:" Non va bene! Rifallo di nuovo, non ci stai mettendo nemmeno un
briciolo di impegno!". Mi grida mia sorella mentre svolgo l'esercizio
alla trave d'equilibrio ad allenamento, ormai sono due ore che ci
alleniamo senza sosta e inizio ad essere stanca e vorrei solamente
farmi una doccia calda e andare a casa. Avere mia sorella allenatrice
è bello ma allo stesso tempo è una cosa quasi
fastidiosa per certi punti di vista, mi urla continuamente addosso
quando sbaglio, pensa che io riesca a fare le cose subito senza
permettermi neanche una volta di sbagliare, mi sembra una cosa assurda
oltre che impensabile per una persona, mi dice a volte che non sono
portata come lei per la ginnastica artistica, che sono solo una
ragazzina fancazzista che si impegna solo alle gare mentre agli
allenamenti fa finta di allenarsi.... Ma vi assicuro che non
è così. Questo è quello che pensa lei
ma di sicuro non lo penso io.
Una sera ad allenamento mia sorella mi prende da parte e mi dice:"
Sappi signorina che non mi stai piacendo in questi ultimi allenamenti,
davvero se continui a metterci così poco impegno non farai
più nessuna gara o esibizione!". Quelle parole mi avevano
ferito ma io avevo anche la scuola e non potevo pensare solo alla
ginnastica artistica, sarei impazzita se avessi pensato solo a quello.
Non risposi a mia sorella perchè avevo capito che dovevo
mettermi a fare sul serio quell'allenamento e mi disse anche:" Almeno
il body l'hai lavato e stirato vero? Spero per te che sia
così altrimenti non farai questo allenamento!". Mi ero
dimenticata di chiedere a mia mamma di stirarmi e lavarmi il body in
lavatrice e quando l'ho detto a mia sorella ha sbuffato ma non
più di tanto dicendomi:" Sei una cazzona! Non imperarai
mai!". Ci rimasi male perchè io ero sempre stata molto seria
nelle mie cose ma mia sorella in quel momento non la pensava
così. Per l'allenamento mia sorella mi cede dei pantaloncini
corti e la sua felpa rossa della società che mi sta anche
molto bene, rimango a piedi nudi e vi avvio verso la palestra con mia
sorella che non mi guarda neanche facendomi solamente segno di andare
verso la palestra e nient'altro, lei quando insegna è un
cyborg e sembra che non senta alcuna emozione. Il mio allenamento
inizia male, l'esercizio alla trave mi da alcune difficoltà,
in più ho il piede che mi fa male perchè a scuola
avevo preso un leggero stiramento a giocare a pallavolo ad educazione
fisica, mia sorella incrocia le braccia e mi fa arrabbiandosi:" Certo
che tu non ti vuoi proprio impegnare vero Irene? Io credo in te e cerco
di farti notare e tu mi ripaghi con scarso impegno? Sei davvero
incredibile, su 20 giri di corsa e non fiatare!". Mi sono 20 giri di
corsa e dovevo alternare la corsa a delle ruote e capriole... Una
fatica enorme ma nonostante tutto ci sono riuscita anche se finiti i 20
giri avevo un gran fiatone e riprovo a fare l'esercizio alla trave,
provo a far vedere a mia sorella che ci tengo a questo sport e inizio a
camminarci su cadendo come una stupida pochi istanti dopo.
Quando cado a terra sul tappeto blu mia sorella mi grida in modo
deciso:" Oh! Ti devi svegliare Irene, così non va bene! Ti
faccio vedere come si fa perchè tu non capisci". Mia sorella
sale sulla trave e fa l'esercizio in modo perfetto pavoneggiandosi
davanti a me in modo molto vanitoso e quando scende mi dice in modo
deciso:" Questo è un esercizio alla trave mentre il tuo
faceva veramente pena! Con te Irene perdo solo tempo e mi rendo conto
che forse ho sbagliato a darti così tanta fiducia!". Il mio
cuore si spezza, mia sorella non crede in me, la ragazza con il quale
sono cresciuta, ho fatto il bagnetto al mare e ho giocato mi dice che
per lei sono una nullità e non crede in me, corro nello
spogliatoio a piangere e lei mi guarda tenendo le braccia incrociate e
sento che mi dice mentre corro via:" Si vai pure a piangere Irene,
è la cosa migliore che riesci a fare tanto!". Il mio cuore
è spaccato a metà e tutto questo solo per un
esercizio sbagliato alla trave d'equilibrio, lei è la mia
allenatrice mi dovrebbe allenare ma anche aiutare e sostenere, cosa che
invece non sta facendo, forse si vergogna di vedere che sua sorella
sbaglia qualche cosa? Lei ha sempre fatto tutto perfetto? Non credo
proprio, se fossi già una campionessa perfetta probabilmente
sarei alle olimpiadi e di certo in una palestra alle porte di Bologna,
mi chiamerei Nastia Liukin e non Irene Lizzi! Mia sorella prosegue il
suo allenamento come se nulla fosse, io mi chiudo nello spogliatoio a
piangere, sono una persona estramente debole e sensibile e certe cose
mi fanno stare molto male.
Finito l'allenamento io non ho nemmeno fatto la doccia, salgo in
macchina con mia sorella sbattendo forte lo sportello e lei mi dice in
modo furioso:" Sei ridicola dico sul serio Irene! Hai finito di
piangere come una bambina viziata, hai capito perchè mi sono
arrabbiata con te!". Io osservo mia sorella e gli dico con rabbia:"
Stai zitta e guida, non ti voglio più sentire per oggi, stai
zitta!". Mia sorella si arrabbia ma non dice nulla e guida fino a casa,
per la prima volta in macchina c'è un silenzio insolito,
perchè di solito cantiamo le nostre canzoni preferite e
parliamo del più e del meno questa volta c'è
invece solo un tremendo silenzio che fa male alla mia anima e al mio
cuore.
