Fanfiction
partecipante alla “Yuri &
Yaoi's Week” indetta dal Fairy Piece
Titolo
capitolo: Scappatella in
biblioteca
Coppia:
ShachiXPenguin
-Ci
beccano, ci beccano...- Penguin, a
queste parole, sbuffò di nuovo.
-Ti
ho detto di piantarla di dire così!
Fidati di me: non ci scopriranno.- Penguin, alunno Corvonero del
quinto anno, era riuscito a convincere Shachi, alunno Tassorosso del
quarto anno, a fare una scappatella notturna in biblioteca, visto
che, durante il giorno, non avevano mai il tempo per incontrarsi: tra
le lezioni, le partite e gli incontri con gli amici non avevano mai
trovato un momento di intimità. Quella mattina, durante la
pausa
pranzo, Penguin si era diretto dal Tassorosso e gli aveva comunicato
la sua decisione riguardo alla notte. Quindi ora si ritrovavano a
vagare per i corridoi sotto al mantello dell'invisibilità
(gentilmente prestato da Trafalgar Law, alunno Corvonero del settimo
anno) per cercare di rifugiarsi in biblioteca. Finalmente, dopo
un'ora a girovagare senza sosta, riuscirono ad arrivare davanti alle
porte dell'aula.Entrarono dentro e Penguin si occupò di
silenziare
l'intera bblioteca con un incantesimo silenziatore, cosa che Shachi
non riusciva ancora a fare. Poi, con un sorriso malizioso, si
girò
verso il suo ragazzo.
-Allora,
dove eravamo rimasti?
Continuarono
così per settimane, fino
a che non arrivarono al cosiddetto “punto di rottura di una
coppia”. Shachi aveva terminato la lezione di erbologia che
aveva
in comune con i Serpeverde e si stava dirigendo nel suo dormitorio
insieme a Trafalgar Lamy e Tony Tony Chopper, i suoi due migliori
amici.
-Chopper,
come sempre sei stato
bravissimo! Io non sarei mai riuscita a rispondere alle domande del
professor Akainu!- esclamò Lamy sorridente. Il ragazzo in
questione
arrossì.
-Oh
beh, non era poi così
difficile...- cercò di giustificarsi il piccoletto, ma fu
interrotto
da Shachi.
-Non
dire scemenze, io non sarei
riuscito a...- il Tassorosso si bloccò di colpo, puntando lo
sguardo
verso qualcosa. Lamy e Chopper, tentando di capire cosa fosse
successo, rivolsero gli occhi verso lo stesso punto che stava
guardando Shachi, rimanendo pietrificati: poco più in
là, Penguin
era intento a baciare Baby 5, Serpeverde del sesto anno. Non appena
si separarono, come se avesse sentito la sua presenza, Penguin si
girò verso il gruppo di Tassorosso, sgranando gli occhi non
appena
li inchiodò in quelli del suo “un tempo”
fidanzato, che erano
già piene di lacrime. Shachi si girò per
andarsene.
-Aspetta!
Shachi!- i tentativi di
chiamarlo furono inutili. Ormai se ne era andato.
Erano
passati due mesi dalla rottura di
Penguin con Shachi. Due mesi in cui il giovane Tassorosso non aveva
voluto assolutamente saperne niente del Corvonero. Una notte, non
riuscendo a dormire, si alzò dal letto e, cercando di non
svegliare
i compagni di stanza, indossò la divisa e uscì
dal dormitorio,
dirigendosi verso il luogo che, per lui, era diventato sacro.
Arrivato in biblioteca, cercò di rilassarsi, quando
sentì dei
lamenti provenire da uno degli scaffali. Intimorito, si diresse verso
il reparto dedicato alle creature magiche e si sorprese nel trovare
Penguin che piangeva a dirotto. Shachi si rese conto che, dall'ultima
volta che lo aveva visto, il Corvonero era dimagrito molto, aveva
profonde occhiaie e gli occhi, un tempo di un bel viola, ora erano
spenti.
-Che
ci fai tu qui?- quella domanda
fece sobbalzare il moro, che solo in quel momento si accorse della
presenza dell'altro.
-E'...è
il mio p-posto questo. Ci
vengo sempre.- Penguin alzò lo sguardo verso il rosso e
Shachi si
rese conto di essere ancora innamorato di quel viso. Il Corvonero si
alzò e lo raggiunse, cercando di scacciare via le lacrime
con la
mano. In quel momento, sembrava un bimbo spaventato.
-Per
favore Shachi, torna da me... Quel
giorno è stata Baby a baciarmi, io non me l'aspettavo! Mi
stavo
dirigendo da te per darti una cosa!- a quelle parole, estrasse dalle
tasche una scatola e la consegnò al Tassorosso che,
titubante, la
aprì: all'interno c'era un bellissimo braccialetto in pelle,
con un
pinguino come ciondolo. Alzò lo sguardo verso Penguin...
-Ma...perché?-
-Era
un modo per dimostrarti quanto ti
amassi. Vedi, io ho lo stesso braccialetto, ma ho un'orca.
Così mi
sarei per sempre ricordato di te...- Penguin non riuscì a
finire la
frase: Shachi gli era completamente saltato addosso, facendolo
cadere, unendo le loro labbra, regalandosi quel bacio tanto agognato.
Si staccarono per mancanza di fiato.
-Tu
sei un imbecille...Il mio.- disse
Shachi e il Corvonero rise.
-Ti
amo, Orchetta.-
-Anche
io, Pinguino.-
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