Il vento cambia

di G RAFFA uwetta
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Il vento cambia

Prudente ti infili tra la gente e quando ti senti al sicuro, ecco

il vento cambia e ti ritrovi ad annaspare, come

le pale di un mulino orfane del loro amato don Chisciotte.

Soffia forte, lui, e ti conduce dove vorresti essere ma

non andrai mai e piangi rabbia, perché

il sole che sguscia tra le foglie smosse

è uno schiaffo in pieno viso; è rude

crudele, un taglio netto tra la gola e il petto.

Gli occhi inchiodati all’orizzonte scrutano la macchia nera, che

sguazza nella tua anima,

riflettersi sulle nuvole, vorresti urlare ma è un peso

silenzioso che trasporti dentro.

Seduta, insieme a tutti gli altri, sulla panchina in bilico tra passato e presente

chiudi gli occhi, respiri forte e ( tu ) muori un po’ dentro.





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