L'orfano e la madre.
La donna sorrise, in ginocchio di fronte alla porta di casa, di fronte al bambino. Sistemò la giacchetta che ricadeva larga sul corpo infantile di Xanxus, gli passò le mani tra i capelli mori e annuì tra sé.
“Sei il figlio del Nono, Xanxus”, disse, “non puoi andare in giro tutto scompigliato”.
Xanxus mise il broncio, incassando il capo tra le piccole spalle.
“Com’è mio padre?” chiese.
La donna ridacchiò, portandosi una ciocca grigia dietro l’orecchio, mentre si rimetteva in piedi.
“Tuo padre è come la primavera, bambino mio”, spiegò, “porta la pace e la vita dove c’era solo morte”. |