La catena della famiglia

di Spensieratezza
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La sorpresa di trovare Matt, Adam e Lucifero tutti insieme, assieme ai loro amici, superò per quel momento, lo shock iniziale dato dall’uragano Nigel, di solo pochi minuti prima. Sembrava sempre di più come se quel giorno fosse stato studiato nei minimi dettagli degli ingranaggi del destino, per quei due ragazzi.

“Dean, Sam..ci si rivede.Sembra quasi destino.” Li salutò Lucifero.

“Ragazzi..potevate avvisarci di questa bella rimpatriata.” Disse Dean.

“L’abbiamo fatto. Più volte. Ma voi non rispondevate al cellulare né ai messaggi.” Disse Castiel.

“Cosa? Ma che cavolo dite..è impossibile..aspetta…oh…” disse Dean, controllando il telefono.

“Scusateci, ma a volte ci dimentichiamo di controllare il cellulare.” Si scusò Sam.

“Facevate cose sporche eh, furbetti?” li provocò Lucifero ridendo.

“Na, na, na, che pappagalli. Ripetete sempre le stesse cose. Un telefono senza fili.” Obiettò Dean. Risero tutti, tranne Matt che sembrava stranamente pensieroso. Strano che non si fosse accodato agli altri per prenderli in giro.

“Matt, c’è qualcosa che non va?” chiese Sam. Ancora una volta il suo fratellino lo aveva anticipato.

“Cosa? Io..niente.” disse Matt, evitando il suo sguardo.

E Dean pensò male. Sì, lui non voleva, davvero, ma in quel momento si chiese per caso se l’ossessione per Sam non gli fosse in realtà mai passata, se non avesse finto tutto quel tempo e se ora non fosse geloso, vedendoli insieme.
 
“Dai, Matt, diglielo.” Lo spinse Lucifero.

“Lascia stare, Lu..” disse Matt triste.

“Matt, diglielo, o penseranno chissà che cosa.” lo incitò Adam.
 
 
 
 
 
Qualche ora prima…

“Nigel! Che cosa ci fai qui?” chiese un Matt incredulo.

“Dovresti saperlo che posso andare in qualunque posto che io voglio..”

Matt si avvicinò al ragazzo e si fermò davanti a lui. Cercò di parlare, ma in quel momento una voce lo chiamò.

“Cameriere! Cameriere!”

Sussultò.

“Non andare. Per favore.”

“M-ma..”

“Ho corso un rischio, venendo fin qua, solo per vederti. Non puoi farmi questo.” disse Nigel, con voce calma e convincente.

“Sei…scappato dall’istituto?” Matt era nell’insieme, turbato e spaventato.

Nigel annuì solo, non lasciando tradire nessuna emozione.

Matt si mosse piano e lo abbracciò e lì Nigel lasciò tradire una piccola emozione, chiudendo gli occhi a quell’abbraccio.

“Nigel, mi dispiace dirtelo, ma adesso devi tornare lì.” Disse Matt, interrompendo quel momento.

“Sei incredibile! Non puoi essere contento che sono qui, vero?”

“Sono contento, ma sto lavorando, Nigel..e..”

“Starò buono e fermo qui in giardino, senza disturbare..”

“Nigel, se vengono qui a cercarti..”

“Per favore, non mi riportare da loro!! Mi puniranno per essere scappato e..”

“Non lo faranno, ti riaccompagnerò io e spiegherò loro tutto..capiranno..”

“Tu non mi vuoi!! Nessuno mi vuole! Allora perché non fate un favore a voi tutti e non mi lasciate marcire sotto un ponte qualsiasi??”

Matt sospirò duramente.

“Sai benissimo che non è vero. E io sto facendo tutto il possibile per farti lasciare quell’istituto e farti venire a vivere con me, ma devi avere pazienza! Io ti voglio bene!”

“BUGIARDO!”

“Nigel!!”

“Tu non mi vuoi bene! Hai sempre fatto di tutto per ignorare la mia esistenza!”

“Questo non è vero!! Io non sapevo che….”

 “È sempre stato solo Angel!! Non è vero?? È sempre tutto per lui!! Solo di lui ti importa!!” continuava Nigel, battendo dei pugni sul suo petto.

