Cap 1
Harry Potter e la Pietra Filosofale
“Che tipo strano, non trovi?”
Harry, disteso
sul proprio letto ormai da un’ora, con in mano la figurina che in
precedenza aveva ospitato l’immagine del professor Silente, si
voltò verso il ragazzo dai capelli rossi, conosciuto quel giorno
nel suo primo viaggio verso Hogwarts.
In quel momento,
non aveva particolarmente voglia di parlare. Non perché non
desiderasse stringere amicizia con Ron. Aveva avuto la
possibilità di parlare con lui e con altri ragazzi, in
particolare coloro che erano stati collocati nella sua stessa casa.
Avrebbe voluto chiedere, sapere, perché in fondo non conosceva
quasi per niente quel mondo che da pochissimo tempo si era presentato
dinanzi a lui. Ma quello non era il momento ideale. Lo sentiva.
“Chi?”
Rispose quasi in
modo disinteressato, ma cercò di non farlo notare
eccessivamente. Non voleva sembrare scortese. In fondo, Ron era la
prima persona che avrebbe potuto considerare un amico. Non sapeva
quanto quel rapporto sarebbe durato, non sapeva davvero se quel ragazzo
dai capelli rossi sarebbe rimasto suo amico per sempre. Né se il
loro legame sarebbe divenuto sempre più forte o, al contrario,
si sarebbe interrotto improvvisamente. Ma in nessun modo avrebbe
rischiato di rovinare subito ogni cosa. Avrebbe rimandato ad un altro
momento le sue riflessioni solitarie. Riflessioni di cui avrebbe avuto
bisogno.
Ron piegò
senza molta attenzione i maglioni che sua madre aveva preparato per
lui, sistemandoli nell’armadio che gli era stato riservato.
Sbuffò rumorosamente, impilandoli uno sull’altro e
rischiando di farli ricadere più volte a terra. Non avrebbe
avuto alcuna voglia di vuotare i propri bagagli. Aveva quasi sperato
che la buona e dolce Molly lo seguisse nel dormitorio dei Grifondoro
per poter sistemare il suo angolo. Ma non era stato così. E solo
quando era giunto lì aveva compreso che, da quel momento,
sarebbe stato costretto ad occuparsi delle sue cose.
“Malfoy, è chiaro.”
Chiuse
l’anta, in modo fin troppo rumoroso. Harry sobbalzò,
nonostante la sua attenzione fosse già rivolta a lui.
Fortunatamente, nella stanza, in quel momento, erano presenti solo
loro. Tutti gli altri sembravano essere troppo eccitati all’idea
di trovarsi ad Hogwarts. Non che loro non lo fossero. Anzi. Forse Ron
aveva già ascoltato troppi racconti da parte dei suoi
innumerevoli fratelli per essere davvero sorpreso. Conosceva ormai
tutti gli angoli del Castello, come se lo avesse già visto.
Eppure, quel giorno anche lui era stato colto da una certa eccitazione.
Sarebbe stato impossibile non avvertire minimamente quel senso di
euforia tipico dei ragazzi del primo anno.
Ed Harry.. Beh, per lui il discorso era stato totalmente diverso.
Non si trattava
di semplice euforia. Non si trattava di ciò che accomunava tutti
i ragazzi della sua età. Era qualcosa di ben diverso. Qualcosa
che non aveva mai provato.
Si trattava di libertà.
Per la prima
volta, dopo anni e anni, si sentiva libero. E per quel motivo avrebbe
voluto trascorrere quella serata in silenzio e in solitudine, intento a
meditare su ciò che fino a quel momento era stato costretto a
vivere e su ciò che, invece, da quel momento sarebbe stato.
Anche se, in fondo, non sapeva cosa davvero lo avrebbe atteso. Non
sapeva cosa sarebbe accaduto il giorno successivo. Né il mese
successivo. Né tantomeno dopo un anno trascorso lì.
L’unica certezza era quel senso di libertà che lo aveva
invaso.
Ron raggiunse
nuovamente il proprio letto e si sedette su di esso, con lo sguardo
rivolto verso Harry. Anche lui, un attimo dopo, fece come il suo
compagno. Si mise a sedere, liberando la propria mente da tutti i
pensieri e riportando alla memoria quel momento che lo aveva già
visto protagonista all’interno della scuola.
