Buona
giornata a tutti, vi siamo mancate?
Ebbene
eccoci. No, non ci siamo scordati di voi. Semplicemente io e la mia
amica /collega/Kara siamo impegnate tra studio e lezioni quindi...
scusate il ritardo. Beh, enjoy e scusate ancora.
Hinata93
Kara: *Una
sensazione di calma e pace attraversò Kara nel momento in cui
ritornò vigile. Era la stessa sensazione che provò il
giorno prima e questa volta decise di aprire gli occhi. Lena la stava
tenendo stretta tra le braccia e sembrava ancora dormiente, mentre le
labbra erano curvate in un lieve sorriso. Sorrise anche lei e si alzò
un po' facendo peso sulle braccia per osservarla meglio. Il viso
beato da quel sonno confortante, mentre le sue braccia non lasciavano
la presa dal suo corpo. Pensò al giorno prima quando le disse
che era solo stata la sua immaginazione e si intenerì, ma per
fargliela pagare decise di sollecitarle le labbra con le dita per
infastidirla o almeno fu quello che si disse. In realtà voleva
soddisfare quella voglia repressa che sentì un momento prima
di mettersi a letto, ora che poteva farlo. Iniziò a toccarle e
al tatto le sentì soffici, cogliendo dopo qualche secondo un
piccolo movimento. Mentre le accarezzava, Lena iniziò a
muovere le labbra, baciando i polpastrelli delle sue dita e Kara
emise un sospiro appesantito, osservando con agonia e brama
quell'azione, abbassando le palpebre con un desiderio per nulla
velato. Non sapeva cosa le stesse accadendo, ma la l'idea di premere
quelle labbra contro le sue fu irrefrenabile. Spostò la mano
in basso, pressando poco sul labbro inferiore della principessa e
quando la bocca fu finalmente libera, sostituì le dita con le
sue labbra, sfiorandole finché non decise di assaporarle,
muovendole sulle sue lentamente come carezze delicate. Di certo non
riusciva più a pensare, se non a quello che stava provando e
per ora andava tutto bene.*
Lena:
*sentì un leggero fastidio alle labbra. Delle dita, sorrise al
pensiero di Kara che le sfiorava le labbra quasi con vergogna. Decisa
a farle capire che era sveglia le baciò con piccole carezze
morbide. Si rilassò a quel gesto finché non sentì
le labbra di Kara sulle sue. Erano morbide e dolci come aveva sempre
saputo. Le piaceva la sensazione che stava provando. Fece risalire
una mano portandola dietro il collo della bionda tirandola più
verso di se in un bacio dolce ma appassionato. Era come se tutta la
passione, repressa fino a quel momento fosse evaporata per lasciare
spazio alla sicurezza di avere Kara così vicina a se.
La
baciò per un tempo indefinito ma che le parve comunque ancora
molto breve per i suoi gusti. Si staccò solo perché
l'aria era ormai necessaria alla sua sopravvivenza. Aprì gli
occhi e la guardò, specchiandosi in quelle pozze
azzurre.* Buongiorno tesoro *Borbottò
assonnata stiracchiandosi un pochino prima di spingersi di nuovo
contro di lei. La guardò negli occhi e sorrise, le mise una
mano sulla guancia tirandola a se per un secondo bacio. *
Kara:
*percepì la mano di Lena dietro la sua nuca che premeva piano
per non farle avere paura di un rifiuto, per farle sapere che lei
voleva quanto Kara quel bacio e la bionda sorrise, godendosi per la
prima volta quelle sensazioni, non avendo alcuna fretta.
Non
sapeva quanto tempo era passato e quando si staccarono, si imbarazzò
terribilmente, pronta a subire qualche frase di Lena su quello che
era appena accaduto, ma invece non fu così. Fu tutto il più
naturale possibile, come se fosse semplice il sentimento che
provavano l'una per l'altra, quell'attrazione incondizionata e quella
voglia di non restare troppo lontane. Kara ricambiò il secondo
bacio, rossa sulle guance per il nomignolo con cui le aveva dato il
buongiorno e la strinse tra le sue braccia, carezzandole i fianchi,
la schiena e i capelli. Restarono a baciarsi sul letto per altri
minuti, finché Kara non le disse* si
sta facendo tardi... non dovremmo alzarci, sistemarci, fare colazione
e tante altre cose?
Lena: Non
voglio Karaaa* Lena
trascinò le parole mentre si stringeva alla bionda. Il viso
era incastrato sotto il collo della bionda. Inalò quel dolce
profumo che apparteneva solo a Kara e si sentì
rilassata.* Perché
non rimaniamo tutto il giorno così? Non si accorgerà
nessuno che manco. Si sta così beeene*
Provò a dire strofinando il naso nel collo della ragazza
facendola ridere. Sorrise anche lei al gesto.* Però
hai ragione. Dobbiamo andare.*
Si allontanò leggermente dandole un bacio sul naso.* Prima
però... *
Le prese il viso tra le mani guardandola negli occhi intensamente* Mi
piace questo tipo di risveglio.*
Le disse appoggiando leggermente le sue labbra a quelle della ragazza
in un bacio leggerissimo* Forza
andiamo.*
Si alzò diretta verso il bagno dove si lavò i denti e
il viso. Vide Kara riflessa nello specchio dietro di lei e le fece
l'occhiolino sorridendo*
Kara: *osservò
quel nuovo modo di fare di Lena. Sembrava che avesse lasciato andar
via la sua rigidità per sostituirla con una certa leggerezza.
Iniziò a ridere per colpa del solletichio provocato dai
movimenti di Lena contro il suo collo e quando le disse che dovevano
andare, stava per mettersi seduta ma fu per un attimo bloccata dalla
principessa e dalle sue parole. Sorrise con gioia, perché non
poté evitare di pensare che era felice. Dopo essersi alzata
dal letto e stiracchiata, la seguì in bagno e si fermò
sulla soglia della porta per osservarla dallo specchio. Colta sul
fatto, arrossì lievemente sulle guance e quando finì di
lavarsi i denti, prese coraggio e l'abbraccio da dietro, avvolgendole
la vita con le braccia e posizionò la bocca troppo vicino al
suo orecchio* piacciono anche a me questi
risvegli *sussurrò
dolcemente e mosse le labbra sulla linea del collo di Lena per
stamparle la pelle di baci lenti e morbidi* ho
letto, dal libro che mi hai dato, che dovrebbero rilassare *provò
a giustificarsi quando colse lo sguardo di Lena dallo specchio*
Lena:
*terminò di lavarsi i denti completamente rilassata quando
Kara si avvicinò e le cinse la vita da dietro. La guardò
dallo specchio e sorrise nel vederla cosi felice. Amava questa
ragazza. L'amava e le avrebbe fatto di tutto per renderla felice.
Emise
un sospiro quando sentì le labbra della ragazza sul suo
collo.* Ho
fatto bene a darti quel libro sai? *
spostò il capo per darle più accesso.* sai,
potremmo riprendere qualche altra scena del libro*
le disse girandosi verso la donna e mettendo le braccia intorno al
suo collo tirandola a se per un bacio. Le morse il labbro per poi
leccarlo languidamente tirandola verso di se. Il bacio crebbe di
passione quasi subito finché non capì di volere di più.
