Don't give up

di lisi_beth99
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Aprì gli occhi mentre il pullman su cui viaggiava passò accanto al cartello “Mystic Falls” che annunciava l’imminente arrivo a destinazione. Jane sbatté più volte le palpebre per mettere a fuoco meglio la strada. Alti alberi secolari circondavano la via di asfalto che conduceva al centro della piccola cittadina nel mezzo della Virginia.
Il pullman si fermò accanto alla torre dell’orologio. Jane si alzò stanca dalle lunghe ore di viaggio, prese il bagaglio dalla cappelliera e scese i pochi scalini in metallo del mezzo. L’autista l’aiutò a prendere la valigia dalla stiva e la salutò cordialmente.

La giovane, dopo che il pullman era ripartito, si soffermò su alcuni dettagli della piazza in cui si trovava:  gli edifici erano vecchi ma tenuti molto bene, i mattoni erano visibili sulla maggior parte di essi. Accanto alla torre dell’orologio c’era un locale con un’immensa scritta “Mystic Grill” da cui, in quel momento, stavano uscendo alcuni ragazzi.
“Iniziamo la nostra nuova vita!” si disse estraendo lo smartphone dalla tasca della giacca in pelle e cercando le indicazioni per raggiungere l’unico hotel della città.

Camminò per qualche minuto fino a raggiungere un edificio di tre piani, la facciata era bianca e le finestre delle varie stanze avevano una bordatura azzurra che donava un po' di colore al tutto. Jane aprì la pesante porta in legno di noce e si avvicinò alla reception. “Buongiorno signorina!” la salutò la donna che sedeva dietro al bancone. “Buongiorno - le rispose la giovane - vorrei avere una stanza” sorrise educatamente attendendo la prossima domanda. “Per quanto resterà qui a Mystic Falls?” la receptionist stava distrattamente scorrendo il calendario appoggiato alla scrivania “Resterò per un po', non ho ancora deciso quanto…” un velo di imbarazzo si creò sul suo viso mentre la donna la guardava un tantino sorpresa. “Bene! - esclamò dopo poco – la sua stanza è la 106, al primo piano sulla destra della scala.” Le diede una chiave e le indicò con una mano la scalinata di legno a cui si riferiva.

Jane aprì lentamente la porta della camera che sarebbe stata casa sua per un bel po' di tempo. Sapeva infatti che quella città serbava delle cose interessanti, d'altronde era lì per consiglio della madre. E lei sì che se ne intendeva di cose bizzarre e fuori dal normale!


Angolo Autrice!

Ciao a tutti! Questo è il prologo ma non so ancora dove andrà a finire questa storia!!!
Se vi piace o avete qualche suggerimento ditemelo!!!
Buonaserata a tutti




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