chi un'insana felicità, chi freddezza, chi coraggio, chi serietà. 
Davanti a quello spettacolo, le labbra del sovrano celato si sollevarono in un sorriso soddisfatto e vagamente spaventoso a causa delle sue zanne affilate ora scoperte. 
《Benvenuti, miei sudditi! Voi che vi trovate qui oggi, siete stati scelti per prendere parte alla battaglia dei cento. La battaglia più sacra che ci sia per la nostra specie! Ognuno di voi verrà mandato nel mondo umano e affidato ad uno dei suoi abitanti. Questi vi permetteranno di combattere tra voi, affinché si possa decidere colui o colei che mi succederà sul trono del nostro mondo quando giungerà il momento. E il vincitore sarà l'unico che, alla fine del combattimento, sarà ancora in piedi!》 Affermò il sovrano con voce profonda e stentorea, senza mai perdere quell'inquietante espressione. 
A quel punto, il pavimento del salone scomparve, facendo spazio ad un grande vortice bianco, che assorbì tutti i cento ragazzi, che si lasciarono cadere verso il basso senza opporre resistenza, proiettandoli verso la loro destinazione, e li fece sparire dalla sua vista. 
Il sovrano sorrise di nuovo in quel suo modo inquietante, mentre altre quattro figure, coperte come lui da capo a piedi con delle tuniche di vari colori, si avvicinavano a lui. 
《Questa battaglia sembra prospettarsi molto interessante fin da adesso.》 Affermò il più basso e muscoloso dei quattro, coperto da una veste arancione. 
《Già. Sangue fresco, abilità più che notevoli, voglia di vincere e caratteri molto testardi. Niente di meglio per goderci un bello spettacolo.》 Affermò la figura ammantata di rosso accanto a lui, leccandosi le labbra cianotiche. 
《Hai ragione. C'è un assortimento magnifico stavolta. Me la godrò fino all'ultimo secondo.》 Concordò l'unica figura femminile del gruppo, celata dietro una tunica verde. 
《Si! Sarà spassoso! Spassoso! Si prospetta una battaglia davvero divertente.》 Affermò la figura più alta tra loro, nascosta da una veste blu, mentre scoppiava a ridere sguaiatamente come un pazzo. 
《Già. Ma mi chiedo se in questa loro battaglia ci sarà qualche sorpresa divertente anche solo la metà di quella che io stesso ho riservato ai miei nemici.》 Si chiese il sovrano, mentre un terrificante lampo rosso balenava nei suoi occhi nascosti.




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