A volte è difficile rimanere
concentrati
Capitolo 1
Cercando di studiare Storia della Magia
20 aprile , ore 18, biblioteca
Dunque…vediamo…La terza rivolta
dei giganti ebbe inizio il 7 dicembre 1803 sotto il comando di Gorog il
Sevaggio…O forse era Grog il Bruto…non ricordo…
Oggi proprio non riesco a
concentrarmi. Come sempre il merito è di quell’idiota di Ronald Bilius Weasley!
Se domani prendo meno di Eccezionale in Storia della Magia
lo uccido.
Ah, eccolo che arriva il
bell’imbusto! Col suo comodo…Prima vengono gli allenamenti di Quiddich
ovviamente!
Ha anche il coraggio di salutarmi
quel disgraziato… Come vorrei cancellargli quel sorriso sornione dalla faccia!
Fortuna che il tavolo al quale sono seduta è già pieno di studenti…non mi va
proprio di parlagli dopo essere stata trattata a quel
modo…
Si può essere così imbecilli e
irresponsabili da non capire che, arrivati al settimo anno, lo studio dovrebbe
avere la priorità su cose futili come gli scacchi magici e lo sport?
Sembra trarre un particolare piacere
nel fare sempre l’opposto di quello che gli consiglio!
Che bisogno c’era di suggerire a
Harry di fare degli allenamenti supplementari prima della partita coi Serpeverde? E poi ha anche il
coraggio di chiedere il mio aiuto…
…Chiedere…Magari lo chiedesse! Sembra sempre che tutto gli sia
dovuto… Quel cafone lo pretende il mio aiuto. Proprio come questo pomeriggio…
« Io vado agli allenamenti! Tanto se quando torno mi dai una mano la finisco in un attimo la ricerca per Piton!» aveva esordito
con quella faccia da schiaffi che si ritrova quando io gli avevo fatto notare
che, forse, stava sottraendo troppo tempo allo studio.
« Come no Ronald! Io sono qui per aiutarti in qualsiasi momento tu voglia» avevo ribattuto in tono fintamente gentile.
« Perfetto! Io sarò di ritorno per le 18…»
« TU devi essere completamente
rincretinito!» mi ero trovata a urlare prima
che potesse terminare la frase « Se esci da quella porta per andare ad
allenarti, per quanto mi riguarda, puoi anche cavartela da solo!»
« Bene! Dal momento che non ti importa nulla
delle mie esigenze credo che, dopo tutto, farò a meno del tuo aiuto!».
…A quanto sembra ha deciso di tener fede alle sue parole, perché dopo il breve cenno di
saluto che mi ha rivolto appena entrato è andato dritto a sedersi a uno degli
altri tavoli e adesso sta sfogliando freneticamente il libro di pozioni in
cerca della soluzione al quesito posto da Piton. È un vero peccato che la
risposta non sia su quel volume…
Ha ancora i
capelli leggermente umidi…deve essersi appena fatto la doccia.
Merlino, ha
un odore così buono il sapone che usa! Quasi quasi un po’mi
dispiace che non si sia seduto qui vicino…
Hermione ma cosa cavolo vai farneticando?! Tu sei felice che lui non sia seduto
accanto a te! Sei arrabbiatissima con lui. È un individuo privo di serietà.
Si, ma profuma come potrebbe profumare il paradiso! E il broncio che mette
quando è concentrato è così…Forse dovrei dirgli che la risposta non è in
quel libro… potrei dargli solo questo piccolo suggerimento e poi lasciare che continui
da solo…
No! Ferma dove sei! Un po’ di
fatica in più è ciò che merita per non averti dato retta; se avesse seguito i
tuoi saggi e disinteressati consigli avreste fatto i
compiti insieme e adesso sarebbe ad allenarsi tranquillo.
Saggi e disinteressati consigli
un corno! La verità è che speravo di rimanere sola con lui, finire i compiti in
fretta e aspettare che, in assenza di scomodi testimoni, si decidesse
a saltarmi addosso! E invece lui, come al solito, ha
preferito quel dannatissimo Quiddich dei miei stivali!
