Occhi verdi

di Fanta Gaia
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La mattina dopo la giornata invio come sempre si alzarono e si prepararono scesero a fare colazione ed Albus le tenne la mano per tutta la colazione, Minerva non gli rivolse mai lo sguardo ma tenne stretta la sua mano, non faceva che guardare pomora già le sembra raggiante come se dalle sera prima fosse passata un eternità ed in un certo senso era cosi, la sera prima della vita di Minerva qualcosa era cambiato. Minerva fece le sue lezioni della mattina e dopo mentre erano a pranzo quando fini di mangiare si avvicinò ad Albus dicendogli che dovevano parlare. Minerva andò nella stanza che condividevano non voleva che tutti i vecchi presidi assistettero alla sua vita privata quindi preferiva discutere li, Albus arrivo qualche minuto più tardi Minerva era seduta a letto lui si avvicinò e gli prese la mano, Minerva lo guardo per un secondo prima di tornare a fissare il vuoto << non possiamo continuare a girarci in torno >> Albus le strinse la mano, per farle capire che non si doveva preoccupare, Minerva riprese la parola << quando mi hai sposato lo sapevi benissimo che noi non avremmo mai potuto avere una famiglia, sapevi che io non ti avrei mai potuto dare un figlio, ed io so quanto tu voglia avere un figlio ma quando mi hai chiesto di sposarmi lo sapevi quindi... >> Albus vide che Delle lacrime le stavano rigando il volto, senza lasciarle la mano con l'altra la fece voltare e le asciugo le lacrime << si io sapevo che tu non mi avresti potuto dare un figlio che fosse un miscuglio tra noi due ma non mi importava e non mi importa ci sono altre centinaia di modi per avere dei figli ma non c'è nessun altro con cui io voglia trascorrere la mia vita, ti amo capito >> Albus la bacio e poi la tenne stretta tra le braccia. Minerva era contenta di aver esposto le sue preoccupazioni ad Albus e si senti più leggera, era così bello avere qualcuno che la comprendesse senza fare il minimo sforzo. Il ventre di pomora lievitava davanti agli occhi di Minerva che comunque era un po' gelosa, ma contenta per la sua amica, e quando pomora le chiese di fare da madrina al piccolo lei accetto senza pensarci nenache un istante, io giorno del parto Minerva dopo i genitori di là prima a tenere in braccio il piccolo Max, era un bambino sinaptico e dai primi istanti di vita manifesto la magia. Erano passati pocchi mesi dalla nascita del piccolo Max quando Minerva chiese ad Albus mentre erano a letto dopo aver fatto l'amore Albus la teneva tra le braccia, << voglio un figlio >> Albus la guardo incuriosito << si ne abbino parlato e so di non potertene dare uno ma potremmo adottarlo e dare una casa è tutto l'amore che abbiamo da offrire, ci sono tanti bambini che non vogliono altro che due genitori e noi potremmo esserlo, ti prego non guardarmi così facendomi sembrare pazza e di qualcosa >> Albus la strinse a se << va bene e non mi sembri pazza mi sembri bellissima, allora come vuoi fare? >> << Prima di tutto dobbiamo iniziare a riempire carte e sta una cosa lunga quindi probabilmente dovremo iniziare il prima possibile >> << mi sembra che tu abbia già previsto tutto >> << io voglio avere una famiglia con te, e non mi interessa cosa bisognerà fare sono pronta a tutto per te >> << ti amo >> << anch'io >> si addormentarono. Il mattino dopo Minerva si alzò presto ed andò dritta in biblioteca salutando Albus con un bacio, prese tutto i libri che riguardavano l'adorazione e per l'ora di pranzo aveva praticamente imparato tutto quello che c'era da sapere, aveva mandato una decina di gufi ai vari uffici per prendere gli appuntamenti, era estasiata all'idea di e addottare un bambino o una bambina. Minerva aveva preparato tutto fa restava da decidere solo i dettagli con Albus, appena rientro lo blocco sulla porta riempiendolo di domande, Albus inizialmente ti sopraffatto da Minerva ma poi riuscì a capire cosa lei cercava di dirgli, << Minerva tranquilla ancora non hai ricevuto conferma per gli appuntamenti quindi penso che questo domanda puoi farmele con più calma >> Minerva se la prese per un istante sembrava che Albus non fosse entusiasta nenache la metà di lei, fece un profondo respiro << cosa c'è hai cambiato idea? >> << No non ho cambiato idea ma voglio che non ti illuda sarà una cosa lunga di solito ci vogliono anni prima di riuscire anche solo a vedere un bambino e non voglio che tu ci rimanga male >> << prima di tutto io so tutto, e poi potremmo usare il tuo nome influente e le mie conoscenze >>. Non so se ci sta piacendo questa storia ma avresti tanti bei colpì di scena spero che qualcuno la recensisca




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