Nickname sul fandom e su EFP:
_Sacchan_ (forum) / _Flowermoon_ (Efp)
Pairing: NezumixShion
Momento scelto: Partenza di
Nezumi da No.6
Parole: 1162
Note autore: ...mmm,
vediamoci in fondo a fine lettura, ok? ^.^
La fanfiction
partecipa al contest "Mille modi di esprimerlo, senza mai dirlo (Ti
amo)" indetto da AleDic sul forum di EFP.
Sapeva che
quel giorno sarebbe giunto.
Lo aveva sempre
sospettato sin da quando si erano riuniti quattro mesi prima e a nulla
erano valsi i suoi tentativi di persuaderlo; inconsapevolmente Shion ci
aveva persino provato tantissime volte, dicendogli ad esempio: non diventerò mai un
tuo nemico; per
non parlare di quelle frasi stupide come: sono
attratto da te; o
ancora: per me il pensiero di perderti
è qualcosa che mi fa una paura indescrivibile.
Tutte frasi che
portavano a un unico significato.
Espressione che
trovò poi culmine tre sere prima di suddetto giorno quando,
realizzando che avrebbero dormito in un letto diverso - dopo quattro
mesi di convivenza forzata nel Blocco Ovest -, Shion lo
salutò prima con un classico "buonanotte", per
poi abbracciarlo appena lo vide dargli la schiena.
"Non voglio dormire da solo..." Sussurrò
contro il suo maglione.
Se si fosse
trattata di una situazione diversa probabilmente lui avrebbe
sbuffato canzonandolo con qualche frase del tipo: "Cosa sei? Un bambino?"
Ma, in
quell'occasione, lasciò semplicemente correre alzando le
spalle.
Fu così che caddero addormentati, con i vestiti ancora
sporchi di sangue, l'uno accanto all'altro.
E se il giorno
dopo, svegliandosi, Shion non lo trovò a letto con
sé, ma in cucina intento a sorseggiare del caffè
appena fatto, quella mattina fece sì di aspettarlo davanti
alla porta dell'uscio di casa.
"Ti accompagno..."
Riuscì
solo a dire precedendolo fuori.
I due giorni
trascorsi assieme furono piovosi e ventosi, ma quella mattina persino
il tempo si mostrò contro Shion: le nuvole si erano
dipanate, lasciando il sole libero di uscire, e pure il vento si era
quietato.
Nonostante si
stessero allontanando sempre più, Shion volle rimandare il
momento della loro separazione, però...
"Fin qui va bene, non avevi
bisogno di accompagnarmi..."
...lui non fu certo
dello stesso avviso, riportandolo presto alla realtà.
Lui, che della realtà, ne era fin troppo al corrente.
Perché te ne vai? Non
capisci quanto io abbia bisogno di te. Il futuro mi spaventa, sarebbe
così facile affrontarlo insieme. Sei l'unico capace di farmi
capire i miei errori... e se farò un solo sbaglio
sarà di nuovo la fine per tutti.
C'era
così tanto da dire e così poco tempo a
disposizione.
"Nezumi..." Lo
afferrò per il braccio. Sapeva che sarebbe successo, ma non
era psicologicamente pronto ad affrontare i giorni a seguire: giorni
vuoti, in cui lui non ci sarebbe stato.
Ironico che ciò
che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto, citava
Oscar Wilde, come
monito a non nascondersi più dietro parole celate che di
significativo avevano tutto e nulla.
"Io..." Si
morse il labbro inferiore per farlo smettere di tremare: ci volle
coraggio nel dire certe cose alla persona amata, e anche se si sarebbe
trattato di un ultimo, sterile, tentativo doveva farlo. Quel peso sul
petto era troppo per essere sopportato.
"Shion..."
Spalancò
gli occhi a sentirsi chiamare per nome: Nezumi ebbe fin troppa
abilità a infondere sensazioni nella sua voce; in
particolare la sfumatura, con cui l'aveva chiamato, era triste e
sofferente e i suoi occhi parlavano già per lui.
Che cosa vorresti dirmi, ora,
qui e adesso? Le parole hanno un peso, te l'ho già spiegato
più volte. E anche se me lo dicessi cosa cambierebbe? Ho
già preso la mia decisione e tu la tua. Finalmente sono
libero dalla maledizione che No.6 mi ha imposto...
perché vuoi impormene un'altra?
Nezumi non
aprì bocca dopo averlo chiamato, ma Shion udì
ugualmente quei pensieri farsi strada dentro il suo cervello.
Quante volte a
Nezumi bastava chiamarlo per nome per fargli capire immediatamente cosa
pensava? Ma poteva lasciar correre? Poteva andare contro alle sue
emozioni pur di non pronunciare una misera frase?
Forse riderai di me, forse mi
prenderai in giro, ma questi sono i miei veri pensieri.
Shion
ingoiò un boccone amaro: poteva essere davvero
così egoista? Obbligare la persona amata ad accogliere i
suoi sentimenti solo perché non riusciva a tenerli
più sotto controllo? Tutto pur di non perderlo ancora una
volta?
Nezumi era
dedito a una vita votata all'autoconservazione di se stessi, questa
cosa non poteva cambiare da un giorno all'altro. Ci sarebbero voluti
anni e anni di accettazione prima.
