In coldness
Lasciami vagare, orizzonte tetro,
fino all'impallidire dell'Oriente
e quando il dí non morirà, a Ponente,
liberami da questa trappola di vetro!
Me ne andrò, come ninfa dei prati,
a posar le rugiade sul tuo capo addormentato:
saranno lacrime.
Perderò i singhiozzi nel vento
e i sospiri nelle brezze del mattino
Voglio giungere, in un'alba senza nome,
nella tua bella valle incantata.
Forse ancora vi cresce fresca l'erba
e la Memoria antica, mai obliata?
Qui, troverò la tua fredda pietra
insieme a un giorno e un nome tanto cari
che l'arsura del Tempo non ha scalfito
nè il fiume del Pianto hanno lavato
Anche io, voglio posar per sempre
sotto una fredda ossidana nera
e donarti, candido, un giglio delle nevi.
Lascia che l'erba ci copra
lascia correre la primavera....
***
Cari lettori e lettrici, sono di ritorno :)
Tante volte mi sono ripromessa una presenza più costante, poi ho continuato ad alternare, ma oggi è d'obbligo.
E vi lascio questa cosa.
È triste, ma non chiederò perdono. Piuttosto perdonatemi le molte virgolette che dovrete aggiungere alla parola "poesia", se la userete per descrivere questo.
Oggi volevo salutarvi di cuore perchè è già un anno che sono qui, su efp!
In un anno, ho letto molto, scritto un po', e incontrato tanta gente davvero bellissima. Forse conosco alcuni di voi solo per il profilo e per lo stile con cui scrivete, o per le recensioni che lasciate alla mia robetta da poco, ma posso dire di volervi bene.
Un grande, grandissimo _grazie_ a tutti gli scrittori che ci sono stati o che arriveranno, per tutti i momenti che mi avete regalato in un anno.
Continuate a scrivere, perché le parole sono un potere sulle emozioni di chi legge.
GRAZIE ❤❤ |