Mattheus Hansele lo stregone

di lady lina 77
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Ci sono, da secoli e secoli, delle meravigliose ed imponenti montagne che dominano l'orizzonte per moltissima strada. Sono alte, maestose e talmente belle da lasciare senza fiato chiunque si fermi ad osservarle. Gli inverni, sopra queste montagne, sono cruenti e feroci ed esse sono ricoperte per lunghi mesi da una spessa coltre di neve, mentre in estate la natura esplode in tutto il suo splendore. Boschi di conifere svettano per chilometri e chilometri, fiumi zampillanti bagnano la terra e la rendono rigogliosa, e sterminati campi di fiori dai più variegati colori tingono i prati. E le vette, con le loro rocce nude e i loro ghiacciai perenni, dominano e osservano dall'alto tutto quel che succede, senza che nulla sfugga al loro occhio vigile.

Gli abitanti di queste montagne, così belle e così selvagge, vivono da sempre in piccoli villaggi di baite di legno e stalle, in completa armonia con la natura rigogliosa che li circonda.

Dolomiti, questo il nome con cui sono conosciute, le cui vette e valli sono diventati, nei secoli, luoghi mitici e magici.

Dolomiti... Sinonimo di pura bellezza... Non esistono al mondo montagne altrettanto belle, maestose e che lasciano senza fiato chi le osserva.

Il loro nome è intriso di magia, leggende, personaggi unici e esseri fatati, come raccontano le mille storie che si narrano su di esse.

E sulle Dolomiti, un essere magico, ci ha vissuto davvero. E da quattrocento anni ci guarda mentre percorriamo i sentieri fra i prati, mentre scaliamo le vette delle montagne, mentre gustiamo un delizioso strudel di mele a una fiera di paese. Lui è lì, da sempre. E col suo sguardo furbo e da malandrino, ci segue, a volte ride di noi, a volte ci tira degli scherzi e a volte ci aiuta a non perdere la strada di casa.

Il suo vero nome, Mattheus Hansele, lo conoscevano in pochi, perché per tutti lui era solo e soltanto Pfeifer Huisele, lo stregone, e gli piaceva essere chiamato così, tanto che a volte persino lui finiva per dimenticare il suo vero nome; era vanitoso, dal pessimo carattere e temuto da tutti. Di lui dicevano che conoscesse pratiche magiche proibite e che avesse per amici il diavolo ed i demoni, spettri e fantasmi, elfi e fate del bosco, e che i suoi aiutanti fossero troll, folletti e gnomi; Si narra anche che fosse in grado di capire il linguaggio degli animali, con cui riusciva a chiacchierare come se fossero persone.

Era nato a Ratschings, nella Val Ridanna, ma era a Pennes, piccolo villaggio a nord di Bozen, nella Val Sarentino, che si era trasferito raggiunta la maggiore età. Nessuno sapeva nulla del suo passato né dove avesse appreso le arti magiche e nessuno osava avvicinarsi troppo a lui, se non per estrema necessità.

Era sempre solo e spesso spariva per giorni, se non per settimane, fra le montagne. Dove andasse, cosa facesse, con chi si accompagnasse era un mistero, tutti sapevano solo che al ritorno portava con se delle ceste piene di una miracolosa e magica acqua che gli serviva, si raccontava, per compiere i suoi incantesimi. E che vendeva, su richiesta, a caro prezzo agli abitanti di Pennes che ne necessitavano per curarsi dai piccoli malanni che li affliggevano. L'acqua di Mattheus infatti curava influenze, raffreddori, mal di gola, dolori reumatici e persino la gotta.

Nessuno amava parlare con Mattheus ma tutti erano ben disposti a dargli qualche moneta in cambio di un'ampollina contenente la famosa e magica acqua che vendeva. Era davvero una medicina infallibile quell'acqua, e tutti tornavano a stare meglio dopo averla bevuta.

Non sapevano da dove provenisse, da dove la prendesse e nessuno si era mai azzardato a seguire di nascosto Mattheus per scoprirlo, nel timore della sua ira nel caso li avesse scoperti. Lo stregone era temuto e tutti si tenevano distanti da lui quando non avevano bisogno del suo aiuto.

A causa del suo pessimo carattere e delle dicerie che giravano sul suo conto era malsopportato a Pennes, ma la sua presenza era tollerata perché indispensabile al benessere del piccolo paese. Tutti prendevano qualcosa da Mattheus e lui, dietro pagamento, dava loro quel che chiedevano. Moneta dopo moneta, in tutta la valle si raccontava che fosse diventato molto molto ricco...





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