Per le ore successive il mio corpo era totalmente sotto il controllo di Amy. Non aveva fatto altro che strappare peli dalle mie sopracciglia e mettermi in faccia trucchi che neanche sapevo nominare. Per i capelli decise di non fare niente, me li stirai come era mio solito. Il tocco finale fu un paio di tacchi neri che avevo messo solo una volta in tutta la mia vita ad una festa della scuola
Io: non mi sento io con questa roba addosso...
Amy: fidati di me, sei bellissima - mi misi allo specchio a guardarmi. In realtà dovevo ammettere che stavo bene, ma mi sentivo anche molto a disagio, decisi di non protestare più di tanto.
Amy: dai andiamo a vedere che ne pensano i ragazzi
Io: NO! -mi prese per il braccio e mi portò in salotto, non riuscì a ribellarmi più di tanto su quei tacchi
Amy: oggi vi presento una ragazza - mi lasciò la mano e io rimasi in piedi come una stupida davanti ai ragazzi
Harry: wow Jess, sei irriconoscibile
Io: ah ma faccio così schifo di solito
Harry: ma no volevo solo dire che...ah lascia stare
Liam: ma quel vestito non è troppo corto?
Louis: avanti lasciala stare, farà conquiste stasera - io mi sentì un po in imbarazzo, guardai Niall, mi aspettavo che dicesse qualcosa da un momento all'altro, ma niente. Considerando che l'ultima volta che era stato carino con me io era andata via senza dirgli niente pensai che fosse normale
Dopo accompagnai Amy alla porta visto che doveva andare a casa a cambiarsi, dopodichè andai in cucina per sistemare le cose da mangiare. Ad un certo punto sentì qualcuno bussare, mi voltai ed era Niall
Niall: posso? - feci si con la testa, lui entrò e si mise a guardare quello che stavo facendo
Niall: posso dirti che stai molto bene vestita così o scapperai senza dirmi niente? - mi aveva dato un po fastidio quella frase, forse perchè mi ricordava semplicemente che mi ero comportata da stupida.
Io: mi dispiace - dovevo cercare di rimediare ma non mi venivano molte cose in mente. Non potevo mica dirgli ''scusa è che quando sei carino con me ho paura di innamorarmi''
Niall: non importa...ti serve una mano? - risi perchè trovavo la situazione assurda. Eccolo che ancora una volta cercava di aiutarmi
Io: si in effetti ci sarebbe una cosa da fare. Siediti sul divano e rilassati
Niall: dai ma voglio darti una mano
Io: non c'è bisogno stai tranquillo, sei nostro ospite, se mi aiuti mi farai sentire in colpa
Niall: beh ma io mi sentirei in colpa se non ti aiutassi, e visto che sono l'ospite devi fare in modo che io sia sempre di buon umore no? - lo guardai con una faccia seria per qualche secondo, poi non potei nascondere un sorriso
Io: mi hai fregata - gli diedi qualche ciotola per versare le patatine e lui lo fece tutto contento
Niall: hai idea di come sia la gente che verrà a questa festa?
Io: a dire il vero sono un pò preoccupata visto che Liam ha deciso di tirare fuori il suo spirito ribelle
Niall: di solito no lo è?
Io: assolutamente no, siamo proprio gli opposti
Niall: quindi la ribelle sei tu? - disse puntandomi il dito contro. Lo teneva puntato davanti alla mia faccia così io lo spostai con la mia mano
Io: no io sono una bravissima ragazza - risposi alzando gli occhi al cielo
Niall: eppure secondo me nascondi qualcosa - in quel momento guardai in basso e notai che avevo ancora la sua mano nella mia. La lascia imbarazzata e continuai a fare quello che stai facendo
Io: non credo che siano affari tuoi - in quel momento fece la stessa faccia che aveva fatto quando ero scappata in piscina, come rassegnata. Non sapevo cosa fare, fortunatamente Dio mi voleva bene e mandò un angelo a chiamarmi
Liam: Jess puoi venire un attimo? - colsi al volo l'occasione e corsi da Liam lasciando Niall da solo. Seguì la sua voce e lo trovai in camera sua. Quando entrai lo vidi di fronte allo specchio che si guardava e riguardava
Io: cosa stai facendo?