Si staccò da Kara, le prese la mano e la tirò verso il
letto. Prima di sdraiarsi però si voltò verso di lei
guardandola negli occhi* sei bellissima
Kara. *
le sussurrò in silenzio incastrandola in un bacio bagnato e
pieno di passione*
Kara: *permise
Lena di girarsi tra le sue braccia e ricambiò il bacio con
tutta se stessa. Se prima era difficile resisterle, ora non era più
possibile farlo. Ormai Lena l'aveva trascinata sul letto per dare
sfogo alle emozioni represse e all'attrazione che provavano l'una per
l'altra.* Anche
tu sei bellissima *le
rispose e fu presa alla sprovvista dal riavvicinamento di Lena. Kara
rimase questa volta con il fiato corto, mentre Lena spinse il suo
corpo contro al suo fino a farla cadere sul letto. Si ritrovò
ben presto Lena sopra di sé, che la guardava con quei suoi
occhi predatori, ma allo stesso tempo dolci e Kara arrossì
terribilmente, mentre si sistemava fra le sue gambe già
tremanti.* C'è
qualcosa che non va? *domandò
Lena con premura* sembri
agitata. *Kara
deglutì rumorosamente e scosse la testa* Sto
bene. E' solo che non penso che riuscirò mai ad abituarmi a
tutto questo. E' come se fosse un sogno... *Lena
le accarezzò il viso con estrema premura* infatti
lo è. Svegliati Kara. Svegliati e rendi questo reale
Lena:
*Quella mattina aprì gli occhi. Si sentiva bene con Kara alle
sue spalle che le cingeva la vita. Si sentiva al sicuro e coccolata.
Sorrise alla situazione. Voleva allontanarsi dalla ragazza ma,
volente o nolente, non ne era capace. Era come una calamita per lei.
Si
stava godendo il silenzio della mattina quando sentì Kara
agitarsi dietro di lei. Si girò lentamente e la guardò
mentre la ragazza muoveva le sopracciglia e la bocca. Stava ancora
dormendo, forse sognando qualcosa di importante. Le mise una mano
sulla guancia, tirando indietro i capelli ribelli. La voglia di
baciarla divenne impellente ma si trattenne, non poteva avvicinarsi
così a Kara e rischiare di svegliarla. Continuò quindi
a guardarla e notò come la ragazza stesse sognando qualcosa di
bello a giudicare dal sorriso che aveva sul volto.
Rimase
qualche minuto interdetta dalla sua bellezza ma il momento fu
annullato quando la vide agitarsi nel sogno.* Kara...
Svegliati Kara *le
disse scuotendole la spalla attenta a non toccarle il lato del fianco
offeso.* Kara
era solo un sogno, non è reale *
disse presumendo che la ragazza stesse avendo un incubo.
La
vide aprire gli occhi e le sorrise.*Buongiorno*
le disse silenziosamente* stai
bene?
Kara: *a
primo impatto non capì quello che stava succedendo, finché
Lena non la scosse piano portandola via dal sogno. Aprì gli
occhi di scatto, poi li richiuse per mettere a fuoco, finché
come un colpo non ripercorse mentalmente tutto il sogno e si mise a
sedere velocemente, spostando le coperte leggere che le coprivano e
rotolando dal lato opposto a quello di Lena fino a fare un
capitombolo a terra, atterrando con il sedere* Auch!
Maledizione! *per
la prima volta imprecò davanti alla principessa e alzò
il braccio, agitandolo* Sono
viva, sto benissimo! Non si vede? *si
rimise seduta e si tirò in piedi, tenendosi il
fianco* Buongiorno. *disse
e prese un gran respiro* Penso
che dovrei andare via *corse
vicino la porta e poi ritornò indietro* Diamine
non posso andare via in camicia da notte.
*ritornò indietro a prendere i vestiti abbandonati del giorno
prima sulla sedia e il viso completamente in fiamme* E
non guardarmi, non così. Non come se fossi pazza. Anche se lo
sono, non farmelo pesare. Per Rao mi sto rendendo ridicola. *Si
voltò per riprendere a fare grandi respiri per calmarsi e
pensò -Kara
non è successo niente. E' stato solo un sogno.-
Lena:
*Vide Kara agitarsi di colpo.* Kara
tutto ok? *
le chiese spaventata. Cosa aveva potuto sognare Kara da farla
spaventare così?
Seguì
il suo sguardo spaventato e la vide agitarsi per scendere dal letto,
per poi finire a terra. Sgranò gli occhi apprensiva* oddio
stai bene? Ti sei fatta male? *
Si alzò dal letto per darle la mano ed aiutarla ad alzarsi.
Sollevò un sopracciglio scettica quando la vide alzarsi di
colpo da sola.* Bene
si... *
Borbottò scettica.* la
camicia da.. Kara? *
provò ma la ragazza non la stava minimamente ascoltando. La
vide andare verso la porta per poi fermarsi di colpo per prendere i
suoi vestiti ed infine tornare ancora una volta alla porta. La guardò
sorpresa. *Kara
calmati. Era solo un sogno. Vuoi dirmi che è successo? *
Disse cercando di fermare il suo sproloquio. *Kara! *
urlò quando la ragazza non accennava a fermarsi. *calmati
dannazione e raccontami ciò che è successo. È un
ordine. *
disse perentoria. Che
diavolo stava succedendo?
Kara: *Certamente
non le avrebbe raccontato del sogno, anche perché era troppo
imbarazzante per poterlo fare. In quel momento voleva soltanto
scappare e andare via lontano da Lena per prendere aria e calmarsi.
Si voltò il giusto per vederla di sbieco* non
penso sia questo il momento migliore per parlarne, magari
riprenderemo il discorso più tardi. E sì, sto dicendo
la stessa cosa che mi hai propinato te ieri sera. Quindi a più
tardi. *Detto
questo, ritornò sui suoi passi e uscì. Sgattaiolò
fino alla sua stanza e si rimise gli stessi vestiti di ieri sera.
Appena fu pronta, si recò a cercare Lys. Stava ancora dormendo
nel suo letto e la punzecchiò per svegliarla.* Kara?
Ma che ore sono? *domandò
confusa* Non
ne ho la più pallida idea. Non ho visto *le
rispose e Lys si accigliò, guardandosi in giro* Kara...
è prestissimo. Per Valor, è successo qualcosa di
importante? *kara
guardò Lys e alzò le sopracciglia* non
proprio... Possiamo parlarne altrove? Ho bisogno di vestirmi con
qualcosa di diverso *Lys
guardò Kara e sorrise alla sua camicia* Vuoi
tenerla con te? *la
puntò e Kara le schiaffeggiò la mano* no,
smettila e andiamo. Non voglio svegliare le altre. *e
trascinò Lys in bagno, dopo aver preso un cambio per
entrambe.* Quindi? *domandò
Lys, mentre Kara asciugava i suoi capelli* Tanto
abbiamo tutto il tempo del mondo, mi hai fatta svegliata un'ora
prima. Ma ti voglio bene comunque. *Kara
sospirò e iniziò a raccontarle pressoché del
sogno* Be' ieri sera ho di nuovo dormito con Lena *Lys la fissò
dallo specchio con sguardo equivoco* e
no, non è successo niente. Ieri notte le ho lavato la schiena.