Perché diamine un tipo simile,
con una sensibilità meno sviluppata di quella di Grop, deve piacermi così tanto? E perchè io invece devo
piacergli così poco?
Perché
l’unico modo che ho per suscitare in lui una qualche reazione è fingere da tre
anni di intrattenere una non ben definita relazione con Viktor Krum?
Relazione assolutamente
inesistente dal momento che “ Il Troll dislessico
monosopracciglio” (come Ron lo ha affettuosamente soprannominato) , in realtà,
non essendo affatto stupido, ha compreso perfettamente che io non ho mai
provato alcun interesse per lui e che invece preferisco struggermi in silenzio
per “quel buffo tipo rosso”. Così, deposte le armi, si è deciso trovarsi una
ragazza con un nome più semplice del mio .
Adesso, infatti, Viktor scrive
solo per parlarmi della sua attuale fidanzata Sara e per sapere se “il povero
stolto rosso” (l’eloquio del mio amico bulgaro è molto più fluente adesso) si è
finalmente accorto della mia esistenza.
Il problema è che, anche se lui se
ne accorgesse in questo preciso istante, poi dovrebbe
riuscire metabolizzare che, in fondo, sono una ragazza e che quindi non sarebbe
poi così strano e contro natura se lui ci provasse con me; ma queste,
sfortunatamente, sono tutte operazioni mentali troppo complesse per un cervello
capace di elaborare solo concetti elementari come CIBO, SONNO e QUIDDICH.
Probabilmente farei meglio a
trovarmi qualcuno più sveglio, magari un Corvonero. Sarebbe senz’altro la
scelta più sensata…in fondo in questi anni di ragazzi disposti a uscire con me, sfidando le occhiatacce dei miei migliori
amici, ce ne sono stati…
E io li
ho educatamente respinti tutti perché l’unico che veramente vorrei è quel
troglodita ritardato che ancora si ostina a cercare nel libro sbagliato!
La cosa veramente seccante è che,
mentre prima riuscivo a dissimulare egregiamente la mia delusione per il suo
scarso interesse nei miei confronti, da un po’ di tempo a questa parte la cosa
si sta facendo progressivamente più difficile.
Penso che le cose mi siano definitivamente
sfuggite di mano in occasione del maledetto Ballo del Ceppo…Anche se l’anno
precedente, quando mi aveva allontanata per via di una
stupida scopa e di un topo infingardo, avevo avuto modo di accorgermi di quanto
quel cretino contasse per me e di come la sua assenza potesse fare male…Poi
avevamo fatto pace, lo avevo abbracciato, sentendomi nuovamente amata e
protetta, e le incertezze erano svanite di colpo. Si- mi ero detta- Ron ti vuole ancora
bene, di te gli importa veramente- e per quasi un anno avevo cullato
l’illusione che questo potesse bastarmi per essere felice.
Un infausto giorno, però, erano
state pronunciate le fatidiche parole…
« Hermione, tu sei una ragazza!»
In quel preciso momento avevo
capito…e la sconcertante rivelazione mi aveva colpito con l’intensità e la
ferocia di un Havada Kedavra ben piazzato: l’affetto di Ron non era ciò che
volevo. Io volevo che lui mi volesse quel bene che i ragazzi vogliono alle
ragazze in quelle sciocche commedie romantiche babbane, adatte a fanciulle prive di intelletto come Lavanda e Calì, e non
quel bene fraterno e tragicamente asessuato che un amico vuole alla ragazza che
gli fa copiare i compiti. Questa improvvisa consapevolezza aveva spalancato le
porte del mio inferno personale, perché era piuttosto chiaro che l’affetto di
Ron nei miei confronti corrispondeva più alla seconda tipologia che alla prima.
Ron non sarà mai capace di dire cose
come «Quanto sei carina Hermione!», «Che occhi
meravigliosi hai!» o roba simile. In compenso, ogni
volta che gli presto degli appunti, trova sempre nuovi modi per esprimere la
sua profonda ammirazione per la mia elegante, ordinata e assolutamente
comprensibile calligrafia.
