capitolo 9
Ciao a tutte scusate il ritardo ma ho avuto problemi di salute e nn sono riuscita a finirlo prima .
Spero che l'attessa nn sia stata deludente con questo capitolo scusate
se ci sarano erori ma lo voluto finire anche se ancora ora nn sto bene
percio scusate in anticippo e spero vi piace.
Grazie a chi sta seguendo la mia storia ora vi lascio al capitolo buona lettura.
Capitolo 9
Com'era normale ai tropici la sera calava subito, e Edward alla
luce delle laterne vide gli occhi di Isabella cambiare, erano
bellissimi ed esprimevano passione, e speranza e aspettativa per quella
sera , e c'era anche un pizzico di timidezza, e un fuoco che bruciava
dentro di lei.
Le intenzioni di Edward quando aveva pensato di portare la moglie su
quell' Isola erano chiare ma poi quando aveva visto la vulnerabilita che
gli aveva letto negli occhi all'aeroporto lo aveva fatto sentire
in colpa,cosi Edward penso il Pavilion, cosi lei avrebbe avuto tutto il tempo .
Per tutto il viaggio Edward era stato gentile, garbato non aveva
forzato la moglie a fare niente voleva che fosse Isabella a fare il
primo passo quando si sarebbe sentita pronta.
Edward si sopresse della richiesta della moglie capi che il momento era arrivato Isabella era inbarazzo e disse.
- Voglio dire se non è un problema.-
Davanti alloro c'era uno spettacolo bellissimo con il tramondo era il momento perfetto.
- Non è mai un problema baciare una bella donna- gli disse
Edward mentre gli toglieva il bicchiere dalle mani e lo appogiava sul
tavolo .
Poi lentamente gli prendeva il viso con ,le mani e la guardò
negli occhi ed erano bellissimi poi gli guardò le labbra che
erano appena socchiuse e li trovo invitanti.
Edward si chino a baciarla e Isabella sapeva di vino e miele e la sua
bocca rispecchiavano a pieno la sua natura , erano una sfida vivente e
subito dopo un concentrato di innocente .
Isabella rispose al bacio con foga copiave quello che faceva lui ,
possibile che gli altri nn gli avessero insegnato niente,non che gli
dispiacesse a lui anzi penso che gli avrebbe insegnato tutto lui.
Isabella alzo le mani per afferrargli la camicia, Edward in quel
momento senti i suoi seni premere sul suo torace, ne ricordò la
cosistenza e il sapore quando erano sotto la doccia.
Si allontano con il respiro affanato la presse per mano e disse .
-Vieni.-
Per spostarsi nella camera da letto, che era bellissima con quelle
pareti di vetro che si vedeva la foresta che li circondava, Edward
inizio a spogliare Isabella lentamente, finche lei nn resto nuda
davanti di lui che inizio a baciala,aveva lo sguardò che gli
vibrava passione e desiderio di lei Edward continuava a baciarla
dolcemente che contratava il modo paleso con il fuoco che gli divambava
negli occhi, si spogliò pure lui e adaggio delicatamente
Isabella su letto , la bacio e le presse le mani e li porto sopra la
testa di lei e con l'altra continuava ad accarezzarla dolcemente.
Ovunque lui la toccase ho la baciase le sembro che la pelle andava a
fuoco ogni cellula del suo corpo pulsava di nuova vita e il cuore
batteva all'impazzata.
Isabella pensò che tutto quanto vi era stato negato e trattenuto
nella vita, fino a quel momento,di colpo si gonfio di gioia quando
Edward le lascio le mani e lei finalmente era libera
di poterlo accarezzare, la sua pelle era come seta sotto le
dita di lei, era calda di passione e lucida di sudore, fremente di
vita, in quel momento Isabella capi che era pronta e gli disse.
-Ti voglio .-
Ed era vero lo voleva subito e con tutta se stessa.
-Anch'io ti voglio- le disse Edward con la voce roca.
Il desiderio fu più forte della paura di deluderlo,e quando lui
le scostò le gambe le gli si offrì, quasi con impazienza,
Edward non smise di baciala nemmeno quando, si abbassò per
entrare in lei.
