Peace, love, empathy di x_Sarah_x (/viewuser.php?uid=1030680)
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- Arwen, ti chiamerò tutti i giorni? Okay? Ti voglio bene- mi dice la mamma per la ventesima volta, ho 23 anni, mica 13... la abbraccio e le ripeto che le voglio un mondo di bene. Arriva il turno di Jasper, mi avvicino a lui e mi tuffo tra le sue braccia.
- Dai , Arwen, andrà tutto bene- mi rassicura lui e gli dico:- Lo so, ho quasi 24 anni, so cavarmela- lui sorride e mi scompiglia i capelli. Una voce elettronica annuncia che bisogna salire sull aereo. Ci scambiamo gli ultimi abbracci e le ultime parole sdolcinate e poi salgono sull aereo. Ho le lacrime agli occhi, mi volto per andarmene, sbatto contro qualcuno. Balbetto:- Emh, scusi-
- Piccola, tranquilla, sono venuto a prenderti- la sua voce mi fa sobbalzare e incontro i suoi occhi blu.
- Come facevi a sapere che ero qui?- domando e lui risponde:- Mi avevi detti che tra quattro giorni dovevano partire- abbozzo un sorriso e ci dirigiamo fuori dall aereoporto. Sono passati, appunto tre giorni, da quando ho marinato la scuola con Kurt e siamo andati a Seattle. In questi tre giorni sono stata tanto tempo con lui, abbiamo parlato della nostra infanzia. Lui mi ha raccontato che i suoi primi 7 anni di vita sono stati fantastici e poi quando aveva 8 anni più o meno i suoi hanno divorziato. Di me non c'era molto da dire. Mia mamma era sempre fuori di casa a lavorare per mantenere me e Jasper, ovviamente ho tralasciato quel segreto. Saliamo sul suo furgoncino.
- Allora festaggiamo?- chiede lui, lo guardo agrottando la fronte e domando:- Festaggiare cosa?- e lui mi guarda e sorride :- L'inizio della nostra vita da coinquilini!- rimango sbigottita e mi metto a ridere.
- Coinquilini? Ma sei serio?- chiedo ridendo.
- Sì! Io avrò un nuovo habitat e tu non sarai sola in casa! È un'idea grandiosa!- scuoto la testa ridendo e annuisco.
- Allora andiamo a comprare le cose!- gli dico e Kurt annuisce. Andiamo a comprare la roba, patatine, noccioline, birra, cioccolata, biscotti, salatini. Arriviamo a casa, ormai mia, e lui trasferisce tutti i suoi vestiti e cd eccetera nella stanza di fianco alla mia, nella camera di Jasper. Prepariamo i dischi che stasera ascolteremo : Black Sabbath, Melvins, Dinosaur jr, Led Zeppelin, Guns n' Roses, Beatles, Sex Pistols, Meat Puppets, Sonic Youth, Deep Purple, AC/DC. Diventa sera e noi abbiamo già preparato tutto. Sono stra agitata e voglio divertirmi come non ho mai fatto. Mettiamo su la musica e ci sediamo sul divano circondati da birre e cibo. Cominciamo a mangiare.
- Non ho mai fatto una festa- ammetto appoggiandomi con il viso sulla sua spalla.
- A parte le feste per i fan del Punk- mi ricorda lui e annuisco. Kurt mi porge una lattina di birra e la sorseggio e lui la ingoia tutta.
- Quante volte ti sei innamorata nella tua vita?- bevo un sorso di birra e mi sento la testa girare, ne ho bevute tre. Biscico qualcosa di incomprensibile:- Io? Mah, boh, mai- lui inarca un sopracciglio e chiede:- Sul serio?- sono ubriaca più di lui anche se ho bevuto meno. Mangio delle patatine e annuisco.
- Hai mai pensato di essere innamorata di me?- domanda fissandomi negli occhi. Mi perdo nei suoi occhi e alzo le spalle :- No... non so... forse- mi gira la testa e ho voglia di sdraiarmi, appoggio la testa sulle sue gambe e lo guardo.
- Tu? Tu hai mai pensato di essere innamorato di me?- mi accarezza i capelli, poi il viso e con l indice segna il contorno delle mie labbra e risponde :- Non so... forse- alzo gli occhi al cielo e sorrido. Lui giocherella un po' coi miei capelli e poi chiede:- Sei innamorata di qualcuno?- la domanda mi frulla nella testa, ovvio che non amo nessuno. Faccio cenno di no col viso. Poi gli faccio la stessa domanda e lui dice:- Io sì- incuriosita chiedo :- E di chi?- mi fissa intensamente negli occhi e sono costretta a distogliere lo sguardo. Posa lo sguardo sulla mie labbra e io sulle sue. Le farfalle nello stomaco, le mani mi stanno sudando. Mi manca il respiro. Torna a guardarmi negli occhi e poi di nuovo sulle labbra. L' aria si è surriscaldata. Non ho idea di quello che sto facendo. Sono troppo ubriaca per controllarmi. |
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