Per un breve periodo mi sono
anche illusa che lui potesse veramente provare qualcosa
di serio per me…Insomma i primi tempi quando saltava fuori il nome di Viktor
lui si irrigidiva e cominciava a dire parole prive di senso e, talvolta, anche
un tantino irriguardose (non era certo bello farmi notare che, probabilmente,
io ero solo un mezzo per scoprire i punti deboli di Harry), ma negli ultimi
tempi, nonostante io abbia casualmente dimenticato di menzionare il fidanzamento
del soggetto in questione con un’altra, la mia presunta relazione con il
cercatore bulgaro sembra aver smesso di infastidirlo più di tanto.
…Inutile dire
che questo nuovo atteggiamento evoluto e maturo non mi rende esattamente
raggiante di felicità!
All’amarezza per il mio amore non
corrisposto si aggiunge infatti anche il costante
terrore che qualcuno possa accorgersi dell’affetto che nutro per l’imbecille
fulvo e prendermi in giro, magari proprio in presenza del diretto e ignaro
interessato!
Evidentemente però devo aver
sottostimato le mie doti d’attrice perchè , fatta
eccezione per Ginny e Harry che, conoscendomi più che bene, non hanno dubbi riguardo ai miei sentimenti e all’identità
del soggetto cui sono rivolti, nessuno sembra aver notato nulla…O forse sono
tutti così delicati da non infierire!
Ovviamente, come sempre, ci sono
le dovute eccezioni.
Era naturale, in fondo, che le
mie compagne di stanza si accorgessero dei miei
turbamenti ed essendo le ragazze più pettegole e impiccione dell’intero
universo, era anche piuttosto naturale che non si facessero gli affari propri.
Per mia fortuna Calì e Lavanda sono sempre state incredibilmente ottuse.
Sembrano tuttora assolutamente convinte
che la mia depressione derivi dal fatto che, essendo da sempre innamorata di
Harry ( «Cosa assolutamente comprensibile Hermione! Harry
è proprio bello e poi è un eroe!» ha pigolato un
giorno Lavanda con espressione estatica, subito sostenuta da Calì), sono ancora
distrutta perché lui, ignorandomi, ha rivolto le sue attenzioni prima su Cho
“lacrima facile” Chang e poi su Ginny che, a loro dire, non ha mostrato alcuno scrupolo nel
“ fregarmi il ragazzo”!
In realtà io sono stata e sono ancora
al settimo cielo per quei due. Certo non posso negare di provare una punta di fastidio quando si sbaciucchiano in mia presenza e , in un
certo qual modo, è vero che sono gelosa…ma di quello che hanno, della loro
intimità, del coraggio che dimostrano nel manifestare pubblicamente i loro sentimenti…non
certo di Harry!
È vero che Harry è bello, non
posso negarlo, e nessuno oserebbe mai discutere il suo eroismo ( insomma, se
non ci fosse stato lui Voldemort sarebbe ancora vivo ), ma
io per Harry non ho mai provato nulla che non fosse amicizia. Un’amicizia
fortissima ma, in fin dei conti, non dissimile da quella che mi lega alla
stessa Ginny.
Con Ron invece è tutta un’altra
storia…
Molte delle ragazze di Hogwarts
mi farebbero ricoverare al San Mungo nel letto di fianco a quello di Hallock se
mi sentissero affermare una cosa del genere, eppure io sono sinceramente
convinta che il “mio” Ron sia mille volte più attraente
di Harry!
Insomma, la bellezza di Harry in
fondo è piuttosto convenzionale: bruno, occhi verdi…il mondo è pieno di ragazzi
così… Ok, forse proprio così no…
Ron invece è unico, così… colorato. Ho
sempre pensato che il suo aspetto sia uno specchio
perfetto del mondo fantastico e variopinto che ha dentro. Ron è un casino…ma è la persona più pura e meravigliosa che potrebbe
mai capitarti di incontrare…Sempre che non decida di mettersi a fare il
cretino!
Lui è limpido e onesto come
traspare dai suoi incredibili occhi, così intensamente blu che sembrano guardarti
dentro e parlare intimamente al tuo cuore.