“Non è vero!! Io ti voglio bene quanto lui!!”

“Perché non mi ami, Matt?? Sono anche io TUO FRATELLO!!” diceva Nigel, gridando e piangendo insieme.
 
 
“Tu hai un altro fratello?” chiese Dean basito







Matt aveva potuto raccontare tutta la storia agli amici, anche se erano in un ristorante, perché erano in una saletta privata dove non c’era nessuno e quello era il suo turno di pausa.

“Tu hai un altro fratello?” chiese Dean basito.

Matt annuì, molto triste. “Fratellastro, a dire la verità. Mio padre aveva un altro figlio di cui mi ha nascosto l’esistenza. Non ho mai saputo di Nigel, questo fino a poco tempo dopo quella atipica e stramba avventura col carcere che coinvolse tutti noi, l’estate scorsa. Ricordate?” Disse Matt.

Sam e Dean ricordavano.  (vedere cap 120 de "la catena dell'estasi" ) L’estate scorsa erano finiti tutti in cella perché erano stati trovati in una festa non autorizzata; in realtà si erano fatti catturare di proposito, perfino la polizia sapeva ed era stato fatto tutto per attirare Matt in una trappola e convincerlo a fare il nome del boss presso cui si prostituiva per mantenere lui e il suo fratellino di sette anni, Angel.

“Eri coinvolto in una brutta storia ai tempi. Stai bene, adesso.?” Chiese Dean a braccia incrociate.

Matt sorrise, grato di quelle preoccupazioni.

“Sì, ho riavuto una vita nuova, con il mio fratellino e quello che mi resta della mia famiglia. Ho abbandonato lussuria e depravazione per cercare di essere un bravo fratello. Per Angel.”

“Ne siamo contenti..” disse Sam, aspettando la bomba, perché sapeva che c’era.

Ma, non era finita. Non del tutto almeno. Fecero delle indagini sulla mia famiglia e scoprirono che diversi miei parenti avevano precedenti di droga, così come mio padre, che non si sa ancora adesso che fine ha fatto, sia lui, sia mia madre..”

Dean e Sam erano sbalorditi. Droga?

“Erano molto preoccupati quando l’hanno scoperto e considerati i miei precedenti con la prostituzione, indagarono più a fondo e scoprirono che ho provato anche io della..droga leggera…” disse Matt vergognandosi molto. Guardando le espressioni di Sam e Dean, provò a giustificarsi. “Quasi tutti gli adolescenti di oggi si fanno di qualcosa..non guardatemi così, lo sapete anche voi, ma era una cosa così…io non ero un drogato!”

“Ok, ok, Matt..” lo calmò Dean.

“Ma molti componenti dei miei famigliari, sì..presero quindi prima me e mi convinsero a fare tutta una serie di test che rivelarono la presenza di certe sostanze leggere, da cui mi obbligarono a disintossicarmi..cosa che io ho accettato senza alcuna ribellione. Volevo rifarmi una vita, non farla dipendere da una pastiglietta che un tempo come un coglione, la chiamavo la pillola della felicità…beh, feci tutto quello che mi chiesero..mi purificai totalmente da quella robaccia, ma non bastò, pechè poi vennero a sapere di Nigel.”

“L’altro tuo fratello..” disse Sam.

“Già..io non sapevo della sua esistenza. Fu la polizia a informarmi e per i primi tempi fu bello..conoscerlo..ma poi me lo portarono via…”

“Avevano paura che tu…”disse Sam affranto.

“No..no..è molto peggio. Quando vennero a sapere di Nigel, scoprirono che i genitori erano fatti entrambi.”

“No..” dissero in coro Sam e Dean.

“I genitori di Nigel finirono in una clinica di disintossicazione e persero l’affidamento del figlio. Valutarono il loro caso, collegandolo anche ai casi dei miei familiari. Purtroppo stabilirono che anche in Nigel ci fosse il rischio che potesse cadere nella droga, come una cosa ereditaria e per prevenire questo rischio,  decisero di chiuderlo in un istituto per tenerlo sotto controllo.  Sarebbe servito a prevenire una cosa del genere. Purtroppo fino a quando non compirà diciotto anni, possono tenerlo lì obbligatoriamente, ma io mi sto impegnando per farlo venire con me prima, solo che lui..è così impaziente!”disse Matt profondamente turbato.

