A New Life. 「新生活」

di frqncwscq
(/viewuser.php?uid=1037109)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


InuYasha e Kagome lo sapevano.
Sapevano che, prima o poi, qualcosa sarebbe andato storto.
Sapevano che qualcuno si sarebbe insinuato nella loro vita.
Sapevano che niente sarebbe ritornato come prima.


Quel mattino, InuYasha si era svegliato molto presto, dopotutto, era un insegnate di storia, non poteva di certo far tardi il primo giorno di scuola.
Prima di lasciare la casa, si diresse verso il letto, dove dormiva la sua donna, e le lasciò un tenero bacio sulle labbra.
Svegliata dal gesto del marito, la ragazza (nonostante tutto aveva 21 anni) si diresse in cucina, preparando una tazza di caffè.
Kagome lavorava in un negozio di abbigliamento all'interno del Shibuya 109.
Però, quel giorno, la donna chiamò al negozio, avvisando che sarebbe restata a casa.
Il motivo?
In quei giorni non faceva altro che rigurgitare l'anima, per di più era anche pallida, molto pallida.
Era da una settimana che andava avanti così.
E l'unica domanda che le riaffiorava alla mente era: perché?
Cosa aveva fatto di male, per meritarsi tutto ciò?
Stava sorseggiando il suo caffè quando, improvvisamente, un altro urgente bisogno di andare in bagno.
Era il secondo quel giorno, il primo è stato alle tre del mattino e, per sua fortuna, InuYasha non si era accorto di nulla.
Prese il rotolone di carta igienica, ne staccò un pezzo e lo appoggiò sulla sua bocca, sporca di vomito.
– Perché... – sussurrò, alzando lo sguardo verso il soffitto della stanza.
 

 
– Sono tornato! – esclamò InuYasha, posando le chiavi della macchina sul tavolino all'entrata.
Entrò nella cucina, la tavola era già pronta per mangiare.
C'erano due piatti, le posate e una ciotola con dentro insalata di pomodori.
– Kagome – la chiamò, togliendosi la giacca e appoggiandola all'attacca panni.
– ... Kagome? – continuò, spostandosi in salotto.
– Kagome, sei in casa? –
Un forte rumore proveniente dal bagno lo fece trasalire.
Corse verso la stanza, aprendo la porta.
Era vicino al water, con i capelli legati, le lacrime le rigavano il viso.
– Kagome! – si avvicinò alla moglie, toccandole la schiena.
Quest'ultima si girò, sorridendogli.
– Sei... Tornato... – sussurrò, provando ad alzarsi.
InuYasha la bloccò, facendola rimanere a terra.
La abbracciò.
Kagome appoggiò la sua testa sulla spalla del ragazzo, avvolgendo le sue gracili braccia nel collo.
La camicia che aveva addosso InuYasha stava diventando bagnata.
In quella stanza si udivano solo singhiozzi, emanava un profumo a dir poco sgradevole, ma a chi dare corda?
– Kagome –
La ragazza alzò lo sguardo, incontrando quello del marito.
Le accarezzò la guancia, asciugando qualche lacrima.
– Da quant'è che va avanti così? –
Abbassò lo sguardo, guardando il pavimento.
– Una settimana, circa – rispose, rincontrando il suo sguardo.
La aiutò ad alzarsi, appoggiando un braccio lungo il suo collo.
Si diressero in camera da letto, adagiando la ragazza sul letto.
Lo sguardo del ragazzo andò sulla parete, dove c'era il calendario.
Inizio Periodo: 3 Settembre
Fine Periodo: 9 Settembre 

– Kagome, quand'è stata l'ultima volta che ti è venuto il ciclo? – chiese, continuando a guardare la parete.
– Penso i primi di agosto... – rispose, guardando il marito girato di spalle.
– E che giorno è oggi? –
– Otto, almeno credo... –
Si girò di scatto, guardandola.
Si avvicinò di più, prendendole le mani facendole incrociare alle sue.
– Non hai pensato di fare un test di gravidanza? –
 

Kagome era chiusa in bagno da almeno quindici minuti buoni, e InuYasha stava per perdere la pazienza.
– Hai fatto? – esclamò, appoggiandosi alla parete del corridoio.
La ragazza uscì, con il test di gravidanza in mano.
– Allora? – chiese, guardandola negli occhi.
Kagome lo guardò, per poi scorgere un sorriso a trentadue denti.
– Sono incinta! –
– C-cosa? –
InuYasha non ci vide più, prese in braccio la moglie, abbracciandola.
La baciò ovunque: sulle labbra, sulle guance, sulla fronte.
La adagiò per terra, abbassandosi all'altezza della pancia, dove lì riposava suo figlio.
Diede un bacio sopra la stoffa del vestitino, sorridendo.
– Diventerò papà... – sussurrò, appoggiando la testa sulla pancia della ragazza.
– Diventeremo genitori – disse Kagome, accarezzando i capelli bianchi del marito.
InuYasha si alzò, accarezzando la guancia della ragazza.
– Ti amo, ti amo, ti amo! – ripeté, abbracciandola.
– Anche io, InuYasha – rispose, ricambiando l'abbraccio.
– La prossima volta, controlla meglio il preservativo. –




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3701002