Liam: sto cercando di essere fico ma non me la cavo molto - era davvero ridicolo, anzi adorabile, a Liam potevo attribuire solo quell'aggettivo
Io: prima di tutto e usi la parola ''fico'' sembrerai solo patetico. Lascia che faccia qualche modifica - come prima cosa gli spettinai un po i capelli che lui aveva accuratamente sistemato all'indietro, inizialmente protestò poi vide il risultato e ne rimase soddisfatto. Gli feci cambiare la camicia bianca con una a quadri rossa
Liam: ma così è come mi vestirei in un giorno qualunque
Io: se ti sistemi come se dovessi andare ad un matrimonio ti prenderanno per uno sfigato, devi atteggiarti come se non te ne freghi niente
Liam: e allora perchè le ragazze si vestono bene?
Io: hey non le faccio io le regole - si guardò ancora una volta allo specchio
Liam: va bene mi fiderò di te. - fui contenta nel sentire quelle parole. Era bello quando aveva bisogno di me e io riuscivo ad aiutarlo. Lui era un tipo che si preoccupava molto di piacere alle persone perchè da piccolo veniva sempre messo in disparte, ma fortunatamente era riuscito a trovare degli amici a cui piaceva così com'era e che gli avevano dato sicurezza. Quando ci pensavo non potevo fare a meno di chiedermi quando sarei riuscita a trovare anche io quella cosa che mi avrebbe dato sicurezza.
Era ormai passata un'ora e la gente stava cominciando ad arrivare, con un previsto ritardo. Io speravo che Amy sarebbe stata accanto a me per tutto il tempo, avevo sempre bisogno di qualcuno che non ballasse con me, ma era impegnata...con Lou. Ero abbastanza combattuta perchè ero felice per lei ma allo stesso tempo avevo bisogno che fosse con me. Avevamo fatto spazio in salotto ed era diventata una pista da ballo. Il divano era già occupato da coppiette che pomiciavano, in cucina avevo visto un ragazzo steso per terra con un bicchiere vuoto in mano. Volevo parlare con qualcuno che conoscessi così andai a cercare i ragazzi. Erano in cucina che bevevano qualcosa, ridevano molto e con loro c'era anche Niall...
Zayn: hey Jess! Ma allora ci sei - disse ridendo
Io: beh direi...
Harry: mhh non mi sembra che tu ti stia divertendo, so io cosa fare. - prese un bicchiere e ci versò dentro del Jack Daniels , poi me lo porse con un sorriso stampato in faccia
Io: meno male che esisti tu - presi il bicchiere e lo bevvì in una volta sola. Quando finì i ragazzi cominciarono ad esultare, tutti tranne Niall, non capivo se fosse più sorpreso o sconvolto. In effetti ero capace di mandare giù di tutto, diciamo che negli anni avevo fatto molte cose stupide che mi avevano portata a quel punto, ma non ne andavo per niente fiera. Decisi in fatti che quella sarebbe stata l'unica cosa che avrei bevuto.
Zayn: che ne dite se andiamo a ballare?Ho già puntato qualcosa - parlava di ragazze ovviamente. Appoggiarono tutti la loro idea e si diressero verso il salotto. Io mi sedetti alla sedia e mi rassegnai al fatto che avrei passato la festa da sola, o almeno credevo. Il mio cavaliere era pronto per salvarmi...Niall vide che ero rimasta li e tornò indietro. Ancora non mi era passato l'imbarazzo per la storia della mano
Niall: tu non vieni?
Io: no...io non ballo
Niall: ah, e cosa farai per tutto il tempo? - io feci spallucce e sforzai un mezzo sorriso, non volevo far vedere che mi annoiavo
Niall: beh non credo sia saggio lasciarti sola con tutti questi alcolici, per quello che ho visto li finiresti in un sorso, ma come fai?
Io: abbiamo tutti dei talenti nascosti
Niall: devi aver bevuto molto per essere arrivata a questo punto - io non volevo rispondergli. Il problema è che dietro questa cosa c'era una storia che preferivo non ricordare, era qualcosa che sapeva solo Amy e non avevo intenzione di raccontare a nessun'altro. Decisi di cambiare semplicemente discorso
Io: e tu non vuoi andare a ballare?