Non desiderava nient'altro che sentirlo dentro di lei, pensò
Isabella solo cosi si sarebbe sentita finalmente felice,un'improvivisa
fitta di dolore le strappò un gemito, poi finalmente, lo senti
muoversi dentro di sè e si abbandonò alle mille, emozioni
e senzazioni che quella nuova esperienza stava risvegliando in lei, il
piacere che inizio era per lei magnifico, poi la pelle di Edward lucida
di sudore, brillava sotto i raggi della luna entrava dalle vetrate,
seguendo l'istindo Isabella si adeguò al ritmo di quella danza
inebriante e sconosciuta e sempre più rapida e concitata, finche
non ci fu un'esplosione incadescente, che le travolse la mente e il
corpo.
Non passo molto che lo segui anche Isabella lo senti pulsare dentro di
sè, e poi crollore, esausto, con la fronte sulla spalla.
Quando Isabella apri gli occhi si meraviglio che nella stanza era tutto
come prima :la vetrata il pavimento in legno, il letto , eppure
qualcosa era combiato dentro di lei era una persona totalmente diversa
ora, Edward le carezzo la spalla e si lascio cadere di finco a lei
facendola salire sopra di lui.
-Hai fame, adesso.-
-Da morire - le disse lei.
Lui rise e fece per alzarsi quando qualcosa nel letto attiro la sua
attenzione anche nella penombra riusci a vedere una macchia rossa.
Le aveva mentito pensò lui.
-Avevi detto che sarebbe durato una settimana- la riprovero Edward.
Lei lo guardò e disse.
-Infatti, ma so che può succedere quando.-
Isabella non trovava le parole giuste come dirgli che era vergine ma nn
c'è ne fu bisogno perchè lo vide irrigidirsi e assumere
una espessione attonita.
-Vuoi dire.-
Edward alzo gli occhi al cielo.
-Diavolo perchè non me l'hai detto?-
-Tu non me l'hai chiesto- rispose lei sforzandosi di sorridere, per allegerire quella situazione.
Edward la guardò arrabiato.
- In ogni caso, ha qualche importanza, adesso?-
Isabella si sposto di lato e in quel momento voleva solo sparire.
Lui battè la mano sul materasso e poi impreco in italiano, poi guardò la moglie con dolcezza e l'abbraccio.
-Ti ho fatto male?-
-No- disse lei ma vide che lui non gli credete e aggiunse.
-Be' solo un attimo.-
-Avresti dovuto dirmelo, avrei cercato di fare più piano.-
Isabella gli prese la mano e disse.
-Non c'e n'era bisogno ti volevo.-
Edward la guardo e poi gli accarezzo il viso, e la bacio teneramente
poi si alzò e la presse in braccio lei gli chiese - doccia?-
mentre Edward si allontanava dal letto e la portava con se.
Edward guardo la moglie e rise di quella risata ricca e profonda che la faceva fremere dentro.
- Non ancora, per il momento, pensavo alla piscina.-
Si avvicino alla piscina e si immerse con lei in braccio la lascio
galleggiare sull'acqua, Isabella in un primo momento si irriggidi
ma poi si lasci andare, come se fosse naturale per lei trovarsi li,
immersa in quel paradiso tropicale.
- Proprio come una sirena- disse guardandola .
- C'è un'affinità speciale, tra te e l'acqua.-
Edward raggiunse sua moglie la bacio con dolcezza le labbra e lei si
senti fremere di nuovo, era pronta a ricominciare il gioco e Edward lo
capi.
Uscirono dalla piscina e si stesero sul letto di asciugamani, lui
ricomincio a baciarle il collo, e poi il seno, avertiva la sua
eccitazione crescere, insieme alla propria, scese più
giù, le bacio il vendre piatto e andò a cercare con le
dita , il punto per la carezza più intima e audace.
- Ti faccio male.-
Lei rispose no, anzi si lascio sfuggire un gemito di piacere quando lui
si abbassò con la testa tra le sue gambe, e baciandola in modo
che non aveva mai immaginato possibile.
Senti il respiro fermarsi in gola, e il piacere salire lento, poi
Edward si sollevò sopra di lei e ancora una volta la riempi di
sè poche inesorabile spinte, e l'universo esplose attorno a
loro, in una miriade di scintille.