“Già.”
Dovette
ammetterlo, almeno a se stesso. Era stato un momento particolare, per
lui. Non sapeva precisamente come definirlo. Non sapeva neanche cosa
davvero avesse provato.
Nel corso di
quella serata, più volte aveva ripensato a ciò che era
accaduto. E più volte aveva incrociato lo sguardo di quel
ragazzo durante la cena. Aveva sentito i suoi occhi su di sé, o
almeno era ciò che aveva avvertito. E ogni volta in cui aveva
cercato di guardarlo, per poterlo vedere nuovamente e studiare per
qualche istante, era stato costretto a distogliere lo sguardo. Quel
Draco Malfoy lo stava già osservando, confermando i suoi
sospetti e le sue impressioni.
In fondo, non
sarebbe stato difficile da avvertire. Lo sguardo di quel ragazzo era
molto pesante da sostenere. Si poteva sentire sul proprio volto, sul
proprio corpo. Anche senza voltarsi verso di lui, sarebbe stato certo
di averlo su di sé.
Harry si
trovò a rivivere quella scena. E vide nuovamente quella mano
tesa verso di lui, quegli occhi puntati nei propri, quel volto
caratterizzato da un sorriso beffardo e da un’aria di
superiorità che avrebbe fatto rabbrividire tutti i ragazzi meno
fortunati che si trovavano nella scuola. Praticamente, chiunque.
“Come tutta la sua famiglia, in fondo.”
Ron diede per
scontato quel dettaglio su di lui e sulla sua famiglia, e in fondo
Harry non aveva impiegato molto per comprendere a cosa quell’aria
di superiorità fosse dovuta. Non conosceva Malfoy, né
tantomeno i suoi familiari, ma nessuno che si trovasse in una
condizione disagiata avrebbe messo in scena un simile spettacolo.
“La sua famiglia?”
Il ragazzo si
interessò a quel particolare. Non seppe perché, ma decise
che avrebbe desiderato sapere tutto ciò che Ron avrebbe potuto
dirgli a riguardo. Il compagno sollevò le spalle, spostando lo
sguardo a terra e mostrandosi meno divertito di qualche secondo prima.
Ciò che pensava su Draco Malfoy e sulla sua famiglia era ben
comprensibile, ma fin quando aveva avuto la possibilità di
scherzarci su aveva sicuramente affrontato la questione in modo meno
pesante. Eppure, in quel momento, sembrò quasi essere
sofferente, nell’affrontare l’argomento. E molto presto,
Harry comprese che quella non era un’impressione, ma la
verità.
“Sì.
Loro sono.. Diversi. Almeno, rispetto a noi. Sono una delle famiglie
più ricche. E più.. Malvagie.”
Lo sguardo di Harry si fece interrogativo.
“Malvagie?”
“Già. Mio padre non vuole che io lo dica. Forse perché lavora per il signor Malfoy.”
“E come fai a saperlo, allora?”
Ron lo guardò per qualche istante, senza proferire parola. Poi sollevò le spalle, guardando nuovamente a terra.
“Non lo
so. Ma ne sono certo. Tu non l’hai mai visto, Harry. E ti auguro
di non vederlo mai. Ma se mai dovesse succedere, capirai di cosa parlo.
E per di più..”
Si guardò
intorno in modo furtivo, come se non volesse che qualcuno potesse
sentirlo. Nella stanza con loro non c’era nessuno, ma volle
comunque accertarsene, per evitare sorprese.
“Fred e
George mi hanno detto che.. Insomma, non hanno voluto spiegarmi tutto.
Dicono che sono troppo piccolo. Ma loro mi hanno detto che.. Lucius
Malfoy ha qualcosa a che fare con la magia oscura. E con..
Tu-Sai-Chi.”
Gli occhi di
Harry si spalancarono dinanzi a lui. Non sapeva molto sulla questione,
si trovava a contatto con quel mondo da pochissimo tempo. Ma comprese
da solo che avere a che fare con la magia oscura e con Tu-Sai-Chi non
fosse propriamente un vanto per una famiglia.
“E perché dovrebbe?”
“Non lo
so. Non mi hanno detto niente di più. Ma hanno ragione, quando
dicono che si tratta di un uomo oscuro. Lo è davvero. E suo
figlio è proprio come lui.”
