Tutta una vita

di Caramell_
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Riuscirai sempre a trovarmi nelle tue parole, è là che vivrò.
Dal film: Storia di una ladra di libri

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 III

 
 
 

 
 
 

 
1)
John dice che Dean è un piccolo guerriero. Mormora – Diventerai forte – e poi – il tuo papà lo è. Fortissimo, davvero  – la sua faccia è tutta rossa, gonfia e lucida – Verrai con me. Sarai tutto quello che io non sono stato e farai le cose che io non ho fatto. Ti faccio un uomo. Uno di quelli veri. Dammi tempo, bambino. Mi renderai fiero di te – e Dean gorgoglia, stretto stretto nelle coperte, il suo nasino all’insù, tutte quelle lentiggini. Acconsente, ignaro, a qualcosa di più grande di lui.
 

 
 
 
2)
Castiel dice – T’amerò, Dean.
Come meglio potrò.
 
 
 
 

3)
Castiel passa un sacco di tempo con Dean. È inevitabile, dopotutto. Dean gli accarezza le guance, la bocca, prova ad infilargli un dito in un occhio, ridacchia quando ci riesce. E Castiel impara da lui come da nessun altro. E bacia Dean sul naso, tra il solco morbido degli occhi, sulle ciglia e sulle palpebre, ai lati del viso, sulle orecchie. E la sua pelle morbida si riempie di macchioline scure, centinaia di lucciole gli fioriscono addosso e Castiel se lo stringe alla pancia, sullo stomaco. Il mio cuore, si dice, il mio cuore, adesso, non è solo mio.
 
 
 

4)
Il profumo di Dean gli si infila nel naso. È così denso che pare avere un corpo tutto suo. Lo segue anche fra le nuvole, lassù, in Paradiso. Gabriel si allunga su di lui, lo ricopre di cielo. Mormora – L’hai baciato
Castiel sorride – Sì, un sacco di volte
Poi Gabriel si appoggia alla sua schiena, chiede – Da quando sei così felice? – e Castiel ha gli occhi che brillano, dice – Da Dean
 
 

 
 
5)
Dean non parla ancora. Rumoreggia e gorgoglia, ma Mary pensa (e già da un po’) sia ora che spiccichi la sua prima parola. Schiude la bocca lentamente, scandisce – Ma-mma, ma-mma – ed è come quando Dean ha imparato a camminare, lo chiama tesoro, lo riempie d’amore. John è più brusco, pressante – È un Winchester, non c’è niente che non sappia fare – a Dean però non importa niente di quello che loro vogliono. Lascia a John una scia umidiccia sul collo e batte le mani, tutto storto, euforico.
Castiel gli circonda il corpicino con le ali. Non visto, se lo posiziona tra le costole, al sicuro.
A chi importa delle parole, di tutto. Dean è un cosino rosa tutto stropicciato e Castiel l’adora anche se non sa parlare.
 
 
 
 

6)
Quando rimangono soli, al buio, Castiel veglia su di lui.
Mormora il suo nome fino a che non s’addormenta.
 
 

 
 
7)
Dean è appiccicato al seno di sua madre quando succede; dischiude la sua piccola bocca rosa, con le dita raggiunge le scapole sporgenti di Mary. Si impiglia fra i fili biondi dei suoi capelli. Smozzica e si mangia una lettera, due. Ha gli occhi tutti spalancati, liquidi e morbidi – Ean – pigola tutto contento – Ean – e Castiel, di fronte a lui, sorride.
 
 
 

 
8)
A John Winchester piace bere. È una cosa che dice spesso – Sono finite le birre – e poi a Mary – Va’ a comprarle
È da lui che Castiel impara tutto quello che c’è da sapere sull’alcool (Sei così stupida, donna, così stupida. Non ci metto niente a sparire. Non te lo faccio più vedere)
Balthazar ha le ali che fremono, dice – Sta’ attento – ma Castiel è pronto a tutto, e non ha paura di niente. Bacia le mani di Dean, le dita, la pancia. Beve la sua risata e mangia dai suoi occhi.
Pensa – Che ci provi
Pensa – Sono qui

 


 




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