IL SEGNO DEL DESTINO
Il calar della sera, la luce fioca delle candele disegna spettri dai contorni sinuosi, la veglia
incomincia, tra le foglie il vento respira suoni antichi di vergini oscure, di sacri rituali di
sacerdotesse inviolate.
Il libro della vita riverso nel tepore di una notte remota, il sapiente scruta l'eterno
divenire, la coltre di nebbia si rischiara, tutto è compiuto, e la vergine mormora parole di Uomo,
trapassa i bagliori del tempo e giunge da te che lontano mi osservi.
Vagiti della vita giungono a me che riversa nello scibile cerco la Luce.
Una folata sfiora le pagine del tempo imperituro, il fuoco palpitante, passi decisi e leggeri sfiorano
la via che percorrerò, perchè sei l'Essenza.
Segni antichi penetrano il mio corpo, forme perfette a scandagliare la mia vita, l'eterno libro scorre e
sono l'infinito. |