Ho fatto il bagno nel suo bagno *
- * bagno nel
suo bagno bagno? *
- * Sì,
il bagno nella sua stanza. *
- * E le hai
lavato la schiena? *
- * sì,
le ho lavato la schiena. *
- * Avete
fatto il bagno insieme? *
- * No. Non
abbiamo fatto il bagno insieme. Sta zitta che non mi fai andare
avanti nel raccontare. Alloooora, dopo aver fatto il bagno nella sua
vasca, quando sono ritornata nell'altra stanza, lei già stava
dormendo. Mi sono messa nel letto, mi sono addormentata e ho fatto un
sogno *
- * Quindi
come sempre niente di effettivo. Un sogno, non hai combinato ancora
niente? Che delusione e io che ci speravo. Dai raccontami di questo
sogno. *Kara
divenne un peperone e iniziò a balbettare e a raccontare
sommariamente quello che aveva sognato con l'aiuto di Lys che tirava
a indovinare per strapparle le parole di bocca* Quindi
in poche parole qui, la biondina di Krypton, dopo esser durata per
circa mezzo mese, è arrivata a conclusione certa che vuole
fare cose con la principessa. Ce ne hai messo di tempo per pensarlo e
anche per resistere mentalmente. *Kara
strinse la spalla di Lys e le diede un colpetto* Auch,
dai piccola. Non mi dire che non è quello che vuoi *Lys
ammiccò con tono malizioso* Non lo
so... *ammise
la giovane kryptoniana per la prima volta con tono triste. In realtà
lo voleva, solo che il buonsenso stava cercando di convincere se
stessa del contrario. Lys si voltò e le prese la mano* Io
ho sempre scherzato su questa cosa, ma visto che siamo arrivate a
questo punto. Pensaci un po' e ne riparliamo con più calma
domani, d'accordo? Almeno forse avrai le idee più chiare.
Adesso andiamo a mangiare e dovrai aiutarmi per i vestiti della
festa. *Kara
annuì e finì di sistemare i capelli di Lys. Ormai erano
pronte per affrontare la giornata e si recarono a mangiare. Di
certo non pensava che la giornata si sarebbe evoluta differentemente.
Kara e Lys stavano mangiando nel loro solito angolo* Quindi
quando ti sei svegliata, sei scappata passando per pazza e
lasciandola da sola completamente preoccupata per la tua salute
mentale. Ottimo! Povera principessa, forse dovresti dirglielo? *
- * Dirle
cosa? Seriamente Non glielo dirò mai.
* - * Allora
inventati una scusa. Che ne so, dille che hai sognato di essere stata
torturata fisicamente da lei. In effetti non è una bugia. *
- * No! Sei
insopportabile quanto ti ci metti. *Continuarono
a fare colazione tra una battuta e un'altra, finché non entrò
Vael con uno sguardo che non le aveva mai visto. Sembrava preoccupata
e si avvicinò direttamente al loro tavolo* Ragazze
ho bisogno di una mano. Una delle nuove schiave ha lesioni e lividi
su tutto il corpo, deve essere portata immediatamente dal
medico. *Kara
lasciò il suo cibo e si alzò insieme a Lys. Era sicura
che fosse la schiava di Mon-El perché non poteva essere
un'altra schiava. Kara seguì Lys e Vael in una zona del
palazzo a lei sconosciuta. Non ci aveva mai messo piede e mai avrebbe
voluto più rimettercelo. Era un corridoio gemello a quello di
Lena e si fermarono davanti alla porta di una delle due stanze. La
stanza era identica a quella usata da Kara, il letto era differente
invece. Era un letto matrimoniale molto ampio e la schiava di Mon-El
completamente incosciente, giaceva da un lato. * Non
possiamo far venire qui il medico? *Chiese
Kara completamente allarmata dallo stato della ragazza. Vael si voltò
a guardarla come se fosse pazza* No!
Non possiamo. *Rispose
Vael e Lys le disse* Kara
aiutami. Dobbiamo fare peso sotto le braccia e trascinarla. *Kara
si mosse e aiutò Lys a portarla dal medico di fronte agli
alloggi degli schiavi. Era lui che si occupava della loro salute e di
rimetterli in sesto. Lys e Kara misero la schiava sul lettino
indicato da questo anziano signore daxamita. Fortunatamente gli umani
erano completamente simili ai daxamiti e ai kryptoniani.* Lys? *Kara
chiamò Vael con la voce incrinata, come se fosse emotivamente
scossa e Lys si voltò verso Vael che annuì, per dirle
che potevano andare. Così portò Kara fuori da quel
luogo* Lys
perché fa questo? *domandò
Kara. Per la prima volta aveva veramente realizzato cosa avrebbe
potuto fare anche a lei.* Non
lo so. Una volta lo chiesi a Vael e mi disse che prima non era così.
Era un ragazzo arrogante, ma non aveva mai avuto questo interesse
particolare nell'infliggere dolore in questo modo. Penso che sia a
causa delle persone che ha frequentato in questi anni. Non ne ho la
più pallida idea. Mentre la regina infligge dolore fisico ad
uno schiavo solo se non impara a fare quello che vuole lei come vuole
lei. Ecco perché molte volte la principessa parla di
addestrarti. Solo che lei è diversa. *si
rese conto che Lena non avrebbe mai potuto farla finire in quello
stato e per un certo verso, era fortunata.* Vorrei
solo poter far qualcosa per quella ragazza*
- *L'unica cosa che
possiamo fare è supportarla almeno psicologicamente, finché
il principe non si stanca di lei. Così potrà
riprendersi ed essere assegnata ad altri ruoli al palazzo. Molte
schiave giovani che vedi sono passate fra le sue mani. Adesso chi è
in cucina, chi alle stalle, chi è alle pulizie e altro, ma di
certo non vorrebbero rievocare quei ricordi. Però non sono più
state toccate. *
- * Quindi
dobbiamo tenere le mani in mano? Bella soluzione... *rispose
Kara in completo disaccordo.
Più
tardi arrivò l'ora di pranzo. Si era sincerata delle
condizioni della ragazza e il medico le disse che era in stato di
shock. Si era svegliata, ma era in completo silenzio e non rispondeva
se le venivano poste domande. Kara si rattristì ancora di più
e salutò Lys per andare da Lena e accompagnarla per il pranzo.
Bussò alla sua porta e aspettò che le rispondesse,
prima di entrare.*
Lena:
*sgranò gli occhi alla risposta di Kara. Come si permetteva di
rigirare le sue stesse parole?
Stava
per controbattere quando Kara uscì di corsa dalla sua stanza.*
Kryptoniani*
Borbottò prendendo i vestiti per il giorno. Andò verso
il bagno dove si sciacquò il viso prima di vestirsi. Indossò
un vestito azzurro con i lacci sul davanti, uno dei pochi che non
necessitava di aiuto per essere indossato.
Avrebbe
dovuto riprendere Kara quel giorno. E decise di punirla con
l'allenamento del pomeriggio.
Passò
l'intera mattinata indaffarata facendo ricerche per il progetto.
Aveva bisogno di trovare un materiale abbastanza malleabile per poter
risalire anche le colline più ripide di Daxam.
