Orme

di Oducchan
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Note:
Giusto un mesetto fa ho finito (FINALMENTE) di leggere Inuyasha, e l'ho amato da morire. Volevo scrivere qualcosa sulla cosa che mi ha affascinato di più, che è il rapporto tra inuyasha e Sesshomaru, ma in realtà non sapevo dove volevo andare a parare. Quindi mi dispiace per lo scarso risultato.
 

Orme
A volte è quella scintilla che vede brillare per un istante nei suoi occhi. A volte una rapida zaffata di odore, il suo odore, che gli pizzica indiscreta il naso sensibile. A volte è il fruscio cadenzato dei suoi passi, seguito da quello più morbido della sua moko-moko. Kagome l’ha chiamato istinto, Sango preferisci fare discorsi sulla profondità di certi legami, a Miroku piace mettersi in bocca parole senza senso su richiami ancestrali. Inuyasha non sa darvi un nome, ma sa che quando Sesshomaru è nei dintorni, è come se tutta la sua attenzione, tutto il suo stesso essere, finisse per rivolgersi a lui e a lui soltanto. È irresistibile, e inevitabile, e impossibile opporvisi.
Quello che Inuyasha non pare notare, ma che più passa il tempo e più i suoi amici umani se ne rendono conto, è che questo magnetismo non è a senso unico. Che lo sguardo di Sesshomaru si addensa sempre di qualcosa di impronunciabile, quando si posa sulle pieghe rosse del kimono di suo fratello; che le sue narici fremono quando captano quell’odore che professano di non poter tollerare; che le sue orecchie si tendono a cogliere ogni sfumatura della sua voce. E a volte si chiedono cosa possa succedere, il giorno in cui si ritroveranno, finalmente, così attratti l’uno dall’altro da collidere insieme. 




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