A casa dopo una cena carica di tensione, mi faccio la doccia, mi chiudo
in camera mia e mi metto in pigiama, mi metto le cuffie nelle orecchie
e metto su la mia playlist preferita che avevo creato nell'Ipod, mi
sdraio e osservo il soffitto e capisco che forse non sono davvero
portata per la ginnastica artistica e che nelle parole di mia sorella
ci potesse essere un fondo di verità. Piango, mia sorella mi
ha detto che sono un fallimento, che con me sta perdendo tempo, che io
non sono portata per quel dannato sport e per camminare sopra ad una
fottuta asse di legno! Non vado bene per lei e per i suoi stupidi
canoni di allenatrice dispostica. Non la voglio vedere stasera, sono
incazzatissima con lei, l'ha odio.
Dopo qualche minuto mia sorella bussa alla porta di camera mia:" Irene
ti devo parlare, fammi entrare!". Non ci do peso e me ne frego
perchè non la voglio vedere, ho troppo rancore dentro di me
per aprire la porta e sento che ribussa dicendo con decisione:" Irene
per favore apri! Ti devo parlare di una cosa importante!". Mi tolgo le
cuffie e cado ad aprire dicendo:" Che diavolo vuoi Annachiara? Lasciami
in pace!". Sto per chiudere la porta ma mia sorella mi ferma, vedo che
ha il mascara sugli occhi tutto sbavato, come se avesse pianto, i
capelli biondi disordinati e i suoi grandi occhioni azzurri lucidi e
pieni di lacrime. Sta piangendo, non ce la faccio e la lascio entrare
in camera mia e mi abbraccia dicendomi:" Andiamo sul letto a parlare!".
Chiudo la porta, voglio che sia un momento intimo tra sorelle e di
nessun altro e Annachiara mi accarezza il viso dicendomi:" Ho sbagliato
tutto ad allenamento, in questi giorni sono una sorella maggiore e una
allenatrice disastrosa, se mi odi lo capisco Irene!". Osservo mia
sorella e vedo che indossa solo una magliettina arancione e delle
mutandine bianche con sopra disegnati dei fiori che in
realtà dovrebbe essere un perizoma credo.... Comunque ci
sono disegnati dei fiori sopra ma poco importa ora delle mutande che
indossa, io sorrido a mia sorella ma le dico in modo contrariato:" Mi
hai detto delle cose pesanti oggi ad allenamento e anche nei giorni
scorsi, tu stai perdendo tempo con me quindi?". Mia sorella si mette le
mani nei capelli, è disperata e non l'ho mai vista
così e mi risponde sorridendo:" Ascolta Ire è un
momento duro per me, l'università mi sta succhiando le
energie e con Davide non sta andando bene in questo periodo, scusami se
ti ho trattato da schifo, tu sei la mia migliore amica!". No! Non ci
sto e le dico arrabbiandomi:" E' troppo comoda ora fare
così, tutti abbiamo i nostri problemi e pensieri ma non per
questo trattiamo male le altre persone che ci stanno accanto,
anche a me la scuola mi ruba del tempo e delle energie ma non dico alla
mamma che è un pessimo genitore o che Matteo sia un moccioso
viziato! Quindi Annachiara ricordati che le parole hanno sempre un
peso!". Già... Le parole hanno sempre un peso, a volte fanno
più male dei pugni se dette in modo da poter ferire una
persona specialmente se questa è sensibile come me, mia
sorella continua a piangere, sta male e lo capisco dai suoi occhi pieni
di lacrime di sconforto e mi abbraccia a se e mi dice:" Lo so! Hai
ragione, mi puoi perdonare? Ti voglio tanto bene Ire!". Non sopporto
vedere mia sorella maggiore stare così male, la perdona ma
le dico:" Ricordati che oggi entrambe abbiamo imparato una lezione, io
ti giuro e ti prometto che mi impegnerò di più
agli allenamenti anche quando sono stanca ma tu devi stare attenta a
come dici le cose, le parole hanno un peso e a volte queste possono
fare molto molto male! Mettiamoci una pietra sopra e ricominciamo da
capo, alla fine dopo ogni temporale spende sempre l'arcobaleno e il
sole no?". Mia sorella mi abbraccia e mi risponde ridendo:" Ammazza che
poetessa che sei, ti voglio bene Nene!". Ci abbracciamo e ci diamo la
buonanotte dopo aver parlato insieme del più e del meno,
quello che non avevamo fatto in macchina, lei mi da la buoanotte
baciandomi sulla fronte come faceva quando ero bambina e io la
ringrazio per aver capito il suo errore e per avermi dedicato del tempo
e prima di salutarla le dico:" Ti voglio bene sorellona, buonanotte
amica mia!". Annachiara si gira verso di me dicendomi semplicemente:"
Buonanotte cucciola, a domani cucciola!". Esce da camera mia e se ne va
chiudendo la porta dietro di se, il temporale è davvero
finito e ora splende di nuovo il sole tra me e mia sorella. Le voglio
bene come non mai e sento che questo litigio non ha fatto altro che
rafforzare il nostro legame, non tutte le cose brutte vengono per
nuocere o far piangere e come ho detto anche lei entrambe stasera
abbiamo imparate una lezione.... Sicuramente severa ma giusta. Dopo
tutto nella vita non si deve mai smettere di crescere ma ora
è tardi e domani alle 06.00 suona la sveglia
perchè devo andare a scuola, mi addormento felice e
spensierata pensando a quanto sia speciale mia sorella maggiore, la mia
eroina, semplicemente la mia Annachiara.
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