Non
si accorse nemmeno che era quasi ora di pranzo finché Kara non
bussò alla sua porta. Si alzò ed andò ad aprire
squadrando la Kryptoniana con fare scettico* Guarda
chi ha deciso di ritornare oggi. *
Le disse facendola entrare. Una volta chiusa la porta, Lena si voltò
verso la ragazza e la guardò con sguardo arrabbiato* Non
è stato carino quello che hai fatto oggi sai? Cosa avevi che
ti ha fatto fuggire con la coda tra le gambe come un Wlok impaurito?*
Le chiese mostrando lo sguardo più austero che riusciva ad
avere.*
Kara: *andò
in agitazione e si morse le labbra, abbassando lo sguardo quando
incrociò i suoi occhi così intransigenti. Avrebbe
dovuto immaginare la sua accoglienza dopo quello che aveva fatto
stamattina.* M-mi...
mi dispiace. Era solo un sogno e mi sono agitata per nulla come
un'immatura. Mi dispiace di averti fatta preoccupare e mi rendo conto
che sono sembrata una stupida e sono anche scappata dai miei doveri
di schiava verso i tuoi confronti. Se vorrai punirmi, accetterò
in silenzio. *si
torturò le dita, mentre pronunciava quelle parole e aspettò
una sentenza da parte di Lena.*
Lena:
*la guardò scettica*solo
un sogno mh? *non
si bevve la sua scusa, un sogno non agitava così. Era
dannatamente curiosa e avrebbe indagato. - non
adesso. -
pensò. Erano in ritardo per il pranzo* Va
bene. Potevi dirmelo prima senza scappare. Ora andiamo. *
E senza dire altro si avviò con Kara al seguito. Una volta a
pranzo notò che Mon-El non era presente. Si accomodò al
suo solito posto e fece segno a Kara di non muoversi. * Madre.
Felice di rivederti.*
Disse sorridendo a Rhea. La donna le sorrise.* Come
mai oggi Mon-El non ci delizia della sua presenza? *
Domandò allora.
Rhea
prese un sorso di vino facendo segno agli schiavi di iniziare a
portare loro il cibo* È
impegnato a scegliere le decorazioni per la festa.*
Lena ebbe un lampo* giusto,
madre. Tra dodici giorni ricade l'anniversario della vostra ascesa al
trono.*
Rispose allora Lena.* Proporrei
un brindisi al vostro regno duraturo. Kryptoniana, riempi il
bicchiere della tua regina. *
urlò a Kara.
Una
volta che i bicchieri furono riempiti Lena alzò il suo verso
quello di Rhea * A
voi madre, che siete una guida per il popolo di Daxam. Con il
migliore augurio che questo regno continui ad essere prospero come è
stato fin ora. *
Le disse. Sapeva che non erano le parole esatte. Sapeva che il regno
era stato prospero solo grazie al defunto Re ma voleva tenere quieta
la regina.
Dopo
aver brindato iniziarono a pranzare discutendo di fatti notevolmente
più leggeri finché non fu il momento di
andare.* Madre, *Disse
allora Lena. * Oggi
ho intenzione di allontanarmi da castello per andare a caccia, se la
cosa non vi reca disturbo. *Le
disse. Rhea acconsentì e Lena sorrise.
Si
congedò dalla donna con un bacio sulla guancia e andò
via seguita da Kara.
Ripercossero
l'intero corridoio prima di fermarsi. * Non
andremo a caccia, voglio portarti in un luogo più isolato per
gli allenamenti. Le voci iniziano a correre e far sapere che sto
allenando una Kryptoniana alla nobile arte della spada non è
quello che voglio. *Le
disse. La guardò e notò lo sguardo inquieto della
ragazza. *Ok tu hai
qualcosa che non va. Non ho mai visto quello sguardo così
nervoso. Hai paura che ti faccia del male? *
rise alla sua stessa battuta. * Perché
non mi servirebbe andare così lontano per quello sai?
Kara:
*Fu sollevata che Mon-El per una volta non ci fosse e si
tranquillizzò. Fece tutto il possibile per far andare bene il
pranzo, anche se parlare di quanto Rhea fosse una guida per il suo
popolo, le diede un bel po' fastidio. Era completamente falso sotto
ogni punto di vista e purtroppo non poteva aprire bocca, anche se
aveva validi argomenti per farlo. Si sorprese quando Lena disse che
voleva andare a caccia e inclinò la testa.
Finito
il pranzo, seguì Lena verso l'ala del palazzo dove era la sua
stanza. Ascoltò le sue parole e scosse la testa per
negazione* Certo
che no. Non è per quello che sono nervosa. Stavo pensando ad
una cosa che è successa oggi a colazione. *si
guardò intorno per vedere se ci fossero guardie* forse
è meglio entrare in stanza. *Le
disse e Lena annuì. Appena furono nella sua stanza, continuò
il discorso* Vael
ha chiesto a me e Lys si soccorrere una schiava. Penso sia ovvio di
chi sto parlando. Lena... non posso descriverti come l'ha
ridotta *commentò
con voce triste e gli occhi umidi* Prima
di pranzo sono andata a vedere in che condizione stava. Era in stato
di shock. Penso sia stato per la discussione di ieri e ti chiederei
gentilmente se potessi evitare di farlo arrabbiare. Per quanto sia
soddisfacente per te.
Lena:
*strinse i pugni* Quel
bastardo*
Digrignò i denti.* Perché
deve prendersela sempre con le schiave che non possono controbattere?
Perché deve fare così? *
Afferrò Kara per la spalla.* Perché
farle del male? Non ha senso! Può prenderla comunque senza
ridurla in quello stato. *
Il volto divenne rosso di rabbia. Lasciò Kara prima di farle
del male. * E
si vanta anche delle cose che fa.*
Batté la mano sul tavolo.* Quel
maledetto. *
Urlò piena di rabbia. Sapere cosa aveva fatto alla giovane
ragazza la fece innervosire incredibilmente.* Non
può continuare così. Deve essere fermato. *Si
lasciò andare, esausta dalla situazione e stanca di dover
mantenere la facciata di donna dura e fredda. Si lasciò andare
e pianse le lacrime che, fino ad allora non aveva ancora versato a
causa del nervoso e dell'impossibilità di contrastare quel
bamboccio così viziato.*
Kara: *sgranò
gli occhi per la reazione di Lena. Aveva iniziato a scuoterla,
sfogandosi con lei, finché non la lasciò andare. Quante
volte la principessa continuava a tenere tutto dentro di sé
fino a scoppiare. Kara si rese conto che effettivamente, Lena era
emotivamente a pezzi nell'aver dovuto sopportare per anni, senza la
possibilità di poter fare veramente qualcosa. Si avvicinò
a lei con dovuta calma e la avvolse in un abbraccio silenzioso,
cercando di farla stare bene. Accarezzò la sua schiena per
tranquillizzarla, ma non le veniva nulla in mente da dire in quel
momento. Avrebbe voluto dirle che un giorno sarebbe stata lei la
regina, avrebbe voluto dirle che insieme gliel'avrebbero fatta
pagare, ma infondo a lei non piaceva mentire. La strinse un po' di
più, dandole un piccolo bacio sul capo* Andiamo
via dal castello per un po'? Prendo qualcosa da Krex e stiamo fino a
tardi fuori, così cambiamo un po' aria.
Lena:
*Seguì il consiglio di Kara ed insieme a lei decise di
andare via dal castello. Voleva vedere la ragazza ma sospettava che,
se Mon-El si fosse accorto di lei, avrebbe picchiato la giovane senza
motivo. Per questo motivo si trattenne e decise di uscire da
palazzo.*
Va
a prendere del cibo da Krex mentre io mi cambio. Non posso allenarmi
con questi vestiti*
Disse istruendo Kara. Si cambiò abbastanza velocemente e
attese che la ragazza si presentasse. Annuì quando lei bussò
con un cesto ricco di cibo.