Cambiò
registro, da bravo stupido testa-vuota quale era.
"Il mio mondo
non significa nulla senza di te. Assolutamente nulla."
Di nuovo,
parole che significavano tanto e niente. Ormai era impossibile che una
persona arguta, quale era Nezumi, non ci era già arrivata da
sola.
Quanto stupido, ingenuo, puerile
e infantile posso essere?
Nonostante
Shion si era promesso che non avrebbe pianto non poté
evitare che le lacrime uscissero dalla sua vista: era all'apice e solo
nelle più liete favole ci sarebbe stato posto per un finale
gioioso.
Ma la loro non
era affatto una favola; al contrario: Nezumi aveva spesso ironizzato,
definendo il loro incontro l'inizio di una tragedia.
Però speravo che
potesse almeno trasformarsi in una commedia...
Improvvisamente due
dita sottili gli alzarono il mento, facendo sì che i suoi
occhi ametista si scontrassero contro quelli argento vivo di Nezumi.
"Stai
piangendo? Cosa sei un bambino? Sii maturo."
"Sono serio,
io..."
Non
finì la frase: le labbra di Nezumi erano già
sulle sue, impedendogli di parlare ancora.
Perché
lo stava facendo? Nezumi non faceva mai qualcosa dettato
dall'istinto... allora perché?
Durante la loro folle corsa dentro il Penitenziario Nezumi lo aveva
rassicurato che, nel caso avesse perso il senno di sé, gli
avrebbe dato un bacio d'addio prima di tagliargli la gola. Ma poteva
essere quello il momento? Forse aveva davvero perso le
facoltà di intendere e di volere e ora Nezumi stava solo
rispettando quanto detto.
No, non può essere...
Quando si
staccarono le loro bocche erano ancora aperte, con le lingue che a
malapena si sfioravano.
"Era un bacio
d'addio questo?" Deglutì Shion abbassando il mento.
Ti prego, se questa è
la fine, fa che sia il più dolce possibile...
"Al contrario, era
un giuramento."
"Un giuramento?"
Era vero?
Nezumi non credeva nelle promesse: le riteneva vuote e prive di
significato, tuttavia era il tipo di persona che le rispettava
più di chiunque altro.
Quel ragazzo si dimostrava essere sempre una contraddizione dietro
l'altra.
"Sì,
un giuramento." Ripeté. "Ci riuniremo, Shion."
Le punte del
mantello di Nezumi ondeggiarono appena, sollevate da un vento docile e
gentile, esattamente come il suo sorriso in quel momento. Shion
gioì fiducioso mentre le dita di Nezumi scivolarono via
dalla sua mano, pelle contro pelle.
Infine la
figura di Nezumi divenne sempre più piccola contro
l'orizzonte; sulle sue spalle Cravat e Hamlet squittirono l'uno contro
l'altro.
Lo stesso
stridio Shion lo ritrovò ai suoi piedi, dove una piccola
ombra color notte strisciò contro di lui; il ragazzo si
chinò per raccoglierla sul palmo della sua mano.
Giorni, mesi, anni... non
importa; anche se dovessi diventare vecchio e con la barba io rimango
qui. Ti aspetto.
A No.6, l'utopica
città stato, dove l'intelligenza umana prosperò
nel modo sbagliato.
Perché sono certo
che, quando farai ritorno, sarà anche il giorno in cui avrai
accettato i miei sentimenti per te.
Note d'Autore
(Ora sì xD)
La fanfiction
è ambientata alla fine della novel, più
precisamente durante gli ultimi dialoghi tra Shion e Nezumi.
Se avete
visto solo l'anime temo che sia stato altamente spoiler per voi, ops!
Tuttavia, ormai, il mio modo di riferirmi a No.6 è
totalmente votato alla novel.
Se l'avete
letta avrete colto le numerosi citazioni, in più
è doveroso dare qualche piccolo dettaglio.
Nella novel
non esiste una vera e propria timeline fornita di date se non per
quella del compleanno di Shion. Si ipotizza quindi che gli avvenimenti
della novel partano da dopo il 7 di settembre e che Shion viva insieme
a Nezumi per un periodo di almeno quattro mesi.
Ipotetizzando
che il rapimento di Safu accada in dicembre, è piuttosto
probabile che questa scena ha luogo agli inizi di gennaio.
Sempre
tenendo conto quanto scritto dalla Asano nelle side story del Beyond,
subito dopo aver debellato la minaccia di Elyurias Nezumi si ferma per
un periodo a casa di Shion (suppongo per riprendersi dal colpo di
pistola ricevuto), io stimo sui 2-4 giorni almeno.
Il giochino
sul bacio d'addio è un dettaglio presente solo nella novel.
Nell'anime, ahimé, hanno tagliato un sacco di cose.
Tsukiyo...
sebbene alla fine dell'anime Shion dica: "andiamo, Amleto" (con quella
tenerissima voce di quel patato di Yuki Kaji) nella novel è
Tsukiyo, il topino nero, a restare a No.6 accanto a Shion. Cravat e
Hamlet sono invece rimasti insieme al loro padrone.
E nulla spero
che abbiate gradita questa... "cosa" xD
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