Restarono sdraiati vicini, ad ascoltare i rumori della foresta nella
notte tropicale, Isabella si ritrovo a pensare alla sua nuova vita
vicino a Edward Cullen, quella notte era diventta sua moglie a tutti
gli effetti ed lui era un amante magnifico, anche con una giovanne donna
in esperta come lei e pensò che non sarebbe stato dificile dividere il
letto con lui.
Il giorno seguente Edward fece portare un cestino da picnic per
il pranzo,e costeggiarono l'isola con una barca fino ad arrivare a una spiaggia
deserta,la sabbia era candida e il cielo azzurro che sempra finto .
Fecero una nuotata ne le acque cristaline, e poi pranzarano a base di sashimi,
pollo al coriandolo e champagne, sotto un grande obrellone a spicchi
bianchi e blu sul limite della spiaggia , e poi fecero l'amore sotto
una palma, e poi sfiniti crollaronoi, abbracciati.
Erano in vacanza a lei non capitava da secoli e forse nemmeno a
lui immerso nel suo lavoro, pero non e stato difficile staccare la
spina, chissà perchè, d'un trato la Maisons Swan sembravano a Isabella un ricordo secondario.
Poi Edward si alzo sui gomiti e chiese a Isabella.
- Com'è morta tua madre?-
Lei lo guardò e rispose.
- Non lo so, di preciso.-
Edward la guardò e lei si mise a pancia in giù, mise le dita nella sabbia.
- Lo so che è strano- disse - ma io avevo solo nove anni e
sapevo che non stava bene da tempo. Lei e mio padre non erano felici
insieme. Poi una notte, li ho sentiti gridare, molto forte.-
Rimasse in silenzio per un po mentre stava rivivendo la scena.
- Li avevo già sentiti altre volte, certo di solito, la mamma
supplicava , e poi mio padre andava in collera e alzava la voce, e
allora lei piangeva. Ma quella volta era diverso, io ero terrorizzata.-
Isabella giocava con la sabbia .
- In ogni caso, il giorno dopo lei cercò di farla finita,
nessuno mi ha mai detto di precisione i dettagli, forse per
proteggermi, venne un'ambulanza, per trasportarla in ospedale e io ero
convinta che comunque si sarebbe ripresa, che sarebbe stata di nuovo
bene.-
Isabella smisse di giocare con la sabbia e guardò il marito .
- Me l'avevano detto, che sarebbe stata bene, e invece mentivano, mia
madre non è mai tornata. Non ho avuto la possibilità di
salutarla per un'ultima volta, e nemmeno permesso di parlare di lei.-
Edward la strinse a se e disse.
-Eravate piccole.-
- Si, forse almeno io me la posso ricordare, le gemelle , invece
avevano quattro anni e ricordano solo le governanti che abbiamo avuto
dopo.-
Isabella sospirò, e assaporo quel abbraccio che gli aveva dato il marito .
Isabella aveva imparato uan lezione dalla madre.
Mai donare il proprio cuore, a nessuno, e ci era riuscita benissimo prima di incontrare Edward.
Piano piano Edward avevafatto abbassare la bariera che Isabellasi era costruita
per protegersi, infatti lei aveva smesso di odiarlo, di sicuro lei
desiderava il suo corpo e la sua presenza e vicinanza.
Isabella si giro sulla schiena e cerco di pensare a altro.
- Dimmi qualcosa dei tuoi genitori,sono dispiaciuti perchè non sono potuti venire a Sydney per il matrimonio?-
- Si ma non è stato proprio possibile, per le condizioni di mio padre.-
Anche Edward si straio accando a Isabella.
- Ti ho già detto che è stato operato e sottoposto a un
primo ciclo di chemioterapia, sembra che vada tutto bene.-
Si fermo un attimo e poi disse.
- Comunque non vedono l'ora di conoscere chi mi ha fatto mettere la testa apposto, a dicembre festeggerano le nozze d' argendo.-
- Venticinque anni insieme- Edward guardò Isabella che disse.
- Non riesco a credere che una coppia possa restare cosi a lungo,
felicemente, insieme di sicuro deve esserci un buona dose di amore.-
Edward si alzo.
- E chi lo sa.-
Rimase un po in silenzio poi guardò la moglie e disse.