Andarono
direttamente nelle stalle e Lena fece cenno allo stalliere di
preparare la sua Wlok.
Era
un esemplare unico. Alta, slanciata e nera, Nixx era più
grande dei normali Wlok. Era una femmina possente e dannatamente
indomabile. Ricordò con nostalgia il giorno in cui Lar Grand
la portò alle stalle per scegliere la sua cavalcatura. Lo
stalliere gliela sconsigliò ma Lena si sentì
immediatamente legata a quella cucciola completamente nera. Ricordò
di essersi rovinata gomiti e ginocchia nelle numerose cadute dal
dorso di quel cucciolo indomabile.
Ricordò
la soddisfazione nel cavalcarla la prima volta.
Nixx
era indomabile ma fedele, non si era lasciata calvalcare da nessun
altro oltre che da lei.
Si
avvicinò alla sua folta criniera bianca e l'accarezzò
con un sorriso.* Ehy
cucciolona! *
Le disse prendendo dalle mani dello stalliere una zolletta di
zucchero e dandola all'animale.
Mise
una mano sul lungo muso allungato e rise al verso dell'animale, quasi
un misto tra un ululato e una fusa. Posò una mano dietro
l'orecchio allungato dell'animale coccolandolo con carezze scherzose.
Pian
piano fece segno a Kara di avvicinarsi* Nixx,
la vedi? E' Kara. Oggi ho bisogno che cavalchi con noi. Puoi farlo
vero?*
Si rivolse poi verso Kara* Dalle
una zolletta di zucchero. Mano aperta verso l'alto.*
La istruì.
Kara
eseguì il gesto anche se leggermente spaventata e Nixx mangiò
felicemente dalle mani di Kara.* Benissimo.
Kara*
Si rivolse verso la ragazza reprimendo un sorriso nel vederla
completamente persa nell'osservare Nixx.* Sali
sul suo dorso. Non ti disarcionerà, so quando è agitata
ed ora non lo è.*
Kara eseguì il movimento, aiutata anche dallo stalliere.
Una
volta che fu tutto in posizione Lena diede un'ultima coccola al Wlok
prima di salire anch'essa sul suo dorso. Si sedette dietro Kara
prendendo le redini dell'animale.
Così
facendo circondò Kara con le sue braccia e si poggiò
completamente a lei per riuscire a superare la leggera differenza
d'altezza. Poggiò il mento sulla spalla destra di Kara e diede
una scossa all'animale che iniziò a muoversi* Afferra
la sua criniera senza tirare per mantenere l'equilibrio ok?*
Le disse avviandosi verso l'uscita del castello.*
Kara:
*Visto che Lena già aveva il suo cambio per la giornata di
allenamento, Kara prima di andare da Krex, passò per vedere le
condizioni della ragazza. Il dottore le aveva fatto portare del cibo
per il pranzo e un'altra schiava la stava aiutando a mangiare. In
effetti non sembrava in vena di farlo e Kara purtroppo non aveva
troppo tempo per fermarsi. Avrebbe voluto parlarle e magari la
mattina seguente sarebbe stato perfetto. Decise di andare a pranzare
velocemente anche lei, ma non vide Lys. Forse era impegnata per i
vestiti della festa, così andò diretta da Krex e si
fece riempire il cesto con tantissime cose.
Quando
finalmente furono alla stalla, Kara come al solito fu riempita da
qualche cucciolo di Wlok e tenne il cesto in alto in modo da non far
mangiare nulla. Per fortuna erano già sazi, infatti la maggior
parte stava ancora mangiando e non fu come la prima volta. Quando
vide il Wlok personale di Lena, spalancò la bocca. Era la
prima volta che aveva a che fare con un Wlok adulto e sembrava anche
più alto degli altri. Era affascinata e terrorizzata
contemporaneamente, perché era una creatura di una bellezza
devastante. Si avvicinò a Nixx con timore e sorrise, dandole
la zolletta. Diede il cesto a Lena e salì sul dorso
dell'animale, guardando a terra.* Wow,
è altissimo. *commentò,
e Lena le ridiede il cesto. Lo appoggiò in mezzo alle sue
gambe e sperò vivamente di non farlo cadere durante la
traversata, o almeno di non cadere lei.
Lena
salì dietro di lei e Kara fu completamente circondata dalle
sue braccia. Era una bella sensazione e sorrise, perché si
sentiva abbastanza protetta, finché Nixx non iniziò a
camminare. Lena la tenne stretta e Kara seguì il suo
consiglio, posando entrambe le mani sulla criniera del wlok per
tenersi in equilibrio e fece leva con gli avambracci sul cesto per
tenerlo fermo. Il sole era abbastanza forte a quell'ora e Lena teneva
la strada lungo un sentiero vicino l'ombra di alcuni alberi e fu un
sollievo per Kara che non era abituata a quel clima. Ci mise un po'
ad abituarsi al dondolio dei passi di Nixx, che faceva premere e
strofinare il corpo di Lena contro la sua schiena. In realtà
non si abituò per niente a quest'ultima cosa ed era certa che
quel calore che sentiva provenire dal suo interno, di certo non era
colpa di Rao. Arrossì terribilmente, mentre alcune immagini
del sogno che aveva fatto quella sera, ritornarono a vagare nella sua
testa e prese un gran respiro per darsi una calmata.
Cavalcarono
per un po', finché la zona non si fece più fitta di
verde e a Kara sembrò un miracolo. Erano piante esotiche che
crescevano fra la sabbia, ma di certo doveva esserci dell'acqua
vicino. Infatti colse anche alcune che avevano della frutta
selvatica.* Oooh,
quella è commestibile? *chiese
a Lena, indicando quella frutta verde e rigonfia che grondava da una
pianta alta* Però
è troppo in alto... Mmnh *mugugnò
lamentosamente. Sembrava esser ritornata la kryptoniana dei primi
giorni.*
Lena: Io
non lo farei se fossi in te*Lena
sorrise mentre si inclinava in avanti per tenere meglio le redini di
Nixx.* Provocano
spasmi all'intestino.*Rise
mentre continuava a cavalcare verso l'oasi. Non era poi così
lontana come ricordava. Aveva bisogno di un posto isolato dove
allenare Kara. Le voci iniziavano a girare e ben presto avrebbe
dovuto dare spiegazioni a Rhea. Vide lo specchio d'acqua tirò
le redini della sua cavalcatura per farla rallentare.* Buona
Nixx. Rallenta brava* La
posizione in cui era la costrinse a sussurrare le parole direttamente
nell'orecchio di Kara. Una volta giunta smontò dalla sua
posizione ed aiutò Kara a fare lo stesso. Legò Nixx
all'ombra e le diede una zolletta di zucchero.* Brava
ragazza. *
rise mentre l'animale le leccò il viso contenta.