Harry rifletté su quelle parole. Non riusciva ad immaginare come una persona potesse sembrare oscura,
come Ron l’aveva definito. Forse perché nella sua vita non
aveva avuto la possibilità di conoscere persone positive,
diverse dai suoi zii e da suo cugino. E probabilmente, non li avrebbe
davvero definiti oscuri. O meglio, probabilmente nel mondo dei babbani
non esistevano persone oscure. Ma lì, nel mondo della magia, era più che possibile.
“Tu dici che Draco è una persona oscura?”
Ron
sollevò le sopracciglia, abbassando leggermente il capo ed
osservandolo come se quella domanda non meritasse neanche di essere
posta.
“Accidentaccio,
Harry. Certo che lo è. Forse adesso è ancora troppo
presto per mostrarlo, ma quando diventerà come suo padre
sarà proprio come lui.”
Sembrò
essere certo delle proprie parole. Sembrò saperlo. E forse aveva
ragione. In fondo, Ron conosceva lui e la sua famiglia da molto tempo.
E nonostante non si fossero mai incontrati, anche Draco non aveva
impiegato molto, prima di comprendere chi lui fosse. Lo aveva
identificato come se quelle caratteristiche indicassero qualcuno di..
Inferiore. Ma per Harry non era così. Affatto. Draco Malfoy
avrebbe desiderato la sua amicizia, solo perché lui era il
Bambino che era Sopravvissuto. Solo perché la sua fama
l’avrebbe sempre preceduto. Solo perché un Malfoy meritava
amicizie elevate.
Ma no, Harry non
lo avrebbe mai permesso. Harry era certo di ciò che aveva detto
proprio a lui, dinanzi a quella mano tesa e a tutti i ragazzi che con
il fiato sospeso stavano assistendo alla scena. Ragazzi che sembravano
aver compreso più di loro quanto quell’incontro fosse
importante e raro. Draco Malfoy ed Harry Potter. Un Malfoy ed il
Bambino Sopravvissuto. E se quell’amicizia fosse nata, se quella
mano fosse stata stretta, tutti loro avrebbero ricordato quel momento.
Ma
quell’amicizia non sarebbe mai nata. Harry non desiderava
l’amicizia di un ragazzino viziato, proveniente da una famiglia
come quella dei Malfoy. Non c’era nulla che lo accomunasse a lui.
Nulla che avrebbe potuto farlo avvicinare a lui.
“Sta’ lontano da lui, Harry.”
Parlò sinceramente. Nei suoi occhi ci fu tutta l’onestà di cui Harry avrebbe avuto bisogno.
“È un consiglio da amico.”
Ron sorrise in modo quasi goffo, rischiando di arrossire dinanzi al compagno.
“Perché noi siamo amici, vero?”
E con quelle parole, trasmise il suo sorriso anche ad Harry.
Aveva un amico.
E quell’amico era Ron Weasley. Perché tutto ciò che
Harry avrebbe desiderato era un amico sincero. Un amico vero. Un amico
dai capelli rossi e da una vecchia toga di seconda mano.
Non avrebbe
avuto bisogno di Draco Malfoy. Lo aveva saputo fin dal primo istante.
Avrebbe saputo riconoscere da solo le persone sbagliate. E lui lo era.
Certamente. Non avrebbe potuto portare niente di buono nella sua vita.
“Certo.”
Non avrebbe mai avuto bisogno di Draco Malfoy.
Mai.
Ciao a tutti :D Innanzitutto, mi
presento: sono Claudia :) Questa è la mia prima pubblicazione in
questo fandom! Finora, ho scritto sempre sui fandom dei Beatles e del
Signore degli Anelli, da molto tempo desideravo scrivere anche
qui, ma non avevo mai la giusta ispirazione! Quest'estate, finalmente,
è arrivata :D
Che dire? Questa è la prima os di una raccolta. Ogni os
sarà relativa ad un anno ad Hogwarts o fuori, ma in totale
saranno dieci :) Quindi, alcuni anni ne avranno più di una! Mi
auguro che questa prima os vi sia piaciuta e che non faccia troppa pena
:D Per il resto, cercherò di aggiornare sempre di
giovedì, almeno per avere un giorno fisso della settimana!
Intanto, ringrazio tutti coloro che leggeranno e che seguiranno la
raccolta :D
A presto!
ringostarrismybeatle
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