Purple Rain

di Aron_oele
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Ozioso, piovoso, uggioso.

Se avesse dovuto definire quel pomeriggio, Akane avrebbe scelto di attaccare il suffisso “-oso” ad ogni aggettivo che le venisse in mente.

Se ne stava pigramente appoggiata su una pila di cuscini, indossava un morbido maglione bianco e guardava la pioggia attraverso la finestra. All'anulare sinistro una piccola fede dorata e la mano destra delicatamente poggiata sul pancione.

<< Uff... >> sospirava al vento.

Era stanca di aspettare, le giornate passavano tutte uguali e lei non vedeva l'ora di tenere fra le braccia la sua bambina. Avrebbe sicuramente avuto i capelli neri, come i suoi e quelli di Ranma; chissà invece se avrebbe ereditato gli occhi del padre. Sarebbe stata una fortunata evenienza, per lei senza dubbio, e per qualche ignoto sedicenne del futuro che sarebbe caduto nella trappola di quel blu cobalto, proprio come era successo ad Akane qualche anno prima.

L'avrebbe voluta con il suo naso, più adatto ad una femminuccia, ma con i denti di Ranma, così dritti e bianchi da fare invidia alla luna. La loro bambina sarebbe stata certamente forte e coraggiosa, testarda e indomabile. Sperava ardentemente che avesse preso il talento nelle arti marziali dal padre, non lo avrebbe mai ammesso, ma era nettamente superiore a lei, e anche quello culinario in cui, senza bisogno di doversi sforzare ad ammetterlo, era evidente chi fosse il migliore della coppia.

Sarebbe stata alta e atletica, indubbiamente bellissima, appassionata, sognatrice, simpatica, generosa.

Akane fantasticava sulla sua bambina, accarezzandosi distrattamente il pancione, quando una mano calda e confortante si poggiò sulla sua. Ranma le si era sdraiato di fianco, occludendole la vista della pioggia, e la fissava con gli occhi accesi da una strana emozione.

<< Vuoi dirmi qualcosa, baka? >>

<< Akane... >> iniziò il ragazzo.

<< Sì? >>

<< Io vorrei sapere... sì, insomma... manca poco al parto e... >>

<< Ranma, cosa stai cercando di dirmi? >> chiese la ragazza  sovrastando, con la voce, lo scrosciare dell'acqua.

<< Akane hai... hai deciso il nome? >>

La ragazza arrossì all'improvviso, quasi senza ragione. Ricordava perfettamente il giorno in cui avevano scoperto che sarebbe stata una bambina, il Dottor Tofu glielo aveva comunicato con grande gioia. Ricordava che Ranma non era rimasto deluso, come lei si sarebbe aspettata, perché aveva imparato che anche le donne possono essere campioni di arti marziali, e poi “ce ne sarebbero stati molti altri” aveva detto il marito con nonchalance. Scosse il caschetto per scacciare l'ultima frase che ancora le fluttuava nelle orecchie e che ancora la faceva imbarazzare.

<< Avevamo deciso che saresti stata tu a scegliere... >> proseguì Ranma spezzando il filo dei pensieri di lei << manca poco e io sono molto curioso! Avanti, dimmelo! >>

Akane rise della tenera impazienza del ragazzo.

<< Ho pensato che potremmo chiamarla Baiora >>

<< Baiora? Ma che razza di nome è? >>

<< Sei sempre il solito baka, Ranma! >> si arrabbiò lei.

<< Akane, BAIORA! È un nome orribile!! Come ti è venuto in mente? >> gridò lui quasi alzandosi in piedi.

<< Stupido che non sei altro, cercavo un nome che indicasse che era nostra figlia, mia e tua. Ho pensato che sarebbe stato carino dare anche a lei il nome di un colore (*) e beh, Baiora mi sembrava proprio perfetto... >>

<< Continuo a non capire >> disse Ranma grattandosi la testa con l'indice della mano sinistra.

<< Sei proprio ottuso! Cosa vuol dire Baiora Ranma? >>

<< Viola >> rispose questo.

<< Ecco, viola. Ranma il viola è il colore che viene fuori se unisci il rosso e il blu. Capisci ora? >>

<< Ehm... in realtà no... >>

<< Ranma, tesoro >> Akane fece un respiro molto profondo << qual è il colore che ti fa pensare a me? >>

<< Il rosso sicuramente, è proprio il tuo colore! >>

<< Appunto. E il blu è il colore che io associo a te... blu come i tuoi occhi, la prima cosa di cui mi sono innamorata. Il Viola si forma dall'unione del rosso -me- con il blu -te-, proprio come Baiora si è formata dall'unione di... >> ma Ranma non la lasciò finire. Le chiuse le labbra con un dolce bacio commosso e, da allora, il viola divenne il suo colore preferito.


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(*) Il nome Akane vuol dire infatti "rosso scuro" in giapponese. Ps: io non lo parlo, il giapponese, quindi spero davvero che Baiora sia la corretta traduzione per Viola.

Sooooorpresa!!! Sono tornata! Cioè, non proprio tornata tornata, è una comparsa, ecco.

Beh, vorrei dedicare questa piccola shottina alla splendida Matrona e alla sua di Viola, cento volte più bella di quella di qualunque finzione.

Un bacione speciale alle mie Ladies, tornate a scrivere, le vostre storie mancano!

Non vi dico “a presto” ma lo spero.

Vostra, Aronoele (:





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