Diede
un'ultima carezza sulla testa del suo destriero e si allontanò
verso Kara. Prese un panno e si asciugò la guancia prima di
rivolgersi a lei.* Da
oggi ci alleneremo qui. Poggia tutto sotto quell'albero e mettiti in
posizione. *
attese che Kara seguisse i suoi ordini e si mise in posizione anche
lei. * Gli
allenamenti di oggi saranno sul corpo a corpo. Pronta? Attaccarmi. *
le disse. Vide Kara attaccarla e, con un gesto fluido la fece
cadere.* Questa
tecnica è utile contro gli avversari veloci. Hai visto la
mano? Riproviamo, più lentamente questa volta. *
Disse. Ripeté il movimento causando, come risultato, una nuova
caduta di Kara.*
Kara: *scoppiò
a ridere quando ebbe quella rivelazione da Lena.* Be',
per fortuna che non sono facili da prendere allora. *commentò,
mentre Lena rideva con lei. La voce lieve sussurrata al suo orecchio
come una cosa abituale, provocò un brivido a Kara, finché
Lena non scese da Nixx. Vide a poca distanza da loro, la linea
d'acqua che doveva essere l'oasi e si allungò di più
con la testa per scorgerla meglio. Magari durante la pausa, avrebbe
chiesto a Lena di andare ad esplorare in giro, perché non
vedeva l'ora di farlo. Nixx era molto alta e sicuramente Kara
riusciva a cogliere più aspetti del paesaggio intorno a lei da
quella altezza, ma purtroppo doveva scendere. Si fece aiutare da Lena
e sgranchì un po' le gambe* Auch...
non sono abituata a tenerle in questo modo per così tanto
tempo. *commentò,
riferendosi al fatto che si sentisse lievemente indolenzita. Seguì
gli ordini di Lena, sistemando tutto sotto l'albero che le aveva
indicato e saltellò per riscaldare i muscoli e si mise in
posizione. Provò ad attaccare Lena, ma fece un capitombolo a
terra* Maledizione. *Commentò.
Per fortuna era caduta sul fianco buono. Si rialzò e riprovò,
studiando i movimenti di Lena questa volta. Infatti essendo lenta, la
caduta fu quasi "delicata" se era possibile definirla in
quel modo. Provarono per un po' e Lena iniziò a dirle frasi di
incoraggiamento o era solo provocazione?* Dai,
fammi vedere cosa sai fare! *le
disse e Kara non poté che fare qualcosa, non che avesse
propriamente voluto fare quello, ma quando Lena le rifece la presa,
nella caduta mise un piede dietro alla caviglia di Lena, facendole
perdere l'equilibrio e trovandosela addosso l'una sopra l'altra.*
Lena:
*Non aveva considerato di perdere l'equilibrio quando Kara le mise il
piede dietro la caviglia. Si ritrovò quindi sopra di lei e
un'idea malsana le venne in mente.
Appuntò
le braccia di Kara sopra la sua testa, bloccandole con una mano, e si
avvicinò pericolosamente al suo volto* Non
stare mai sotto l'avversario, in una battaglia saresti già
morta.*
Le disse con voce bassa e seria.* Adesso,
visto che ho l'intero potere... Raccontami del tuo sogno di questa
mattina. Eri troppo spaventata per aver fatto un normale sogno.*
Così dicendo bloccò sul nascere ogni tentativo che Kara
stava facendo per divincolarsi* Quindi...*Sollevò
il sopracciglio destro* Sto
aspettando Kara. Che cosa hai sognato?*
Concluse per darle la spinta di parlare*
Kara: *Non
si aspettò di certo una piega del genere. Stava cercando di
divincolarsi, ma fu presa sostanzialmente alla sprovvista dalle sue
mani. Ormai era bloccata sotto il corpo di Lena e deglutì
rumorosamente a causa della sua vicinanza. -Per
Rao...-
pensò, mentre teneva lo sguardo fisso su quegli occhi
penetranti che tanto apprezzava. Alla sua domanda, cercò di
divincolarsi, ma fu inutile. Il cuore ormai andava a mille e i
pensieri iniziarono ad essere offuscati, mentre Lena continuava a
incitarla per rispondere. Abbassò lo sguardo dai suoi occhi
alle sue labbra, Come al solito, stava lievemente sorridendo
godendosi quel potere che aveva sulla kryptoniana.* Ho
sognato... H-ho sognato questo *le
rispose Kara, mostrandoglielo. Alzò la testa di poco, il
giusto per chiudere le distanze e posare le labbra sulle sue in un
gesto timido e timoroso, quasi come una carezza. Kara non sapeva bene
cosa avrebbe comportato ciò, forse aveva solo voluto seguire
il suo cuore per una volta tanto.*
Lena:
*Sgranò gli occhi alla mossa della ragazza. Sentì la
morbidezza delle labbra di Kara sulle sue. Erano dolci e timide
mentre sfioravano le sue.
Kara
l'aveva baciata. Per Valor, Kara l'aveva baciata e le stava piacendo.
Lasciò la presa sulle sue mani e pose la mano sul suo volto
ricambiando il bacio felicemente finché non si rese conto di
quello che stava facendo. Non doveva ricascarci. Kara non poteva
diventare solo un'altra vittima della sua eterna lotta con Mon-El. Si
allontanò di colpo mettendosi seduta.* No.*
Disse sgranando gli occhi.* Non
posso.*
Ripeté quasi inquieta.* Non
possiamo Kara.*
A
queste parole si alzò e si diresse verso Nixx. *Dobbiamo
andare. Torniamo a palazzo. *Senza
dire altro si preparò per tornare nella sicurezza della sua
stanza. Evitò di guardare Kara negli occhi, conscia che
sarebbe crollata non appena si fosse specchiata nei suoi occhi
azzurri*
Kara: *chiuse
gli occhi e sentì le sue labbra muoversi contro le sue, mentre
la sua mano si posò sulla sua guancia. Kara stava per
stringerla fra le sue braccia, ma come quando si svegliò dal
sogno, Lena le scivolò tra le dita. Riaprì gli occhi
confusa e cercò di capire cosa non andasse. E per la prima
volta, la realtà che aveva dimenticato per un attimo, le
crollò addosso di colpo. Lei era una schiava e non solo, una
kryptoniana per giunta. Non aveva di certo argomenti vincenti per
convincerla del contrario. La seguì con lo sguardo e ormai
sembrava pronta per andare via. Avrebbe voluto rimanere di più
lontana dal palazzo e da quei problemi, ma come al solito aveva
rovinato tutto. Si mise in piedi, scuotendo i vestiti dalla sabbia e
si avvicinò a Nixx, affiancando Lena. Diede una piccola
carezza al wlok, prima di salire sul suo dorso e riprendere il cesto
non toccato dalle mani della principessa. Salita anche Lena, si
rimisero in marcia per il ritorno. Durante la traversata, Kara pensò
a quello che era successo e gli occhi le si riempirono di lacrime e
non poté evitare di farle scendere lungo le sue guance e farle
cadere una dopo l'altra. Per quanto Lena non potesse vederla, il
corpo di Kara su attraversato da piccoli tremori. Per lei, per Kara
era stato il suo primo bacio e se glielo aveva concesso, era solo per
agognare quella felicità che non poteva avere. Sentiva quel
dolore opprimere il suo petto e per la prima volta comprendeva parole
che aveva letto e al quale non era riuscita a dare significato.*
Lena:
*Osservò le spalle di Kara scuotersi per il pianto. Avrebbe
davvero voluto solo confortarla e dirle che le cose sarebbero andate
bene ma non poteva. Non doveva lasciarsi andare. Kara sarebbe andata
via su Krypton e lei sarebbe rimasta sola. Inoltre non voleva
attirare l'attenzione del principe e sarebbe stato difficile. Non
poteva mettere in pericolo la vita di Kara. Non poteva permetterselo
dopo Eliza. Nel più completo silenzio arrivarono a palazzo.