“Matt..c’è una cosa che dobbiamo dirti…noi..crediamo di averlo incontrato oggi..” disse Sam.

“Che cosa?? Avete incontrato mio fratello??”
 
 
 
Sam aveva raccontato a Matt e agli amici dell’incontro con Nigel. Lo strano incontro con Nigel.

“Hai visto mio fratello..” Matt sembrava lontano mille miglia dal ragazzino spavaldo e arrogante di qualche mese fa.

“Sì..” confermò Sam.

“Come l’hai trovato?” gli chiese.

“Tenero..e piccolo..ha ancora l’aria di un cucciolo smarrito..sembrava avere la testa un po’ tra le nuvole.”

“Sì…Nigel..è così..non ha ricevuto abbastanza affetto..”

“Matt..sembrava anche..non so come dirtelo..come se non gli importasse di …morire..”

Matt l’aveva fissato con orrore.

“Ha sedici anni. Tutti gli adolescenti al giorno d’oggi, hanno poca voglia di vivere, ma è solo per la brutta vita che sta facendo..”disse liquidando la faccenda.

E Sam sperava davvero che Matt avesse ragione.
 


“Dean, c’è qualcosa che non va?” gli chiese Sam.

Dean era a disagio. Molto a disagio.

Quella storia della droga aveva riportato in lui, brutti ricordi.
 
“Non ti facevo tipo da canne.”

“Quante cose che non sai di me…”

“Se…se continui a farlo, vado a dirlo a papà. Ti avverto.”

Dean rise.

“ Il massimo che farà papà, sarà chiedermi di dargliene qualcuna.”

Sam era sconvolto. “Stai bluffando.”

“Mi fa la morale, ma poi me le ruba di nascosto per uso personale. La sua morale non ha tanto effetto su di me; perché dovrebbe valere la pena ascoltare un ladro?”

 
 
“Niente, niente, scusatemi..stavo pensando a questa storia.” Mentì Dean. Non gli andava di parlare di queste cose risalenti al passato, soprattutto perché da quando si era messo a posto ed era innamorato di Sam, quelle schifezze non erano più entrate in casa.
 
I ragazzi restarono ancora un po’ di tempo insieme, continuando a disquisire sulla grande serie di coincidenze che li aveva portati a incontrarsi tutti insieme proprio a Providence.
 
Adam e Lucifero, sapevano dei problemi e dei drammi dell’amico, ma avevano preferito non dire niente a nessuno, per rispetto, ma era singolare il fatto che fossero venuti a saperlo tutti quanti, proprio quella giornata che anche loro erano lì, perfino Nigel.
 
“Tutto accade per una ragione e ci sarà una ragione anche per il fatto che abbiamo incontrato tuo fratello.” disse Dean.

Matt a quell’affermazione parve ricordarsi qualcosa e abbracciò istintivamente Sam, lasciando basito Dean.

“Matt..ma che fai..” disse Sam imbarazzato.

“Hai salvato mio fratello. Sarebbe stato investito se non fosse per te, grazie.” 

Quello che non sapevano gli amici e Matt stesso, era che Nigel avrebbe presto frequentato una scuola vicino all'università di Sam e Dean.



















Note dell'autrice: 

Voglio fare una premessa: La storia di Nigel sarà impegnativa da raccontare. Niente di troppo impegnativo da leggere però, fidatevi :) la cosa sarà più semplice di quanto crediate! :) prometto che non vi ammorberò con questa storia, anzi spero che vi piacerà, anche perchè Dean e Sam ne saranno coinvolti principalmente :)

ps cosa importante! Non vado alla cieca con questa trama, questo ci tengo a specificarlo. è da quando scrivevo "la catena dell'estasi" che avevo pensato all'arrivo di Nigel, quindi è pensato da tanto tempo il suo arrivo, anche se solo da poco ho deciso che sarebbe arrivato come fratello di Matt :))  

ragazzi, ho modificato l'età di Nigel. Ha sedici anni. xd scusate xd

ps esistono davvero istituti così! Ne parlavo con mio padre l'altro giorno




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