- Credo sia ora di andare.-
Raccolse i pezzi sparsi del cestino.
Durante il viaggio di ritorno nessuno parlo ma Isabella pensava se
erano state le sue parole a fargli cambiare umore all'improvviso.
Erano andati a cena e Edward era di nuovo rilassato , presero
ostriche,molluschi gratinati e scampi, il tutto annaffiato da un attimo
Sauvignon bianco australiano.
Rimasero qualche altro giorno sull'isola domenticandosi del resto dle
mondo l'ultima sera cenarono, e subito dopo fecero una passeggiatta al
chiaro di luna lungo la spiaggia quando tornarono al Pavilion fecero
una doccia pregustando la notte di passione , Edward in bagno
fini di asciugarsi e Isabella lo aspettava sul letto lui usci dal bagno
e si direse nell'armadio e tiro fuori un paio di box aderenti neri di
seta e li infillo Isabella lo guardava e pensò che aveva un fondo
schiena da paura era cosi sex si senti morire.
- Perchè te li sei messo.- domando la moglie.
Edward si avvicino a Isabella e disse .
- Mi sembra di ricordare che ti piacciono gli uomini con la biancheria adosso- disse lui .
Isabella lo guardò e disse.
- Credo di avere cambiato idea- e lo attiro adosso di se.
Isabella si sveglio l'ultimo giorno e guardò suo marito che ancora
dormiva beato vicino di lei e pensò che non eral' uomo che immagginava
ripenso alle notti da favola e giornate perfeti senza litigare ,
infatti aveva pensato che fra loro poteva anche funzionare , ma poi
ripensava che la notte di nozze Edward l'aveva passata con un altra
donna, e lei agli occhi del marito era quella che doveva dargli un
erede.
Isabella cerco di non piangere perchè lei non amava Edward
qualsiasi cosa facese con le altre non la sfiorava e nemenno spezzarle
il cuore, quindi doveva accontentarssi di quello che gli aveva fatto
scoprire sull'isola, le notti di erotismo che gli aveva fatto conoscere
sarebbero rimaste nella sua mente.
Isabella dopo essere tornati dal viaggio dopo due settimane si trovo
chiusa in bagno con un test di gravidanza perchè pensava fosse
incinta ma il test era negativo, lei pensò pero che si sentiva diversa
che nn poteva essere perchè il ciclo non gli arrivava e poi pensò
che poteva essere lo stress di tutto quello che era successo negli
ultimi tempi.
Isabella pensò chissà come l'avrebbe pressa Edward, sarebbe rimasto
deluso e se per caso ci sarebbero stati problemi se non avrebbe potuto
avere figli, poteva succedere certe volte.
Butto il bastoncino del test e si guardò allo specchio e pensò
che fino a qualche settimana fa a l'idea di dare un figlio a Edward le
semprava odiosa, e ora era chiusa in bagno con il fiato sospeso per una
linea blu che non appariva.
Isabella era cambiata molto di quando avesse creduto possibile, e pure
dallo specchio non sembrava, era stato il marito a cambiarla e non solo
da come faceva l'amore, che non aveva perso neanche un briciolo di
intesità.
Lavorare con Edward Cullen l'aveva aiutata a conoscerlo meglio
perchè era un imprenditore esperto, attento e sicuro di
sè, capace di prendere decisioni rapidi, di formulare progetti e
di portarli a termine con efficacia e determinazione,la campagna
pubblicitaria era partita e stava
portanto i suoi frutti a entrambi gli alberghi.
Isabella pensò che la scelta di rivolgersi a lui nel salvare le Maison Swan si era rivelata vincente .
I dipendenti della Cullens lo
consideravano troppo esigente ma lo rispetavano e lei doveva
ammetere che in fondo cominciava a rispettarlo anche lei giorno dopo
giorno un po di più, anche lui era diverso dove era finito il
playboy che Isabella aveva immagginato all'inizio e non capiva dove
fosero finite tutte le sue donne lei sperava che lui non aspettava che
lei fose incinta per rivederle Isabella si augurava proprio di no , non
che fosse preparata.
Pero ora più che mai nn sopportava che Edward dividese il tempo
tra lei e le altre donne, e francammente era stata un'illusa a pensare
che lo avrebbe potuto sopportarlo.
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