Lasciò Nixx nella stalla e si diresse direttamente nella sua
stanza senza controllare se Kara fosse dietro di lei o meno. Quando
fu vicina alla sua stanza si voltò vedendola pochi passi
indietro.* Desidero
restare sola Kara. Ho... *
Dei, faceva male vedere quello sguardo su quel volto in genere
sorridente e felice* Ho
bisogno di pensare. Puoi tenerti il cestino se vuoi.*
Le disse cercando di darle almeno un modo per sorridere. Di sicuro
Kara l'avrebbe apprezzato più di lei.* Mi
dispiace per oggi. Non è così che deve andare.*
Fece per metterle una mano sulla guancia ma si fermò. Non
doveva lasciarsi andare.* A
domani Kara. *
Le disse ritirandosi nella sua stanza.
Come
poteva provare questi sentimenti per una Kryptoniana? Perché
si era affezionata a lei ben sapendo che non ci sarebbe stato futuro
per loro? Decise di evitare Kara. Forse era l'unico modo per
sopprimere la voglia costante di baciarla.*
Kara:
*lei e Lena non spiccicarono una parola da quando erano salite su
Nixx. Kara scese dal wlok quando arrivarono al castello, gli occhi un
po' arrossati per via del pianto, mentre alcuni cuccioli girarono
intorno alle sue gambe, uggiolando in cerca di attenzione. Kara non
poté evitare di sorridere almeno a loro e di accarezzarli,
mentre Lena sistemava Nixx nel suo box. Le furono un po' di
consolazione, erano talmente teneri e non evitarono di leccarle le
mani e di guardarla con sguardo preoccupato, come se sentissero il
suo malumore. Lena uscì dalla stanza senza spiccicare una
parola e Kara si chiese se era la cosa giusta in quel caso seguirla,
ovvero compiere il suo dovere da schiava oppure no. Ma infondo era
quello che era... quindi per quanto avesse voluto restare da sola a
pensare al suo rifiuto e a tutto quello che era successo, decise di
seguirla. Arrivate davanti alla porta, Lena si voltò e Kara
annuì a quello che le disse. Serrò le labbra e deglutì,
mentre incombeva di nuovo su di lei quella sensazione di
malessere. Quando la salutò, ritirandosi nella sua stanza,
Kara non le rivolse una singola parola, neanche il saluto. Aveva
talmente paura di singhiozzare e mostrarsi pateticamente a lei in
quelle condizioni, era l'ultima cosa che voleva fare. Di certo non
voleva farla sentire in colpa per la decisione che il buon senso le
aveva fatto prendere. Si ritirò nella sua stanza e
per la prima volta da quando era arrivata a Daxam, perse l'appetito.
Abbandonò il cestino sul comodino che affiancava il letto
nuovo che aveva preso al mercato e da lì prese solo
dell'acqua. Ne bevve un po', prima di rannicchiarsi e inondare il suo
viso di lacrime. Ormai era da sola e poté liberamente tirare
fuori tutto quello che stava provando, finché la stanchezza
non la portò presto ad addormentarsi. Non sapeva quanto
avesse dormito e si svegliò a causa di un rumore che disturbò
le sue orecchie. Mugugnò qualcosa, appena si accorse che
qualcuno stava bussando alla sua porta. Pregò fortemente che
non fosse nessuno di pericoloso, per esempio Mon-El. Ma infondo se
fosse stato lui, avrebbe bussato? Era Lena? E se fosse stata lei,
forse... forse aveva cambiato idea? Kara si alzò
subito dal letto e andò ad aprire la porta con un nuovo
entusiasmo, finché non vide chi era ad aver bussato. Il
sorriso si inclinò all'ingiù e Lys la guardò
malissimo* Non
sembri neanche un po' felice di vedermi *Kara
si buttò letteralmente tra le sue braccia e la strinse forte,
mentre Lys fu presa alla sprovvista e entrò in stanza,
chiudendosi la porta alle spalle* Kara...
piccolo cucciolo di Wlok, che è successo? *domandò
Lys preoccupata, mentre le accarezzava il capo e ogni tanto le dava
dei piccoli baci.* Adesso
ci sediamo e ne parliamo va bene? Mi hai fatta preoccupare
tantissimo. Non sei venuta a mangiare e non ci sentiamo da
stamattina, pensavo ti fosse successo qualcosa di grave. *Kara
annuì e andarono a sedersi, così Lys le prese la mano,
stringendogliela e Kara cercò di parlare, però non ci
riusciva, così Lys iniziò a strofinare la mano dietro
la sua schiena per calmarla. Aveva colto i suoi occhi arrossati e
quel faccino triste le spezzò il cuore. Le diede il tempo di
respirare e aspettò finché Kara non si sentì
pronta.*
H-Ho
fatto una stupidata... *deglutì
e si inumidì le labbra secche con l'acqua che Lys le passò
dal suo comodino.* Io
non ho pensato alle conseguenze. Ci stavamo allenando... Oggi mi ha
portata in un posto diverso per farlo. Mi ha detto che dovevamo
allontanarci dal castello in modo da non farci vedere perché
le voci potevano iniziare a girare. Le ho chiesto di addestrarmi per
riuscire almeno a difendermi da Mon-El nei peggiori dei casi,
soprattutto senza una spada. E in poche parole, dopo una presa, sono
caduta e l'ho tirata con me. Lei mi ha bloccata e mi ha di nuovo
chiesto del sogno e io non ho più resistito e l'ho baciata.
*Lys ascoltò il suo racconto e quando arrivò alla fine,
osservò sorpresa Kara. Di certo non aspettava da lei la prima
mossa e mai avrebbe puntato su questo. Non commentò perché
non voleva bloccare il suo racconto* All'inizio
ha anche ricambiato, ma poi si è alzata e ha detto che non
poteva... che non potevamo. Per Rao, mi sono sentita una stupida.
Avrei dovuto pensarci prima. E' ovvio che la principessa non può
stare con una schiava, una schiava kryptoniana! E adesso ho paura che
non vorrà più avermi e... *un
singhiozzo incondizionato interruppe il flusso di parole e Lys la
attirò a sé, facendola sfogare in un abbraccio. Aveva
combinato lei un guaio ad aver omesso qualcosa di così
importante. E doveva dirglielo perché in questo modo Kara
poteva capire* Kara
non ti ho detto una cosa l'altra volta. *la
bionda si incuriosì e alzò il capo per guardare il viso
dell'amica* Eliza
era molto importante per Lena. Troppo. Hanno avuto una relazione
sentimentalmente romantica e quando Mon-El ha fatto quel che ha
fatto, Lena ha sofferto più di chiunque altro, persino più
di me. Questo è un altro motivo per cui non può, non
soltanto perché sei una kryptoniana. Lena non vuole più
soffrire in quel modo. *la
bionda rimuginò su quello che Lys le disse e prese un altro
sorso d'acqua. In quel momento tutto assunse ancora di più
senso. Come quel libro che Lena le aveva detto di non toccare, forse
conteneva qualcosa di Eliza.* ma
lei sa che è viva, no? Non dovrebbe comunque essere felice in
parte, perché adesso è al sicuro? *le
chiese e Lys aggrottò la fronte in modo strano, formando delle
rughette e non rispose* Lys?...
