Il ciondolo a forma di gatto

di Little_Rock_Angel5
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Il ciondolo a forma di gatto

Il bicchiere minacciava di caderle; la folla, che la costringeva spiaccicata al muro, era un insieme di corpi viscidi e ammassati: nessuno di loro sembrava un essere umano, ormai.
Con lo sguardo cercò disperatamente la sua amica, ma la musica assordante le faceva girare la testa e incrociare gli occhi.
La sua amica, come no.

Lorna era l’amore della sua vita; ma, nonostante il fatto che vivesse con lei e ci facesse occasionalmente sesso, le sembrava tremendamente lontana, a volte era come se non si conoscessero.
Nicole si sentiva morire dentro di abbandono, di invidia e di stanchezza; lei la desiderava molto di più di così, nonostante l’avesse già. È vero, ci sono abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di ogni uomo, ma non l’avidità di ogni uomo. L’avidità. Che brutta parola; si può venir considerati avidi d’amore?

La confusione la stava soffocando, le doleva tremendamente la testa; voleva soltanto tornare a casa, a casa loro, e stare con lei, e non doverla dividere con nessuno.
Ogni cosa di lei era bella, persino la collana col ciondolo a forma di gatto che sobbalzava sul suo petto quando facevano sesso; ricordò che una volta le aveva detto che fosse ridicola, per bambini, ma non è vero, non lo pensava davvero: lei pensava solo che fosse bellissima, come tutto il resto. Casa loro era un palazzo e Nicky aveva soltanto bisogno che lei fosse la sua regina.

Quando erano arrivate al locale, Lorna si era subito persa nella folla in compagnia di qualche sconosciuto: pensare a un uomo, o tanti uomini, che la toccavano la mandava in tilt. Con una forza che le sembrò sovraumana riuscì ad uscire da quella latrina alcolica e si ritrovò in strada, aggrappata ad un lampione per evitare di cadere a terra e finire investita.
In una macchina parcheggiata non molto lontano una coppia stava decisamente dando spettacolo: lui aveva la fronte corrucciata, lei urlava.
Per un momento, a Nicky sembrò che la ragazza nuda in macchina fosse Lorna; cercò di mettere meglio a fuoco, ma la sbornia non glielo permetteva.
- Ah, continua, ti prego! – diceva in continuazione la donna, come se il fatto che fosse ubriaca le facesse dimenticare di poter essere sentita.
A Nicky venne da ridere, poi da piangere e poi di nuovo da ridere; anche Lorna gridava un sacco. Era una principessa del cuscino molto rumorosa.
Le risate si spensero quando vide un affarino che faceva su e giù sul seno di lei: il ciondolo di una collana. Il ciglio della strada ribollì di vomito neanche fosse acido: era scossa dal ribrezzo.
Subito dopo, si sentì afferrare per le spalle e venne costretta a mettersi dritta, una figura esile e bassina e femminile sembrava guardarla preoccupata. Le disse qualcosa e le indicò delle cose con le mani, ma Nicky non riuscì a distinguere nulla se non, per suo grande conforto, una collana col ciondolo a forma di gatto.




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