Niall: scusa ma vederti qui da sola disturba il mio stato d'animo - almeno mi aveva fatta ridere
Io: ok ti darò l'onore di farmi compagnia
Niall: tanto arriverà il momento in cui per qualche misterioso motivo dovrai andartene via - questa volta non parlò con un tono molto scherzoso. Per un momento mi sentì in colpa, ma io sapevo di avere le mie ragioni
Io: la verità è che sono un agente segreto e quando il dovere mi chiama devo scappare - decisi di puntarla sul ridere, lo scherzo era l'unico modo con cui riuscivo a essere amichevole con qualcuno. Fui contenta di vedere che era un tipo che stava allo scherzo. Rimanemmo a parlare per un po di tempo, penso che avessimo stabilito un recordo, era la conversazione più lunga che eravamo riusciti ad avere. Non so dire bene quale fosse il tema, parlavamo un po di tutto, le prime cose che ci venivano in mente. Era bello...dovevo ammetterlo, riuscivo a sentirmi a sentirmi a mio agio, alla fine potevo stare tranquilla, se era riuscito a diventare amico dei ragazzi doveva per forza essere una persona simpatica. L'unico problema è che stava cominciando a fare colpo su di me involontariamente. Lo fissavo mentre parlava, guardavo il modo in cui agitava le mani, il modo in cui il suo volto si illuminava quando parlava di qualcosa che lo appassionava, o come si imbronciava quando nominava qualcosa che odiava. Guardavo il suo sorriso, era davvero bello, per non parlare poi dei suoi occhi, spesso mi perdevo a fissarli e dovevo chiedergli di ripetere l'ultima frase che avevo detto. Avevamo anche scoperto di avere alcune cose in comune, come i gusti musicali o il modo di pensarla su determinate cose. Insomma cominciai a pensare che quella nostra chiacchierata sarebbe stata distruttiva per me. Continuava a dimostrare di essere un ragazzo perfetto, e io ero in grado di innamorarmi di un sasso, figuriamoci cosa sarebbe successo con lui. Ad un certo punto ci fu un attimo di silenzio
Niall: Jess, ti prego di concedermi di dirti una cosa
Io: ehm, va bene dimmi
Niall: trovo che tu stasera sia...bellissima - ecco, nonostante fossi riuscita a parlarci per un bel po di tempo non ero ancora in grado di gestire la situazione quando era carino con me. Non avevo idea di cosa rispondergli, ad un certo punto mi partì anche una risata nervosa. Mi stava fissando come se stesse aspettando che io dicessi qualcosa.
Io: perchè me l'hai detto?
Niall: non lo so, lo pensavo e te l'ho voluto dire
Io: beh io penso un sacco di cose ma non le dico tutte
Niall: senti pensavo che potesse farti piacere saperlo
Io: hai pensato male - ecco qua, come in due semplici mosse ero riuscita a rovinare tutto quanto
Niall: sai cosa sto pensando adesso? - cominciò ad avere un tono abbastanza irritato
Niall: sto pensando che è da quando ho messo piede in questa casa che tu mi hai colpito, inizialmente pensavo che tu fossi semplicemente una bella ragazza, poi ho scoperto che eri anche molto interessante. E ho provato a parlarti, a cercare di conoscerti, sono stato gentile con te e ogni volta questo è quello che succede. Comincio a credere di starti un minimo simpatico e poi mi butti giù con una frase. Forse dovrei semplicemente lasciarti in pace, hai ragione. - si alzò dalla sedia e andò in salotto. Io rimasi seduta lì, non capivo neanche se provavo rabbia o dispiacere. Ero arrabbiata perchè pensavo che la sua reazione fosse esagerata, era stato così schietto. Allo stesso tempo però mi resi conto del fatto che stavo facendo a lui quello che non volevo fosse fatto a me, ovvero essere presa in giro. Non era vero che non mi facevano piacere i suoi complimenti o il modo in cui voleva aiutarmi, non era vero niente, io avevo solo paura...
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