È tutta la vita che cerco di capovolgere il destino ed ho imparato a fare di tutto per non far mai rimpiangere ai miei genitori il giorno che sono nata . Li ho amati con tutta me stessa e sono stata al loro fianco sempre . Come vorrei avere un figlio a cui spiegare tutto ciò che ho imparato nel mio viaggio! La prima sarebbe dirgli che è un uomo libero e non deve avere paura di allontanarsi da me perché la vita è trovare un posto nel mondo che ci faccia sentire a casa , che ci riporti a quando il grembo di nostra Madre ci nutriva e proteggeva . Bambino mio mai nato , abbi compassione di me , dammi la forza di credere che sono nata per uno scopo . Aiutami a trovarlo . Pensavo fossi tu , ma mi sbagliavo .
Sono ultima di tre figlie e quando sono nata era pieno inverno.
Mamma aveva bevuto l'olio di ricino la sera prima, per accelerare la mia nascita, ero già in ritardo di un paio di giorni e mentre beveva coraggiosamente quel liquido terribile alla radio trasmettevano Canzonissima . Sarà per quello forse , io ho sempre amato la musica al punto che a volte dopo essere partita in macchina ed aver acceso la radio mi ritrovo a canticchiare altre canzoni e pur sentendo la melodia che esce dalle casse mi dico pure " adesso accendo la radio " .
Zia Aria (é stata la prima a prendermi fra le sue braccia ed ha sempre rivendicato il primato davanti le sue sorelle ) ha chiamato mio padre e gli ha detto "É un'altra bambina " . Ecco , pover uomo nemmeno ora era riuscito a mettere al mondo un maschio e fu con sconforto che mio padre dal telefono a gettoni dell'ospedale chiamò mio nonno Giulio , deputato in quei giorni a fare il babysitter delle mie sorelle , e gli dette la conferma ai suoi timori : nessun erede per tramandare cognome , tradizioni , lavoro e fatiche della terra .
Non ci sarebbe stata un altra occasione, mio padre aveva già quarantasei anni e mia madre doveva compierne quarantadue. Ero fortunatamente l 'ultimo errore . |