Sei seria? Non glielo hai detto?! *si
affrettò a tapparle la bocca* Shhh!
Non gridare. No, non gliel'ho detto per ovvie ragioni. Che adesso ti
dirò solo se prometti di non inveire. *e
Kara roteò gli occhi al cielo, per poi mugugnare un verso di
affermazione. Lys lasciò andare la presa sulla sua
bocca* Allora,
non gliel'ho detto perché volevo proteggere Eliza. I reali non
possono lasciare il loro territorio senza scorta e sai anche te che
non ci vuole niente per corrompere una guardia. In molti al palazzo
cercano favori dal principe. E se la principessa fosse andata a
trovare Eliza, se Mon-El avesse saputo, pensi che non sarebbe andato
lì? Ho detto alla famiglia che la ospita che tutto sarebbe
andato per il meglio, che non avrebbe creato problemi. Non potevo
rischiare, sia per Eliza che per loro. Ma anche per la principessa,
se la voce fosse arrivata alla regina? No, ho avuto e ho ancora le
mie valide ragioni e se tornassi indietro prenderei le stesse
decisioni. *Kara
comprese il suo discorso e le rispose* Ma
non penso che Lena farebbe una cosa del genere *e
Lys sorrise falsamente* Kara,
io non mi fido di nessuno. Non è per la fiducia che sono
ancora viva. E' una lezione che ho imparato col tempo e so che vedi
la principessa in modo differente dal mio e per carità, so che
lei è buona, ma no. L'impulsività fa fare cose che non
dovresti fare e tu lo sai bene. Magari adesso la prenderebbe
diversamente e probabilmente si arrabbierà anche con me, ma
non per questo glielo direi. Non ho certezza *
- * Ma tu
l'hai salvata. Dovrebbe essertene solo grata. E per quanto tu non mi
abbia detto queste cose, voglio farti sapere che sei la persona
migliore che io conosca.
*Lys guardò Kara e non poté che sorriderle
sinceramente* Ti
odio così tanto Kara... *le
disse* come fai ad essere così maledettamente dolce. *e
kara arricciò il naso e indicò il comodino dove c'era
il cesto* E
dimenticavo una cosa del racconto. Mi ha lasciato il cesto come
regalo di "consolazione". Vorrei non toccarlo ma... *un
ruggito provenì dal suo stomaco* Seriamente
non hai mangiato? Chi sei tu, dove è finita la mia
kryptoniana? *Kara
ridacchiò per la prima volta e si allungò a prendere il
cesto.* A
proposito di Eliza, non ci sono novità? *chiese
con genuina curiorisà* No,
in realtà due mesi fa inviai una lettera e ogni volta che sono
andata a controllare, non ho mai ricevuto la sua risposta. Le poche
cose che so di lei, le ho sapute da un tizio che lavora al ranch.
Ogni tanto viene in città per fare rifornimento e barattare
qualcosa. *fece
una smorfia.* Da
quand'è che non controlli? *
- * Da una
settimana. *
- * Allora in
questi giorni, magari domani, va e fammi sapere, no? *Lys
guardò Kara in modo strano* Ma
da quand'è che sei così impicciona? *
- * Ho avuto
una buona insegnante*
rispose Kara allusivamente e Lys le diede un colpetto sul
braccio. Prese le cose dal cesto, mangiarono insieme mentre ogni
tanto Lys diceva qualche sua stupidata solo per vederla ridere. Senza
di lei non avrebbe saputo come sarebbe riuscita a reggere*
Lena:
*Si buttò fittamente nello studio del progetto. Doveva tenere
la mente occupata prima che sfociasse di nuovo nel pensiero di
Kara. Perché aveva dovuto stuzzicarla così
tanto da farla arrivare a compiere un gesto impulsivo? Cosa sarebbe
successo se qualcuno le avesse viste? Kara sarebbe
sicuramente morta e lei punita per aver fraternizzato con il nemico.
Kara doveva essere la sua schiava, non una sua pari. Ma non poteva,
non poteva trattarla come tale. In cuor suo sapeva che Kara non
sarebbe mai stata niente di meno di una persona importante. Le
piacevano i suoi sorrisi, i suoi occhi, il suo carattere dolce e
comprensivo. Adorava il suo modo di fare giocherellone e dolce.
Voleva proteggerla sempre e comunque. Infine amava il suo corpo
tonico e allenato. Aveva sognato più volte di passare la bocca
su quel ventre così piatto e, ora che poteva averlo, era
fuggita con la coda tra le gambe. * Sei
un'idiota Lena. *
si disse. Decise di non scendere quel giorno e si preparò
direttamente per andare a letto. Dovette fermarsi quando sentì
bussare alla sua porta. La aprì leggermente trovando uno
schiavo che le porse una lettera. La prese e si rintanò nella
sua stanza. Osservò il sigillo e sorrise, le aveva
risposto.* Cara
principessa Lena.*
lesse ad alta voce* la
tua lettera mi ha resa così felice. Se per te va bene desidero
giungere a palazzo per la festa che si terrà tra due
settimane. Non vedo l'ora di rivederti e di ascoltare quello che hai
da dire. Con
i miei migliori auguri. Vir
For.
* Lena abbracciò la lettera, l'umore leggermente
risollevato all'idea che la sua migliore amica l'avrebbe raggiunta di
lì a poco. Almeno la giornata non era stata tutta da
buttare. Si sedette alla sua scrivania e scrisse una
risposta alla ragazza tutta agitata dicendole che non vedeva l'ora di
rivederla. Chiamò uno schiavo e gli chiese di consegnare la
lettera con urgenza. Magari con l'aiuto di Vir sarebbe riuscita a
venire a capo a questa situazione. Si poggiò sul
letto sperando di addormentarsi quando sentì un rumore
attutito di risate. Kara stava ridendo? Ma con chi? L'aveva già
dimenticata? Con questi pensieri si addormentò*
Kara:
*dopo la cena con Lys, Kara decise di andare con lei a posare il
cesto in cucina e prendere qualcosa per cambiarsi. In effetti non
poteva restare con quei vestiti addosso per tutta la notte. Prese
quello che doveva e dopo un'altra chiacchierata con Lys, arrivò
il momento di andare via prima che fosse troppo tardi. Ritornò
nella sua stanza, ma prima di entrare, ripensò a Lena,
guardando la porta della sua camera. Si chiese cosa stesse facendo,
come si sentisse e se fosse il caso di bussare per darle la
buonanotte. Alla fine non fece niente di quello che aveva
pensato e lasciò perdere tutto, rientrando nella sua camera.
La giornata era stata stancante per entrambe e si disse che era
meglio dormirci su. Ripensò alla discussione che aveva avuto
con Lys. Da un lato avrebbe voluto dirlo a Lena per alleviare il
dolore del suo passato, dall'altro se l'avesse fatto, avrebbe tradito
la fiducia di Lys. -Perché
deve essere sempre tutto così difficile-
pensò dopo esserci cambiata e rimessa sul letto. Si chiese
anche se i giorni a seguire Lena l'avrebbe trattata in modo
differente. Con mille pensieri nella testa, nonostante era riuscita a
dormire qualche ora prima, continuava a sentire le palpebre pesanti,
che tendevano a chiudersi. Sconfitta, si rannicchiò da un lato
e cadde in un sonno profondo con troppe domande e nessuna risposta.*
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