Le corolle di un fiore

di Daistiny
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Le corolle di un fiore.


Di ritorni a casa ormai ognuno sembrava sognare. Di trame sbiadite, intrighi di corte e di fiori appassiti... e possibili rientri a casa, Basch bramava.

Nessuno più lo attendeva e nessuno osava pronunciare il suo nome, chiamarlo a gran voce.
Erano passati gli anni e Basch non era il solo a sognare "casa". Ashe anche lei sognava e cercava casa, quella che per lei era casa: erano le braccia di suo padre, le labbra di Rasler, la mano di sua sorella e tutte quelle persone a lei più care.
Tutto era cenere, corpi freddi quasi marmorei adagiati in sarcofagi di pregiato marmo impreziosito da arabeschi, che si intrecciavano infinitamente tra loro.

Sognava casa anche Balthier e Fran, il rientro del figliol prodigo, lui, e la spensierata infanzia, lei.
Penelo e Vaan, ciò che sognavano erano i loro cari. 
Ad Ondine invece mancava qualcosa, che potesse definire lei, la sua storia, la sua identità e il suo posto nel mondo.
Avrebbe avuto tutta l'eternità per capire chi era ma i suoi amici no.
La vita umana era come un fiore, troppo breve.





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