Mamihlapinatapai - stolen moments

di _MihaelRegnard_
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Frank accarezzava pensieroso i capelli lunghi e neri di Gerard. I suoi occhi verdi, coperti dalle palpebre candide, sembravano muoversi appena. Il chitarrista avrebbe voluto sporgersi con delicatezza, scostando i ciuffi morbidi e corvini dalla fronte lattea del cantante, solo per sfiorare fugace le sue labbra con le proprie: sorrise. Chissà, forse se lo avesse fatto sul serio Gerard l'avrebbe sentito, magari nel sogno in cui era sprofondato tranquillo da quasi un'ora. Con una dolcezza che aveva della venerazione, Frank si abbassò sul viso inerme di Gerard: il bacio che gli diede sulla fronte fu poco più di uno sfiorarsi leggero, le sue labbra secche -erano sempre secche quando stava accanto a lui- come due ali di farfalla solleticarono quella pelle nivea con un contatto troppo breve per dissetarsi veramente. Aveva sete, Frank, sete di quell'anima meravigliosa che era il giovane disteso con la testa sulle sue gambe. Ancora un bacio, sul naso questa volta -quel bel nasino alla francese che spesso e volentieri Gerard strofinava infantile sul suo collo, il ricordo lo fece sorridere irrazionalmente- e sulle guance, piene, morbide come la più rara seta d'oriente. Frank sussultò appena quando Gerard si mosse sotto di lui, agganciando le sue labbra con le proprie. Sorrise ancora, nel bacio, sentendo il proprio cuore sciogliersi lentamente. "Non volevo svegliarti" sussurrò, socchiudendo gli occhi. Gerard sorrise, alzandosi fino a incontrare la spalla di Frank: vi si appoggiò ancora assonnato, strusciando piano il suo viso sulla sua maglia come un grosso gatto. Ogni piccolo bacio che gli lasciò sulla gola sapeva di "non importa".




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