Ethan si sta
dirigendo a passo lento verso la panchina sotto la Quercia, quella del
suo parco preferito, quella dove aveva incontrato lei per la prima
volta in quel freddo pomeriggio di Dicembre. La ricorda seduta
lì, con in mano un NintendoDS rosa, mentre con il naso
immerso in una sciarpa rossa, dello stesso colore del suo maglione
preferito, quello che indossa anche adesso mentre si sta dirigendo
verso la loro panchina, tentava di superare un livello di
chissà quale videogioco. -posso?- le aveva chiesto con un
dolce sorriso. Lei aveva alzato la testa dal Nintendo, sorpresa, e
allora un suono proveniente dal gioco l'aveva avvisata che aveva perso.
Il broncio che aveva
messo su poi era davvero adorabile, ricorda sorridendo con
gli occhi lucidi. -mi dispiace è stata colpa mia- si era
scusato passandosi una mano tra i capelli tinti di bianco, con fare
imbarazzato. -nah fa niente, tanto avrei perso comunque- gli aveva
risposto sorridendogli gentile. Il sorriso più bello e
sincero che che avesse mai visto. -sono Melanie, piacere- aveva
aggiunto poi, porgendogli una mano dalla carnagione lattea. -Ethan.-
aveva risposto stringendo quella mano resa fredda dal gelo dell'inverno.
Era iniziato tutto da lì e ogni giorno che passava, i due,
incontrandosi sotto quell'albero maestoso, sedendosi su quella panchina
di legno, lui a leggere, lei a giocare ai videogiochi, arrivarono a
conoscere ogni cosa l'uno dell'altro fino ad innamorarsi perdutamente.
Lei era così dolce, così gentile, così
ingenua e delicata che sembrava solo un meraviglioso sogno dal punto di
vista dell'albino. Eppure era reale, tangibile e l'aveva scoperto
quando, a Dicembre dell'anno successivo, aveva fatto combaciare le
labbra con le sue in un lieve bacio a stampo. Lei subito dopo, con gli
occhi color nocciola lucidi per la felicità e i capelli
biondo platino coperti dal cappello marrone come il pesante cappotto,
lo aveva abbracciato di slancio e gli aveva mormorato -ti amo- con voce
emozionata.
Ricordando questo il respiro gli si mozza e una nuova ferita si apre
sul suo cuore.
Arriva in quel parco e si siede sulla panchina di legno vuota, sotto
quell'albero spoglio e senza vita.
Gli manca così tanto.
Delle lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi grigio tempesta e gli
solcano il viso facendogli ancora più male.
Lei, la sua dolce Melanie, non c'è più. Si mette
le mani tra i capelli, disperato, tirandoli con forza. Lei adorava
toccarglieli, diceva che erano così morbidi e sottili che
sembravano una nuvola. Adesso sono così ispidi che sembrano
spine.
Altre lacrime scendono dai suoi occhi, questa volta seguiti da
singhiozzi strozzati. Perché
è successo proprio a lei, a una persona così
dolce e buona? Si chiede questo, mentre sulla panchina
dove il loro amore era cominciato in quel freddo pomeriggio di
Dicembre, piange la fine della loro storia.
Angolo
Autrice
Ciao a tutti!
Se siete
arrivati fino a qui vuol dire che avete letto la mia oneshot e quindi
vi ringrazio molto.
Spero vi sia
piaciuta! ^.^
Se avete
trovato degli errori o qualcosa che non vi quadra nel testo oppure se
volete semplicemente
farmi sapere
il vostro parere, positivo o negativo che sia, sarò
veramente felice di ricevere una vostra recensione!
Questa
oneshot, inoltre, è già stata pubblicata nel mio
profilo Wattpad con il medesimo nome,
mi sembrava
giusto dirlo per evitare malintesi in caso qualcuno l'abbia
già letta lì.
Detto questo
mi dileguo,
a presto! ^.^
EngelDreamer
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