La tragica fine di un riccio

di Fede883
(/viewuser.php?uid=783479)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Mi trovo qui al ciglio della strada, è notte e non vedo niente, ho freddo, la mia pelle è spessa ma sento l'aria che mi arriva addosso e il freddo è davvero tremendo, sto vagando ormai da ore in questo bosco e non riesco a trovare la via di casa... Mi sono perso e non so dove mi trovo, sto girando alla ricerca di un posto che non riesco a trovare, ormai ho paura di essermi smarrito ma devo pensare che posso ritornare a casa. Continuo a camminare, sono piccolo e non posso andare molto veloce ma appena sento un pericolo provo a correre via, in questo bosco vivono molti animali che mi potrebbero uccidere da un momento all'altro senza alcuna difficoltà eppure ancora nessuno mi ha attaccato, spero di riuscire a restare incolume fino alla mia tana.... E' quello che desidero almeno. Cammino, cammino lungo la mia strada, non manca tanto a casa anche se posso affermare di aver smarrito la via, ho tanta paura perchè se non riesco a ritornare a casa non so più dove andare ma devo essere speranzoso e pensare che riuscirò a fare ritorno a casa, non posso pensare che andrà male e sono sicuro che riuscirò a tornare a casa sano e salvo. Ero uscito dalla tana per cercare del cibo, sono appena uscito dal letargo e come ogni riccio ho molta fame, il letargo ha ancora i suoi effetti su di me in effetti sono un pò confuso ma ho continuato a cercare cibo lungo la mia strada, qualcosa ho trovato, sopratutto tanti insetti che sono il mio cibo preferito, nonostante io sia un riccio riesco a catturare parecchie prede e mi sorprende vedere come posso essere un perfetto predatore nonostante le mie ridotte dimensioni ma alla fine non bisogna mai giudicare niente dalle dimensioni e così ho trovato molto cibo e ho bevuto ad una piccolo fiume dove non ho trovato nessun altro animale ma non vi nascondo che durante la mia ricerca ho temuto per la mia vita visto che qui ci sono molti uccelli rapaci e altri predatori che vorrebbero fare di un me un socculento boccone. Ora mi sono perso e non so se arriverò alla mia tana, la speranza è che io riesca ad arrivarci e così cammino lentamente facendomi largo in mezzo a questi immensi alberi che sovrastano il bosco, sento dei rumori accanto a me, potrei nascondermi e chiuedermi a palla ma rallenterei il mio ritorno a casa e non mi va personalmente di farlo, so che posso arrivarci senza nascondermi da niente e da nessuno, non ho paura nemmeno di morire.
Cammino tantissimo, le mie piccole zampette sono stanche e stremate e vorrei riposarmi perchè la stanchezza inizia ad essere tanta, ho paura che possa addormentarmi da qualche parto ma adesso non è ora di dormire.... Devo continuare a camminare senza fermarmi. Finalmente riesco a trovare un piccolo spiraglio di luce che riesco a intravedere da lontano, decido di seguirla e andare avanti, chissà magari quella è la direzione giusta in cui andare, le foglie e gli alberi diventano sempre di meno e io so che sono vicino a qualcosa e cammino lentamente con il cuore che va a mille.... Ovviamente ho paura, non so cosa troverò seguendo quella luce che adesso mi arriva dritto negli occhi accecandomi ma devo scoprirlo perchè magari è una scorciatoia che mi porta alla mia tana dove potrò finalmente riposare, pensavo che dopo il letargo potevo avere energie infinite eppure soltanto ora mi accorgo che non è così.

Arrivo finalmente davanti alla luce e davanti a me vedo una strada con degli stani oggetti colorati che passano veloci, alcuni vanno più piano degli altri ma sono sempre molto veloci tanto che inizio a spaventarmi, non so cosa fare arrivato qui, potrei attraversare questa strada ma so che posso rischiare seriamente la vita, ne vale davvero la pena? So che forse non ho altre speranze perchè se non attraversasi rischierei di continuare a vagare per questo bosco per ore e con il rischio che un predatore prima o poi mi possa davvero far diventare il suo pranzo e la sua cena..... Sono davanti ad un grande bivio mentre io sono solo un piccolo riccio e l'indecisione e l'insicurezza è tanta è così appoggio la prima zampa sull'asfalto e inizio ad attraversare, sembra che vada tutto bene ma all'improvviso davanti a me vedo un enorme sagoma che mi sta per travolgere, ripenso alla mia decisione e forse so che non avrei avuto speranze, volendo o no sarei morto comunque, vorrei muovermi e andarmene ma questo oggetto è troppo veloce e l'unica cosa che riesco a fare e chiudermi a palla come faccio sempre quando avverto un  potenziale pericolo.... Purtroppo questa volta mi servirà a poco.
L'impatto è devastante, di me rimane poco o niente, il mio piccolo corpicino va in pezzi, l'impatto è devastante.... Per fortuna in corpo ho ancora qualche energie e provo a dirigermi di nuovo verso il bosco. Dietro di me vedo una lunga scia di sangue e mi trascino sempre con meno forza e non riesco a ritornare sull'erba, che disdetta uscire dal letargo e morire ma almeno ora posso rivedere tanti miei amici che forse sono morti nello stesso identico modo, sputo del sangue per terra, mi accascio, gli occhi iniziano a farsi pesanti, non ho paura di morire, il sangue si fa sempre più fitto e denso e le mie zampe ormai non riescono più a sollevare il mio piccolo e gracile corpo che adesso è martoriato in modo fatale, chiudo gli occhi e mi lascio andare...... Adesso finalmente posso riposarmi, adesso è proprio arrivata l'ora di dormire.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3711528