Lui è timido e insicuro, puoi
capirlo dal modo delizioso in cui la sua carnagione e le sue orecchie si imporporano quando, come in questo momento, è agitato per
qualcosa.
Lui è passionale, impulsivo e il
colore dei suoi capelli ti suggerisce quanto il suo carattere sia infiammabile e, come nei segnali di pericolo babbani, ti
avverte di fare attenzione e di tenerti a distanza di sicurezza perché, se
vuole, sa essere pericoloso.
Lui è buono, aperto e generoso
come il suo sorriso che rende meno cupe le mie giornate…
…Ah, il sorriso di Ron… è la cosa
che più amo di lui…
Dopo il mio precedente sproloquio
si potrebbe pensare che io difetti un tantino in materia di obbiettività
quando parlo del mio Weasley preferito, ma vi assicuro che non è così. I miei
genitori, entrambi dentisti, da quando lo hanno conosciuto non fanno che
ripetermi che Ronald possiede i denti più belli che abbiano mai visto… …Va
bene, forse me lo hanno detto una sola volta! Rimane comunque
il fatto che il loro sia senza ombra di dubbio un parere oggettivo e
professionale. E poi, come se non bastassero i denti,
ha anche quelle meravigliose labbra carnose…devono essere così morbide…Perché
diavolo non può alzarsi in questo preciso momento e darmi un bacio mozzafiato
davanti a tutti?
Mi accontenterei che si servisse
di me per fare pratica…accidenti se certe cose non le fai
con la tua migliore amica con chi altro puoi farle?!
…Insomma Hermione! Non puoi
davvero volere una cosa simile! Pensa al tuo povero ego…
Al diavolo l’orgoglio! Se lui me
lo chiedesse io non farei certo obbiezioni…
…In effetti, in passato, ho anche
provato a lanciargli dei messaggi in tal senso…
A seguito della confessione di
Harry circa il suo bacio con Cho ho passato un’intera
giornata a rammentargli continuamente la cosa.
So perfettamente quanto Ron sia geloso del fatto che spesso Harry riesca a fare le cose
meglio o comunque prima di lui! Sono quindi perfettamente consapevole di essere
stata terribilmente meschina a far leva proprio su questa sua debolezza…Ma la
mia unica speranza era quella di suscitare la sua
curiosità nei confronti dell’esperienza appena vissuta dal nostro comune amico,
confidando che lui si decidesse a tentarla con me…
Evidentemente Ron doveva aver
pensato che il gioco non valesse la candela!
…Mio Dio! Non credevo che mi
sarei mai ridotta così per un ragazzo! Sarà almeno mezz’ora che penso a queste
frivolezze tralasciando i miei compiti. Sto diventando un’oca come Lavanda e
Calì. Finirò zitella e ignorante! Domani prenderò T in Storia
della Magia e Ron non mi cercherà più neanche per copiare i compiti…
…Per favore! Almeno girati e
guardami! Vieni a chiedermi aiuto per Pozioni, tanto in quel libro non troverai
nulla e lo so che non hai la più pallida idea di dove altro andare a cercare!
Adesso conto fino a tre . Al tre ti giri, mi sorridi e vieni a sederti vicino a
me!
…Uno…
…Due…
…Tre…
Basta adesso Hermione! Piantala di fare la stupida. Non si è girato, quindi incolla
i tuoi occhi al libro e ricomincia a studiare.
…Si, è meglio… Dove ero rimasta?…Ecco, le rivolte dei giganti…Grog il Bruto…
«Hermione!»
Terry Steeval, settimo anno , Corvonero. Perché cavolo mi si
sarà piazzato davanti l’idiota? Così non riesco più a vedere Ron! E se lui si girasse proprio in questo momento?
«Si Terry, posso esserti d’aiuto?» in realtà
più che aiutarlo vorrei che se ne andasse al diavolo liberandomi la visuale, ma
sono un Caposcuola e devo essere cortese con chi ha bisogno di qualcosa.
«Dovrei chiederti una cortesia…» dice con un certo imbarazzo.
«Dimmi pure, ti ascolto»
…Sembra proprio che oggi non
finirò i compiti di Storia della Magia…
Continua…