Forse...Noi?

di _Crizia_
(/viewuser.php?uid=191161)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Forse...Noi?
                                    
Quella notte
l'incontro con il destino.
Un saluto.
Due parole.
La richiesta di un ballo
che un tempo non accettai.
 
Ma quella notte
un'altra me
stava sorgendo.
Ero sicura che ci fosse.
Dove, non sapevo.
Tu mi hai aiutata
a tirarla fuori.
 
Dopo quei goffi passi
eravamo vicini,
troppo,
come mai prima.
E io ancora fuggivo
il tuo sguardo.
Forse perché avendomi sempre capita
pensavo potessi vederlo
nei miei occhi.
 
Oppure pensavo
di non riuscire più a trattenermi
dal mentirti. Io.
 
L'atmosfera stava cambiando,
i suoni più ovattati,
le persone intorno dissolvendosi.
 
E io avevo preso finalmente
la decisione
di dirtelo. Io.
 
Infischiandomene del Poi,
godendomi il Presente
alleggerendomi il Cuore.
 
Ma tu
mi hai sorpresa. Tu.
E io
mi sono sorpresa. Io.
 
Ancor di più
quando ti ho risposto
subito,
forse altrettanto intensamente.
Sei stato il primo. Tu.
 
Lungo.
Caldo.
Umido.
Un po' pungente al sapore.
Lenta battaglia pacifica.
 
Mi ha un po' ricordato
le sfide
che a scuola facevamo
a chi ne sapeva di più.
Tutto il nostro passato
insieme
è lì, in quell'attimo. Noi.
 
Però quel sapore era il segno
del tuo divertimento per quella notte.
Ma chissà cosa e quanto
avevi bevuto.
 
Trasportata in quel sogno reale,
neanche mi accorgevo dell'aria
che mi toglievi. Tu.
 
Incredula
Frastornata
Completamente assorbita da te.
 
Le mani ormai allacciate,
altre parole sui tempi andati.
Cercavi un riparo. Tu.
Ti seguivo. Io.
 
Perché dopo tutto questo tempo
per me sei... Sempre
 
E lì, su quelle scalette,
dietro un semplice e scalcinato muro
è successo di nuovo.
 
Stavolta le tue mani
mi cingevano
e si abbassavano
fino a cercare e a stringere
la carne.
 
Le mie non sapevo dove fossero,
sei diventato più malizioso
e le hai guidate
sul tuo corpo,
facendomi scoprire di te
ciò che tu volevi.
 
La salita
fu l'anticipazione
dell'ascesa al piacere.
 
Su quel pianerottolo
ci siamo scoperti
per la prima volta.
Uomo. Tu.
Donna. Io.
Almeno nel rapporto fra Noi.
 
Riconoscermi nelle tue parole
Riscoprirmi facendomi scoprire da te
Respiri corti
Parole zittite e richiuse sulle labbra
Suoni bagnati
Pensieri accantonati
 
Caldo umido
e freddo polveroso.
Gocce salate.
Nulla mi spaventa,
spavalderia o beata incoscienza?
Forse solo il desiderio
di una nuova stella.
Nella bolla
un solo duo. Tu ed Io.
Duo unico. Noi.
 
Ma ecco il sapore acre
di chi se ne va via.
Malinconica dolcezza.
Gioia accesa
che scema,
si fa ripensamento.
Una sola notte.
E niente più.
 
Anche se
il senso di te non so...
Chissà se di nuovo
la realtà supererà il sogno.
Ma di nuovo ci sarà?
Chi lo sa?
 
Almeno un tuo dono
forse inconsapevole
sarà per me una nuova memoria.
 
Noi?
Tu.
Io.
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3712385